Racconti brevi. All'estero controvoglia
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1-Sembrano usciti da una pellicola anni Cinquanta: lei massiccia e con un abito a grandi fiori, lui mingherlino in completo scuro e camicia bianca inamidata: quelli che un tempo si chiamavano i vestiti della domenica.
Di fronte a loro un signore di mezza età probabilmente indonesiano che mentre arriviamo in stazione, si rivolge ai due in italiano stentato: “Bolonnia Zentralia?”
Il mingherlino salta come una molla “Ja! Bolonien Centralen!”
“Aldo” barrisce lei “non è mica tognino questo signore. Non vedi che è straniero di molto più lontano?!”
“Mo’ che colpa ho io se nel '43 ero nel campo di lavoro in Germania!”
Lo guarda e con intenzione scandisce in un gramelot franco-tedesco-bolognese:
“Bolonien Centralen, vueter avì comprì?!”
L’indonesiano sorride con grazia e comincia a raccogliere le valigie per scendere.
“Visto” dice lui soddisfatto “ che vivere un po' all'estero, anche controvoglia, serve sempre?”
2-47 morto che paga
Quando mi siedo la discussione è cominciata da un pezzo. Io non li vedo perché sono alle mie spalle; siamo sedile contro sedile, schiena contro schiena.
“…allora lei dice che è andato da lui con un foglietto scritto dalla mamma dopo che è deceduta…” così spiega una voce femminile.
“Come dopo?!” chiede una voce maschile
“Sì gli ha spiegato che il medium gli ha dato il foglietto avuto dalla mamma durante una seduta!”
Pausa. Io e la ragazza che siede di fronte a me alziamo entrambe gli occhi e ci fissiamo non riuscendo a nascondere lo sguardo di complicità curiosa. Ci sorridiamo e aspettiamo.
Non dobbiamo attendere tanto.
“Cosa c’era scritto in sto’ foglietto?!” chiede l’uomo con un tono d’impazienza che gli incrina la voce.
“Che la vecchia gli lasciava la somma necessaria per pagare. Hanno fatto i conti e tutto tornava tranne…” lei s’interrompe
“Tranne???” chiede lui
“L’IVA era calcolata male! ancora al diciotto per cento.” conclude lei
Non fa una piega: la Gazzetta Ufficiale non arriva nell’aldilà.
Pareri e Binari 2015