Elezioni Conegliano: politica servizi e strutture
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Le promesse andrebbero mantenute anche perché rispondono ad un progetto ove esista: niente
progetto, niente.. Seguo dall'esterno le difficoltà lamentate a Conegliano e penso, non da ora, che siano derivate dalla mancanza di una politica per la formazione di un territorio più vasto assieme ai comuni vicini e con i quali programmare un razionale sviluppo dei servizi e strutture. Ho l'impressione che Conegliano pensi ancora di essere "necessario", almeno nella parte PDL, all'area circostante. Il problema non si pone alla Lega, area vasta, perché ognuno pensa a gestire la casa propria. Finché non ci sarà una programmazione territoriale diversa e coordinata, i problemi dei nostri commercianti non si risolverà, anzi, lo svuotamento del centro si marcherà sempre di più. Ci vuole una rivoluzione progettuale e quindi una azione politica concordata con la Lega territoriale e responsabilizzarla territorialmente. Un bel dibattito elettorale su questi punti sarebbe interessante e non solo per i coneglianesi.
Questo commento inviato a Treviso Oggi sulla intervista del Presidente Ascom di Conegliano, va ampliato. Non è possibile che la Lega coneglianese fugga dai problemi di sviluppo di Conegliano e quelli dell’area più ampia nella quale SOLO possono trovare adeguata soluzione; non è possibile che pensi di fare campagna elettorale basandosi sulla riduzione delle imposte locali o altri argomenti di autosufficienza locale di facile impatto popolare . Se è un partito anche del futuro deve pensare in grande e misurarsi, confrontarsi coraggiosamente con la Lega degli altri comuni vicini perché altrimenti presto o tardi, il sociale e l’economia in veloce trasformazione, presenterà i propri conti e sarebbe un “peccato” far decadere Conegliano ad una città di mostre, gare sportive, dormitorio. I comuni d’area si sono dati da fare in questi ultimi anni sfruttando strutture e servizi realizzati con i soldi dei coneglianesi. C’è una battaglia politica da fare e su questa il PDL, ma anche il PD fermo alla ricerca retrò di un “candidato” invece che di un programma di respiro e innovatore, deve dare una prospettiva adeguata per una diversa Conegliano e in un confronto serio e serrato trovare l’assenso anche della Lega, Maniero o Zambon sindaci, Chies coordinatore provinciale per coinvolgere poi anche i Comuni vicini in un progetto di assestamento e sviluppo territoriale e di razionalizzazione delle risorse di ogni tipo. OPACT -W. Cadorin 27.01