L'Italia vista dagli altri Foglio 27.4.2016
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Davigo riapre la guerra fredda tra politica e magistratura
La rassegna della stampa internazionale sui principali fatti che riguardano da vicino il nostro paese. Oggi articoli di Les Echos, Guardian, Spiegel, Figaro, New York Times...
a cura di | 27 Aprile 2016 ore 10:09 Foglio
PANORAMA INTERNAZIONALE
Presidenziali Usa, Trump spazza via gli avversari nella East Coast e di auto-conferisce la nomina repubblicana
New York, 27 apr 09:40 - (Agenzia Nova) - Donald Trump ha conseguito una schiacciante vittoria alle primarie che si sono tenute ieri in cinque Stati della Costa orientale, espandendo significativamente il numero di delegati su cui può contare per assicurarsi la nomina alla convention repubblicana di luglio e stroncando le poche speranze di riscatto rimaste ai suoi due avversari, il senatore Ted Cruz e il governatore dell'Ohio, John Kasich. Il magnate delle costruzioni ha affrontato le primarie in Delaware, Maryland, Pennsylvania e Rhode Island con sicurezza, forte dei sondaggi che lo davano vincitore con margini a doppia cifra. "Mi considero già il candidato del mio partito", ha dichiarato Trump, inviando un chiaro avvertimento alla dirigenza del suo partito, che spera ancora di liquidarlo alla convention di Cleveland. La vittoria dell'outsider, divenuto uno spauracchio per il suo stesso partito, rappresenta uno smacco soprattutto per il suo inseguitore diretto, Ted Cruz, che invece si è classificato terzo in almeno tre Stati su cinque, alle spalle pure di Kasich. Nessuno dei due ha più alcuna possibilità di assicurarsi i 1.237 delegati necessari a ottenere la nomina al primo voto della convention. Trump, invece, potrebbe raggiungere tale obiettivo assicurandosi la vittoria in altri due Stati. Per la direzione del "New York Times", la vittoria del populista Trump e il successo della sua campagna, che era stata inizialmente accolta dai media come una farsa, costituisce una importante lezione anche per il Partito democratico: anche quest'ultimo, infatti, è stato colto alla sprovvista dalla rabbia e dall'insoddisfazione della classe media, che prima ha garantito un sostegno inatteso al socialista Bernie Sanders, e il prossimo novembre potrebbe riservare sorprese anche alle elezioni presidenziali, che i media e le establishment politiche giurano Trump non possa vincere. Per la "Washington Post", la vittoria di Trump alle primarie sulla East Coast rappresenta una "umiliante sconfitta" proprio per i media e le elite politiche, due "classi sempre più isolate che ancora non riescono a comprendere le ragioni e la portata della rivolta populista incarnata da Trump".
Presidenziali Usa, Clinton si aggiudica 4 Stati della East Coast, si assicura la nomina di partito
Washington, 27 apr 09:40 - (Agenzia Nova) - Hillary Clinton si è di fatto assicurata la nomina a candidata presidente del Partito democratico ieri, conquistando quattro dei cinque Stati della East Coast chiamati alle urne per le primarie di partito. Clinton si è aggiudicata con un ampio vantaggio gli Stati di Pennsylvania, Maryland, Connecticut e Delaware, mentre il suo avversario, il senatore socialista Bernie Sanders, ha vinto in Rhode Island, l'unico tra i cinque dove gli elettori indipendenti potevano votare alle primarie democratiche. In generale, Sanders si è aggiudicato soltanto una frazione dei delegati assegnati dalle contese: il senatore del Vermont non è ancora matematicamente eliminato dalla corsa per la nomina, e i sondaggi nazionali gli attribuiscono un consenso assai vicino a quello di Clinton. L'ex segretaria di Stato, però, ha potuto contare su una campagna elettorale e su risorse finanziarie assai maggiori, e la vittoria di ieri le consente ormai di volgere lo sguardo oltre la Convenzione nazionale democratica del prossimo luglio, e a un probabile scontro diretto con il candidato di punta del Partito repubblicano, Donald Trump. Secondo l'opinionista della "Washington Post", Dana Milbank, le critiche rivolte dalla stampa a Sanders per il suo rifiuto di ritirarsi da una contesa ormai decisa sono immeritate. Clinton, ricorda Trump, fece lo stesso nel 2008, quando venne sconfitta da Barack Obama, ma alla fine sostenne l'attuale presidente alle elezioni. Sanders, sostiene l'opinionista, farà lo stesso al momento opportuno, per una semplice ragione: "Non è un idiota". Al momento, il senatore socialista sta facendo di tutto per spingere Clinton su posizioni e politiche il più possibile vicine alle sue.
Germania, il campanello d'allarme delle elezioni austriache
Berlino, 27 apr 09:40 - (Agenzia Nova) - Il “campanello d’allarme” delle elezioni austriache è risuonato sino al più vecchio partito popolare tedesco, scrive l’opinionista Bertold Koehler sul quotidiano “Frankfurter Allgemeine Zeitung”: la notizia del risultato delle presidenziali austriache non era ancora arrivato a Berlino che già il segretario dell’Spd, Sigmar Gabriel esortava tutte “le forze democratiche” a sostenere il candidato “democratico” Van de Bellen. “Senza tante cerimonie”, prosegue Koehler, il vice-cancelliere socialdemocratico tedesco ha definito “anti-democratici” il vincitore del primo turno, Hofer, e i suoi elettori. “Democratici di tutto il mondo, unitevi”: l’appello di Gabriel dimostra come il terremoto austriaco abbia scosso i Socialdemocratici tedeschi e non solo loro. In Austria è successo quello che nessuno credeva possibile: un partito arrivista e parvenu orientato a destra, l’Fpo, ha declassato i partiti tradizionali.
Francia, la sinistra rivendica il calo della disoccupazione ma la destra l'accusa di manipolare i dati
Parigi, 27 apr 09:40 - (Agenzia Nova) - Gli ultimi dati sull'occupazione in Francia hanno ridato fiato alle polemiche tra la sinistra, che rivendica come il calo dei disoccupati sia dovuto alle politiche dle governo, e l'opposizione di destra che accusa invece una manipolazione dei dati. Il calo della disoccupazione è "credibile", secondo la ministra del Lavoro Myriam El Khomri, perché "riguarda tutte le categorie di lavoratori"; "E' il più importante calo della disoccupazione da sedici anni" rivendica il ministro dell'Agricoltura e portavoce del governo Stéphane Le Foll, secondo cui la curva negativa dell'occupazione si srabbe finalmente invertita; e il Partito socialista ha emesso un comunicato in cui afferma che "la ripresa è in marcia". Opposte le reazioni dell'opposizione di destra "classica": il responsabile Lavoro de I Repubblicani (LR, ex-Ump), Gérard Cherpion, accusa il governo di aver "manipolato artificialmente i dati"; mentre secondo il presidente dell'Udi (centristi) la "verità" è che i presunti buoni dati sono dovuti alla sistematica esclusione di molte persone dalle liste di quanti richiedono il sussidio di disoccupazione e, per converso, all'inclusione dei giovani stagisti tra gli occupati.
Cruz: il Regno Unito sarà in testa alla fila per un accordo commerciale con gli Usa
Londra, 27 apr 09:40 - (Agenzia Nova) - Il dibattito sull'appartenenza del Regno Unito all'Unione Europea registra l'intervento di Ted Cruz, candidato alle primarie repubblicane per le elezioni presidenziali degli Stati Uniti. In un articolo pubblicato sul quotidiano britannico "The Times", il senatore statunitense ribatte alle affermazioni della scorsa settimana del presidente, Barack Obama, che ha avvertito la Gran Bretagna che in caso di uscita dall'Ue si troverebbe in fondo alla coda per un accordo di libero scambio con gli Usa. L'aspirante successore alla presidenza, assicura che con lui alla Casa Bianca la "speciale relazione" tra i due paesi sarebbe rafforzata. Per quanto riguarda la politica britannica, lo schieramento europeista è sotto tiro dall'esterno e dall'interno: collaboratori del primo ministro, David Cameron, sono accusati dagli avversari di utilizzare WhatsApp per discutere strategie referendarie al di fuori dei canali ufficiali sottraendosi alla legge sulla libertà di informazione (Freedom of Information Act); il leader del Labour, Jeremy Corbyn, è stato attaccato, invece, dal deputato Frank Field, secondo il quale la scelta pro-Ue minaccia l'esistenza stessa del partito, che dovrebbe farsi carico delle preoccupazioni del ceto medio. Il fronte antieuropeista Vote Leave, invece, è stato criticato dal presidente della commissione parlamentare Tesoro, Andrew Tyrie, per la mancata risposta di Matthew Elliott, per la seconda volta, alla convocazione per un'audizione sulle conseguenze economiche dell'eventuale Brexit.
ITALIA
Lo spettro della "repubblica dei giudici" in Italia
Parigi, 27 apr 08:36 - (Agenzia Nova) - E' durata poco in Italia la tregua tra governo e magistrati dopo l'allontanamento definitivo dal potere di Silvio Berlusconi, che sembrava aver messo fine ad una guerra lunga venti anni tra il potere giudiziario e quello esecutivo: una nuova guerra fredda si è aperta tra il presidente del Consiglio Matteo Renzi e la magistratura. Alle riforme della giustizia messe in campo da Renzi, nei giorni scorsi il nuovo presidente dell'Associazione nazionale magistrati Piercamillo Davigo, il quale ha sparato a zero sull'intera classe politica italiana accusandola di essere corrotta. Nonostante i successivi tentativi di esponenti dei due campi per allentare le tensioni, in un articolo pubblicato oggi mercoledì 27 aprile il corrispondente da Roma del quotidiano francese "Les Echos", Olivier Tosseri, si chiede quando potranno mai tornare normali in Italia i rapporti tra i due poteri pubblici.
Salvini: Trump ha il mio sostegno
Londra, 27 apr 08:36 - (Agenzia Nova) - Matteo Salvini, leader della Lega Nord, ha dichiarato il suo sostegno per Donald Trump, candidato alle primarie repubblicane per la presidenza degli Stati Uniti, spiegando di preferire la sua visione della "legalità" e della "sicurezza" alle "disastrose" politiche di Angela Merkel e Barack Obama. Salvini, riferisce il quotidiano britannico "Guardian", ha incontrato l'imprenditore statunitense a Filadelfia, nel giorno della festa della liberazione dal fascismo.
L'Europa pronta a spalleggiare militarmente il governo libico
Parigi, 27 apr 08:36 - (Agenzia Nova) - Quasi 250 soldati, dei quali 50 forniti da una Italia capofila dell'operazione: ecco i probabili contorni della missione Onu che si profila per mettere in sicurezza la Libia. Roma sembra pronta a prendere le proprie responsabilità nella sua antica colonia da cui parte un flusso di migranti che si riversano sulle sue isole e sulle sue coste; ma è escluso qualsiasi importante dispiegamento di truppe al suolo: lo staff del presidente del Consiglio Matteo Renzi si è affrettato a smentire le informazioni della stampa italiana secondi cui il ministero della Difesa penserebbe di inviare in Libia da 600 a 900 soldati. In attesa che il nuovo governo libico di "unione nazionale" ne faccia richiesta alle Nazioni Unite, ora si parla appunto di 250 soldati sotto bandiera Onu che andranno a proteggere alcuni edifici governativi e le vitali istallazioni petrolifere del paese. A spalleggiarli dovrebbe esserci anche una missione navale congiunta della Nato e dell'Unione Europea, che dovrebbe essere decisa nel vertice del 7 luglio prossimo a Varsavia dell'Allenaza Atlantica.
ECONOMIA
Chiusura del Brennero: l’Italia teme un "danno enorme" per l’economia e il turismo
Berlino, 27 apr 08:36 - (Agenzia Nova) - La reintroduzione dei controlli di frontiera al Brennero potrebbe avere gravi conseguenze per l’economia e il turismo in Europa, mette in guardia l'Italia. “La chiusura del Brennero comporterebbe un grave danno all’economia e al trasporto ma anche all’intera Unione Europea, perché il Brennero è un simbolo dell’integrazione europea”, ha messo in guardia il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio. L’Austria si sta preparando da settimane all’introduzione dei controlli al Brennero per arginare il flusso di migranti in arrivo dall'Italia: una decisione duramente contestata dal governo di Roma. “Confidiamo nel fatto che ci sia un ripensamento: il danno economico sarebbe enorme ma c’è anche un valore simbolico”, ha detto Delrio. Di recente anche il premier italiano Matteo Renzi ha dichiarato che “non c’è nulla che giustifichi la chiusura del Brennero. A criticare la decisione di Vienna è stato anche il governatore del Sud Tirolo, Arno Kompatscher.
Fiat-Chrysler, gli utili netti balzano grazie alle vendite negli Usa
New York, 27 apr 08:36 - (Agenzia Nova) - Fiat Chrysler Automobiles Nv (Fca) ha registrato un utile netto di 478 milioni di euro nel primo trimestre dell'anno, grazie soprattutto all'aumento delle vendite di auto sportive e pickup sul mercato nordamericano. L'utile operativo nel Nord America è più che raddoppiato nei primi tre mesi dell'anno a 1,23 miliardi di euro, rispetto ai 601 milioni del primo trimestre 2015. Il margine operativo dell'azienda è aumentato del 7,2 per cento, non troppo distante dall'8,6 per cento di General Motors: una prova, secondo il "Wall Street Journal", della bontà della strategia dell'ad Sergio Marchionne, che ha scelto di scommettere sui pickup e i Suv. Ieri Marchionne ha annunciato che lo stabilimento di Sterling Heights, in Michigan, verrà convertito per la produzione dei pickup Ram.
SOCIETA'
Succede in Europa, Italia: un paese che invecchia in cui si viene curati sempre meno bene
Parigi, 27 apr 08:36 - (Agenzia Nova) - Il rapporto Osservasalute ha lanciato l'allarme: nel 2015 per la prima volta in Italia la speranza di vita è calata, da 80,3 a 80,1 anni per gli uomini e da 85 a 84,7 anni per le donne. Il rapporto, 600 pagine redatte da 180 esperti, punta il dito sul sistema sanitario italiano, che assorbe una quota sempre minore della spesa pubblica e che in particolare dedica alla prevenzione appena il 4,1 per cento della spesa sanitaria. Così, nota sul quotidiano economico francese "Les Echos" il corrispondente da Roma Olivier Tosseri, mentre in Italia la popolazione invecchia sempre di più, il paese rischia di diventare sempre meno vivibile per le persone anziane.
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