Roma 2024, nuovo round Raggi-Malagò. Raggi: "Orgogliosi di ospitare Euro 2020".

Malagò: "Piano B possibile, ma non strada giusta". Ecco gli step a cui lavora il Campidoglio per chiudere la partita delle Olimpiadi

Virginia Raggi alla presentazione ufficiale del logo Euro 2020 © ANSA FOTO

Redazione ANSA 22 settembre 2016 17:10

Raggi dice no alle Olimpiadi a Roma nel 2024

Il giorno dopo l'ufficializzazione del no alle Olimpiadi, restano alti i toni dello scontro tra la sindaca di Roma, Virginia, Raggi, e il presidente del Coni, Giovanni Malagò che oggi ha incontrato a Palazzo Chigi il sottosegretario Lotti.  Fonti qualificate del Campidoglio, intanto, spiegano all'ANSA: "Se verremo citati per danno erariale reagiremo".  Secondo quanto si apprende gli uffici capitolini, infatti, nel caso "di una notifica di azioni legali contro il Campidoglio da parte del Coni", predisporranno una difesa percorrendo azioni legali a loro volta.

Il tabellino di marcia del Campidoglio per chiudere la partita Roma 2024 prevede prima la mozione in aula, da votare per dire no alle Olimpiadi, e poi una lettera della sindaca Raggi al Cio per esplicitare il no dell'amministrazione capitolina alla candidatura della Capitale ai Giochi.

Nuovo round Raggi-Malagò - Raggi è arrivata alla Sala delle Armi del Foro Italico, dove viene presentato il logo di Euro 2020. Ad accoglierla con un saluto e un ringraziamento il presidente della Federcalcio, Carlo Tavecchio. Raggi si e' poi incrociata con il presidente del Coni, Giovanni Malagò, che l'ha salutata con un baciamano.

"Sono onorata di essere qui e contenta di dire che Roma ospiterà quattro partite dell'Europeo di calcio del 2020. Sapere di poter ospitare un evento così importante ci rende orgogliosi. Il calcio per noi deve rappresentare una grande leva per l'integrazione e uno strumento per diffondere il valore del rispetto", dice la Raggi, alla presentazione del logo del prossimo Europeo di calcio itinerante del 2020 e che vedrà la Capitale italiana tra le 13 sedi ospitanti.

Malagò: "Piano B possibile ma non è la strada giusta" -  "Teoricamente ci sono diversi piani B: ma non e' la strada giusta. Perderemmo credibilità": lo ha detto il presidente del Coni, Giovanni Malagò, a Sky Sport dopo la cerimonia per il logo degli Europei di calcio 2020, parlando del no della sindaca Raggi alla candidatura di Roma ai Giochi del 2024. "In passato ci sono stati Paesi che hanno continuato a sostenere la candidatura quando ci sono stati problemi con i comuni: hanno sostituito con un commissario le prassi tradizionali. Ma io dal primo giorno ho sostenuto che questa non sia la strada giusta".

Intanto c'è stato un botta e risposta tra Malagò e l'onorevole Simone Valente (M5S), sui soldi investiti per la candidatura di Roma 2024: "Visto che il presidente Malagò ieri ha tirato in ballo la sindaca dicendo che chiederà questi 20 milioni di euro di danni già spesi dal Comitato promotore, io vorrei sapere come sono stati spesi questi 20 milioni di euro e se ha intenzione di rendicontare tutte le spese", la richiesta del parlamentare intervenendo a Radio Anch'io su Radio1, "perché noi faremo altri atti in Parlamento e chiederemo proprio al comitato promotore di venire a riferire in commissione bilancio per dare un quadro dettagliato a tutti i cittadini italiani".

Pronta la replica telefonica del numero uno dello sport italiano: "L'onorevole è poco informato sull'argomento - le parole di Malagò - il Coni è un ente pubblico e tutte le spese sono online, tutti i soldi sono quelli previsti dalla legge 'Sport e Periferie'. Non ho mai chiesto nulla alla sindaca, se qualcuno chiede il perché quei soldi e quella legge è stata fatta perché oggi siamo ancora ufficialmente candidati con una mozione dell'Amministrazione Comunale precedente, con un endorsement del Presidente della Repubblica, l'appoggio del Premier e il supporto di tutto il movimento sportivo. Se vuole venire a controllare, mi chiama e le do tutta la documentazione". Quanto alla possibile richiesta di danno erariale da richiedere al Comune, Malagò precisa: "Io non chiedo nulla, ma se qualcuno lo viene a chiedere a noi io devo dire che ci siamo fermati perché è arrivato qualcuno che ci ha fermati".

Zingaretti, il 'no' è drammatico errore - "Io penso che tutto, nella vita, può essere un rischio o un'opportunità, anche camminare: è bello camminare ma se si cade uno si fa male. Le Olimpiadi potevano essere un rischio o una grande opportunità, la differenza è come le fai. Penso che rinunciare sia stato un drammatico errore e soprattutto, forse, un elemento di non fiducia nei confronti di se stessi, cioè di coloro che avrebbero dovuto gestirle". Così il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, a margine di una conferenza stampa all'università di Roma Tre, in merito al no della sindaca di Roma Virginia Raggi alla candidatura alle Olimpiadi 2024.

Di Battista (M5s), Malagò è un coatto, minaccia? - "Malagò ha detto alla Raggi: 'le consiglio di non presentare la mozione' perché 'gli amministratori che firmeranno quella delibera dovranno assumersi le loro responsabilità'. Se non sapessimo che si tratta di parole di un semplice coatto potremmo quasi scambiarle per una minaccia. Virginia Raggi e il M5S sono stati votati al ballottaggio dal 67% dei romani. La stessa Raggi dichiarò in campagna elettorale che 'oggi pensare ai giochi è da criminali'. Malagò andò su tutte le furie, pare che abbia detto a un suo collaboratore 'aho areggime er giacchetto'". Lo scrive Alessandro Di Battista, membro del direttorio M5S, su Facebook.

Categoria Sport

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