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Breve storia di un gatto in Consiglio comunale di Vittorio Veneto
Foto Oggi Treviso
Opact, 2.1.2016
Succede che il Direttore di Oggi Treviso, Emanuela Da Ros, va in Consiglio con il suo gatto e il 30.12.2015 mette la sua foto e l’articolo “Il Coniglio comunale” che segue, nel blog del suo giornale.
I suoi commentatori, ben 14, si chiedono il perché di quella teatralità. Come spesso succede la polemica fra loro deborda. Interviene con un ost polemico anche il Presidente del Consiglio del comune di Vittori Veneto.
Corvo Rosso, oggi 2,1,2016 mette un post e tenta di fare un discorso. Ma dopo un’ora dalla sua pubblicazione il blog viene tolto dalla prima pagina il che significa fine dei commenti perchè lì si posta per farsi vedere. E non è la prima volta.
Post di Corvo rosso •
Oltre la polemica sterile. Si è detto che OT non avesse una linea politica. Meglio che questa era stata delegata ai vari blogger e commentatori.. L’ambiente a.. , il contrario alla verità comune a…, la contestazione antisistema a… Accenni al gender a …. L’accoglienza a… Poi a fine anno 2015 la Direzione ha deciso di scendere in campo con ammissioni, di prendere posizione come si dice, pur in maniera felpata e con una teatrale messa in scena. La sfida al potere costituito, alle Istituzioni, quasi grillina, è stata una mossa politica che non ha prodotto gli effetti desiderati. Ma quali obiettivi si proponeva di raggiungere ?
Giusta interpretazione questa mia della linea politica OT e degli ultimi fatti accaduti? Nel si e nel no, nel fatto che la Direzione intenda continuare su questo nuovo sentiero mettendo riflettori, resta il fatto per chi commenterà, che la linea politica di OT è provocatoria fuori dai soliti schemi. E di questo e con rispetto, dovranno tener conto nei loro post. Meno spazio a riflessioni più arrembaggi degli scontenti, più contrapposizioni verbali insolenti, personali e impropri, come dice Costacurta. Si abbraccia una parte della sinistra collegata a un mondo di un tempo e direi quasi impotente a risolvere i problemi di oggi, a dipanare la confusione generale di cambio della classe dirigente regnante. E se fosse una posizione che prende atto di non avere strumenti e uomini adeguati per imporsi all’attenzione della politica locale vittoriese, di contare nelle soluzioni dei vari problemi ?
Ecco il testo integrale dell’articolo del Direttore Emanuela Da Ros
Praticamente è successo che io e James (il coniglio domestico) abbiamo partecipato a un consiglio comunale.
Il primo consiglio comunale della storia di Vittorio Veneto con coniglio in platea.
Ci siamo presentati al consesso puntualissimi.
Erano le 20 e qualche minuto quando siamo saliti al terzo piano del municipio-che-sta-di-fianco-al-municipio.
Fuori dall'ascensore abbiamo incontrato il consigliere/cognato Alessandro De Bastiani.
- Che fai? Vieni al consiglio col coniglio?
- Sì, ehm ehm. Praticamentei sì.
- Non ricordo se c'è un regolamento che proibisce ai quadrupedi e affini di partecipare alle sedute...
- Ah! Non lo so. Comunque, casomai, ci cacceranno via.
Non è successo niente di tutto questo.
Io e il coniglio James siamo entrati nell'area del consiglio comunale riservata ai bipedi. C'era poca gente alle 20. Un amico, due. C'era anche Alessandro Mognol, ex candidato sindaco (da me votato), ex assessore anti-traforo (trombato durante l'assessorato). C'era pure un collega giornalista. Gli ho detto: Fai una foto a James, credo sia il primo coniglio a partecipare a un consiglio (comunale). Il collega giornalista ha risposto "Ho la memoria piena".
Ho sbuffato un po'. James, anche. Il fatto è che il consiglio comunale che avrebbe dovuto iniziare alle 20, alle 20.20 era tutt'altro che iniziato. Assessori e tecnici vagolavano qua e là. Dando occhiate indifferenti al coniglio.
Ho pensato che una decina d'anni fa (c'era tipo un certo sindaco Scottà) mi era stato intimato di lasciare il consiglio comunale perché avevo scattato delle foto.
Non è proprio andata così. Ricordo di aver scattato delle foto e l'allora presidente del consiglio comunale di Vittorio Veneto aveva chiesto all'agente di polizia municipale di sequestrarmi il rullino della macchina fotografica.
- Ma è una macchina digitale! - avevo risposto - Non ha un rullino!
C'era stato un po' di quiproquo. Il presidente non sapeva se fosse il caso di sequestrarmi la macchina o lasciar perdere.
Nel dubbio aveva lasciato perdere.
Avevo tenuto le foto, la macchina, ed ero rimasta al mio posto.
Ieri sera ho fatto lo stesso. Ho messo James su una sedia, e l'ho accarezzato. L'ho preso in braccio un paio di volte per far vedere quant'era bello (è molto narcisista, per essere un coniglio).
Ho seguito le prime fasi del dibattimento.
Il sindaco ha invitato tutti i vittoriovenetesi ad assistere a un concerto. Poi ha passato la parola.
Di parola in parola, l'ex sindaco Da Re ha chiesto di intervenire, ma gli è stato detto che non avrebbe potuto farlo durante "le comunicazioni".
L'ex sindaco Da Re ha detto di mettere agli atti il fatto di non poter parlare.
C'erano molti sbadigli al fuoco. James sfilettava un filo di fieno.
Ho pensato di togliere il mio minimo disturbo verso le 21 e mezza o giù di lì. Io e James abbiamo bioritmi da pollaio anche se viviamo in dimore per bipedi.
Ho pensato comuqnue di aver aperto un varco. Ci sia o no un regolamento che vieta agli animali di partecipare a un consiglio comunale, James lo ha rotto.
Nel senso che o il regolamento c'è, James l'ha infranto e non gli è stato detto nulla; oppure non c'è nessun regolamento e quindi se voi e la vostra testuggine non sapete che fare nelle sedute del consiglio comunale, ricordate che per voi un posto in platea c'è.
Perché il precedente (dai, James: non gasarti) fa storia.
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