Tra la tifoseria Milan e INte, Ultras e ‘ndrangheta, 19 arresti a Milano

Tra i nerazzurri c’è anche l’aggravante per favoreggiamento. Sedici custodie cautelari in carcere e tre ai domiciliari.

30 Settembre 2024 - 09:05di Ugo Milano, open.online lttura3’

Questo il bilancio dell’operazione compiuta all’alba di oggi, 30 settembre, dalla Procura di Milano su ordine del giudice delle indagini preliminari Domenico Santoro.

Le misure cautelari coinvolgono i capi ultrà di Milan e Inter: 19 i soggetti fermati per estorsioni sulla vendita dei biglietti, per la richiesta di un «pizzo» mensile sui parcheggi attorno allo Stadio Meazza e per risse e lesioni. Le violenze includevano aggressioni e pestaggi contro steward, tifoserie rivali o gruppi delle stesse curve.

L’aggravante mafiosa per la Curva Nord

Gli ultras sono stati portati via stamattina da Polizia e Guardia di Finanza. Un’operazione a poco meno di un mese dall’omicidio di Antonio Bellocco, esponente della ‘ndrangheta che si sarebbe infiltrata nella curva dei nerazzurri. Le indagini sono state condotte con i pm Sara Ombra e Paolo Storari. Le misure cautelari hanno raggiunto anche il capo della Curva nerazzurra Andrea Beretta, arrestato per l’omicidio di Bellocco, e il vicecapo Marco Ferdico. Ai quadri della tifoseria è contestata una associazione a delinquere che avrebbe agevolato la cosca di ‘ndrangheta dei Bellocco. Ma l’operazione di questa mattina vede coinvolti anche altri dirigenti della tifoseria interista: Renato Bosetti, reggente della curva, il puglie Matteo Norrito detto «Chuck» e Mauro Nepi. Il giudice negli atti che accompagnano le misure cautelari, scrive: «Le due associazioni hanno piegato una passione, il tifo per la squadra di calcio, ad occasione di guadagno, occupando il territorio di quella passione, lo stadio, con la violenza».

Ultras e ‘ndrangheta

Nomi di rilievo che sono tornati più volte nelle indagini della Dda e della squadra Mobile che hanno setacciato per sei anni i legami e gli affari dei fermati fuori e dentro lo stadio. L’inchiesta sarebbe partita dopo la scarcerazione di Vittorio Boiocchi, tornato alla guida della Curva Nord dopo 26 anni di carcere nel 2018, ma ucciso fuori casa sua a Figino a colpi di pistola nel 2020. Omicidio che secondo gli inquirenti sarebbe legato ai dissidi tra i capi ultrà per la spartizione degli introiti, già all’esame degli investigatori dopo l’omicidio di Bellocco. Ma in questa inchiesta non ci sono contestazioni sull’assassinio di Boiocchi. Di fatto, dopo la morte della storica guida interista, la Nord passerà sotto il controllo di Beretta-Ferdico e Bellocco, con una sempre maggiore influenza di quest’ultimo. Nell’indagine che ha portato agli arresti emergerebbe però il ruolo di altre famiglie malavitose legate agli ambienti della tifoseria.

Gli arresti nella Curva Sud

Anche agli ultras della Curva Sud, quella del Milan, è contestata un’associazione a delinquere, ma senza l’aggravante dell’agevolazione mafiosa. Il gruppo è capeggiato da Luca Lucci, agli arresti, che dopo una serie di condanne era tornato al Meazza proprio in occasione del derby di Milano. Misure cautelari anche per il fratello di Lucci, Francesco, Alessandro Sticco detto Shrek e Fabiano Capuzzo. Alle 11:30 il procuratore milanese Marcello Viola ha convocato un incontro con tv e stampa al quale parteciperanno il procuratore nazionale antimafia Giovanni Melillo e i vertici delle forze dell’ordine.

Tra i rossoneri arrestati il bodyguard e l’amico di Fedez

I loro nomi erano circolati dopo la pubblicazione delle immagini del pestaggio dell’influencer e personal trainer Christian Iovino. Christian Rosiello e Islam Hagag sono stati arrestati stamattina con gli altri esponenti milanisti. Rosiello è uno dei bodyguard del cantante Fedez (che non è convolto nell’operazione), mentre Hagag, per i conoscenti «Alex Cologno», è un grande amico del rapper. Hagag ha passato quest’ultimo weekend in compagnia di Fedez e Iovino a Parigi.

Gli altri arrestati

Tra gli arrestati figura anche l’ultrà rossonero Alessandro Sticco. E poi Rosario Calabria, Antonio Trimboli, Nino Ciccarelli, storico capo ultrà interista, Domenico Bosa, Loris Grancini, capo ultrà della Juve, già con condanne alle spalle e da sempre vicino agli ambienti delle curve milanesi. Perquisito anche Giancarlo Lombardi, detto il ‘barone’ ex capo ultrà rossonero. Gli investigatori hanno anche setacciato la casa a Pioltello, nel Milanese, di Antonio Bellocco.

Commenti   

#2 walter 2024-09-30 18:59
30 set 2024 19:55
"PRENDO A BOTTE CHI NON COMPRA I BIGLIETTI DA NOI CON PREZZO MAGGIORATO" - MARCO FERDICO, UNO DEI CAPI DELLA CURVA INTERISTA FINITI AGLI ARRESTI, AVREBBE MINACCIATO "DI PICCHIARE TUTTI QUELLI CHE PUR ANDANDO IN CURVA NORD, COMPRAVANO I TICKET ATTRAVERSO CANALI AUTONOMI, SENZA CORRISPONDERE LA MAGGIORAZIONE DI 10 EURO", IMPOSTA DAI CAPI CURVA SUI BIGLIETTI DA LORO GESTITI – LA GESTIONE DEI PARCHEGGI CHE AVREBBE FINANZIATO LA CURVA NERAZZURRA - IL PROCURATORE DI MILANO VIOLA PARLA DI “PATTO TRA CURVE PER MASSIMIZZARE IL PROFITTO. INTER E MILAN SONO SOGGETTI DANNEGGIATI" dagospia.com
#1 walter 2024-09-30 10:19
“MA VAI A FARE IN CULO CHE C’HO UNA SETE DI SANGUE CHE SOLO DIO LO SA!” – COSI’ PARLAVA LUCA LUCCI, CAPO-TIFOSO MILANISTA, CHE SI FECE FOTOGRAFARE CON SALVINI. C’E’ ANCHE LUI TRA I 19 ULTRAS DI INTER E MILAN ARRESTATI - I PM CONTESTANO L’AGGRAVANTE DEL METODO MAFIOSO AI COMPONENTI DEL TIFO NERAZZURO (IN RIFERIMENTO ALL’OMICIDIO BELLOCCO, RAMPOLLO DELLA ‘NDRANGHETA, AD OPERA DELL’ALTRO CAPO ULTRA’ INTERISTA BERETTA), ASSOCIAZIONE A DELINQUERE SEMPLICE PER I ROSSONERI. L’ACCORDO PER GESTIRE GLI AFFARI DI SAN SIRO, LA GESTIONE DEI PARCHEGGI E L'INFILTRAZIONE NEGLI APPALTI DELLO STADIO – “IL MEAZZA È INCONTRASTATO DOMINIO DELLE TIFOSERIE ORGANIZZATE VIOLENTE”
Davide Milosa per ilfattoquotidiano.it – Estratti da dagospia.com

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