PREGHIERA. Un movimento grandioso e fatale
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C'è un passo filosofico dell'ultimo libro di Giametta che aiuta davvero a inquadrare la vita di tutti i giorni. Con meno odio, magari: non siamo che creature in balia della Storia
CAMILLO LANGONE 272. 2021 ilfoglio.it
Tutto scorre, anche il vino
Scrive tanto Sossio Giametta, adesso ha scritto “Senecione. Forze e debolezze della filosofia” (Liberilibri). Ma non sono libri pletorici, tant’è vero che li leggo e li sottolineo dall’inizio alla fine. Il seguente passaggio del grande nicciologo (stavolta filosofo in proprio) sul fiume di forze chiamato Corso Storico, da tanto mi è apparso utile l’ho sottolineato sotto, sopra e ai lati: “Gli uomini sono trascinati da questo fiume immenso e indecifrabile o poco decifrabile, decifrabile solo a posteriori, e non hanno il potere di arrestarlo.
E’ un movimento grandioso e fatale, e non possono fare niente per cambiarlo o contrastarlo. Non solo li trascina con sé esternamente, ma addirittura li forma, li informa e li condiziona internamente, sicché essi hanno voglia di ritenersi liberi e autonomi: non sanno di essere creazioni del Corso Storico, creature che obbediscono involontariamente a profonde necessità storiche”. Lo definisco utile perché convincersi di tale feroce determinismo dissolve l’odio verso chi, dal punto di vista politico, culturale o religioso, pensa diversamente da noi: a meno che non si ritenga sensato odiare dei burattini.