PREGHIERA. Le priorità di Spadaro
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I preti si estinguono, i cattolici evaporano e il direttore di Civiltà Cattolica si preoccupa della mutazione dei partiti
di Camillo Langone 23 Agosto 2019 www.ilfoglio.it
Le priorità di Spadaro
Antonio Spadaro, gesuita, nato a Messina nel 1966. Teologo, "Cybertech. Pensare il cristianesimo al tempo della rete", pubblicato per Vita e Pensiero, è il suo ultimo libro
Malachia, profeta Malachia, ma perché Padre Spadaro si impiccia continuamente di politica e sul Sole 24 Ore si occupa della mutazione dei partiti? Perché non si occupa dell’implosione della Chiesa? Non sa che la situazione è prossima al collasso? Lo so io che sono stato ad Aosta dove mi hanno riferito che il seminario è vuoto (come del resto in molte altre diocesi italiane). Lo sa una lettrice che mi scrive dal Friuli per dirmi che nel suo paese alla messa del Corpus Domini (messa grande, messa solenne) c’erano venti persone (“Durante la mia fanciullezza c’era la processione e i bambini gettavano petali di fiori. Quest’anno mi ha lasciato addosso un senso di scoramento e pena per la comunità che si va disgregando”).
Lo sa Giulio Mozzi, uno dei migliori scrittori italiani, che su Facebook scrive: “Se ne sono andate le donne, se ne sono andati i ragazzi. La Chiesa ha perso il suo popolo. Oggi chi crede in Padre Pio rifiuta la Chiesa”. Malachia, profeta Malachia, i preti si stanno estinguendo, i cattolici stanno evaporando e il primo pensiero del direttore di Civiltà Cattolica è che il prossimo governo “ribadisca l’appartenenza leale all’Ue”. Malachia, profeta Malachia, permettimi di usare le tue parole contro questi gesuiti idolatrici: “Siete stati d’inciampo a molti con il vostro insegnamento”.