Per una riforma (reale) dell'islam

I musulmani moderati "non fanno abbastanza" contro "l'ideologia diabolica" dello Stato islamico. Il discorso della regina Rania di Giordania in Francia

di Redazione | 27 Agosto 2015 ore 14:10 Foglio

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La regina Rania di Giordania ospite mercoledì dell'Università estiva del Medef a Parigi (foto LaPresse)

I musulmani moderati “non fanno abbastanza” per vincere la battaglia ideologica contro i jihadisti dello Stato islamico (Is). Sullo sfondo dell’Università estiva del Medef, la Confindustria francese, la regina Rania di Giordania ha tenuto mercoledì un discorso forte e molto applaudito, nel corso del quale si è rivolta a tutti i musulmani moderati del mondo e alla comunità internazionale, affinché ci sia una vera reazione alla violenza dell’Is e venga prestata maggiore attenzione verso i giovani in medio oriente prima che sia troppo tardi. “Non stiamo aiutando attivamente il Daesh – ha detto la regina utilizzando l'acronimo arabo dello Stato islamico – ma non lo stiamo davvero fermando”.

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Rania ha denunciato il rischio di penetrazione dell’ideologia di morte dello Stato islamico, che “cresce nella nostra fede” e che continuerà a essere un pericolo “fino a che tutti, come musulmani, non decideremo di lottare dalla stessa parte”. Ospite d’onore del consueto raduno agostano della classe imprenditoriale francese, la regina di Giordania ha manifestato l’urgenza di offrire opportunità e posti di lavoro ai giovani della regione mediorientale per evitare che le loro frustrazioni possano trovare una valvola di sfogo nel fanatismo religioso e spingerli a entrare nelle milizie jihadiste. “La mia regione ha più che bisogno della vostra amicizia” e in particolare la “nostra favolosa gioventù”, ha detto la regina agli imprenditori francesi, sottolineando la necessità di creare in medio oriente “almeno centomila posti di lavoro entro il 2020”. Alla vitalità dei giovani imprenditori locali, si affiancano “più di un quarto” di giovani ancora senza occupazione. Per questo c’è bisogno di “educazione, di opportunità, di lavoro e… anche un po’ di fortuna”, c’è bisogno “che qualcuno creda in loro”, ha aggiunto la regina.

Ma c’è anche bisogno di una scossa, di un sussulto tra i musulmani moderati per sconfiggere l’“ideologia diabolica” veicolata dal gruppo terroristico di Abu Bakr al Baghdadi, un’ideologia che “modifica la percezione” del medio oriente e che, come aveva dichiarato a marzo durante un incontro con Arianna Huffington al convegno “The WorldPost future of work”, “va uccisa usando un’idea migliore”. “Il fallimento non è un’opzione”, ha affermato la regina di Giordania per concludere il suo intervento, “perché se falliamo di fronte a questi estremisti e loro vincono, la regione sarà devastata rapidamente”.

Categoria Religione

Commenti

 1-Moreno Lupi • 2 ore fa

Al direttore - L'islam moderato "non fa abbastanza". Perché? Sono in gioco motivi culturali di fondo: Sunniti e Sciti si sbudellano da secoli, ma diventano un tutto unico nel nome della cacciata degli infedeli. Poi: "non fa abbastanza perché la paura fa novanta", ancora, "non fa abbastanza perché non è ancora chiaro, evidente, se ci sarà Un vincitore o un armistizio di reciproca convenienza. Non vi sembrano, a parte le chiacchiere variopinte, ragioni già sufficienti? Per "non fare abbastanza".

 2-Raffaella Conti • 4 ore fa

Un quarto (25%) dei giovani in Medio Oriente è senza lavoro. Se non sbaglio in Italia fra i giovani la disoccupazione è al 42%, per favore correggetemi se sbaglio. Chi sta peggio?

3- alberto gaspari  Raffaella Conti • 2 ore fa

La verità mi sa è che non sta bene nessuno.Questo dovrebbe farci pensare

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