Il paradosso delle signore. La coerenza è peggio della malattia
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Dallo sci al governo Draghi. La solidarietà di corrente vale quanto una solidarietà femminile. Quote rosa
MAURIZIO CRIPPA 17.2.2021 ilfoglio.it
Ieri la bravissima Marta Bassino ha vinto l’oro ai Mondiali di sci nel Parallelo, disciplina in cui non si combatte solo contro il tempo ma anche contro l’avversaria. “E’ incredibile e bellissimo”, diceva, felice come l’avessero fatta ministra. Peccato che nella stessa gara Federica Brignone, che era più favorita di lei, fosse finita eliminata per una questione di piste malmesse, e ha sbottato: “Sono arrabbiatissima, è stata una delle gare più indecenti mai fatte”. Poi ha aggiunto “spero Marta vinca”, ma la festa era rovinata. Un po’ come alla Conferenza delle democratiche, organizzata per trovare risposte unitarie all’onta ingiustamente inflitta alle donne del Pd (e a tutte) da quel macho mannaro di Zinga.
La cosa è andata un po’ sfilacciandosi, perché alla fine una solidarietà di corrente vale quanto una solidarietà femminile. E a un certo punto l’ex ministra ponte-trasportata Paola De Micheli ha tirato fuori il veleno, manco avesse perso con gli sci: “Quando mi hanno attaccato, anche nel mio partito, nessuna di voi mi ha difesa. Mi sono sentita sola”. Cose che non è la prima volta che capitano, pure tra le donne del Pd. Perché il paradosso delle signore è che sono più brave degli uomini, e competitive. Ma quando c’è uno slalom parallelo, scansate. (E forse quel mannaro di Zinga ci ha marciato su).