Preghiera. Guida per uomini contro l'aggressione divorzista-femminista
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C'è un nuovo libro di Massimiliano Fiorin che traccia la via di fuga per 'l'uomo presunto oppressore'. E per chi invece ha qualche dubbio, evitare il matrimonio è pur sempre una soluzione evangelica
CAMILLO LANGONE 12.2. 2021 ilfoglio.it
“Se questa è la situazione dell’uomo rispetto alla donna, non conviene sposarsi”. Le parole dei discepoli in Matteo 9,10 mi risuonano leggendo “Il diritto & il desiderio” di Massimiliano Fiorin (Edizioni Ares). In duemila anni le cose sono cambiate molto: allora Gesù chiedeva all’uomo di limitare il proprio potere, rinunciando al divorzio, mentre oggi lo Stato impone all’uomo di perdere anche l’ultimo grammo di potere, ossia di dignità, pena il divorzio. Ma Fiorin ha l’ottimismo dell’avvocato familiarista, come dimostra il sottotitolo (“Ritrovare sé stessi attraverso le crisi familiari”), e racconta storie di uomini che sono riusciti a salvarsi dall’aggressione divorzista-femminista. Senza peraltro nascondere la realtà: “Al giorno d’oggi, chi vuole consapevolmente vivere l’avventura della paternità nel contesto della famiglia si costituisce come il peggior nemico della ‘fabbrica dei divorzi’, che è stata costruita tutta contro di lui, al fine di destituirlo di autorità e metterlo all’angolo come oppressore”. Dunque chi è nei guai legga questo libro, e magari si rivolga all’avvocato Fiorin. Chi invece se la passa bene legga il Vangelo, prenda atto della “situazione dell’uomo rispetto alla donna”, e non si sposi proprio.