Vittorio e Conegliano riprendono gli incontri "ufficiosi" tra amministratori: sul piatto il futuro comune del territorio
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“Dobbiamo avere una visione unitaria, insieme le città non sono seconde a nessuno , un’area vasta da oltre 60 mila abitanti.
13.8.2020 Fulvio Fioretti © Qdpnews.it)
Davanti ad una pizza o a d una insalatona estiva possono venire le idee migliori, da concretizzare in futuro se c’è buona volontà. Per questo è stato ripreso oggi dai primi cittadini di Conegliano e Vittorio Veneto il confronto sui temi di vicinato tra i due comuni.
Con Antonio Miatto gli assessori Ennio Antiga e Bruno Fasan, con Fabio Chies il presidente del consiglio comunale di Conegliano Giovanni Bernardelli.
Incontro a metà strada, in un locale di Ogliano dove in precedenza erano già stati fatti degli incontri ufficiosi tra i comuni, poi il Covid-19 ha interrotto i contatti ufficiali. E oggi la ripresa dei confronti: “Una buona abitudine da riprendere e portare avanti - ha confermato il sindaco Miatto - perché i temi comuni sono molteplici, progettazioni, finanziamenti europei, richieste da mettere a punto. Compatibilmente con gli impegni che avremo una volta al mese ci troveremo per portare avanti un tavolo comune”.
Problemi che sono stati oggetto di discussioni da tempo: dal casello autostradale in zona industriale (Conegliano nord?) da riattivare alla progettazione di viabilità e studi di programmazione europea da sfruttare e condividere con contributi la cui richiesta di realtà consistenti acquista anche un peso politico maggiore.
Conegliano e Vittorio Veneto formano un territorio omogeneo, un’area vasta da oltre 60 mila abitanti.
“Dobbiamo avere una visione unitaria, insieme le città non sono seconde a nessuno - affermano gli amministratori - abbiamo insieme una zona industriale, una pista ciclabile comune, la cultura, la promozione del territorio. Abbiamo due sindaci che capiscono l’importanza di unire le forze, e una consolidata amicizia personale. E andrà a vantaggio di tutti i cittadini: non si potrà più pensare ognuno al proprio comune”.
(Fonte: Fulvio Fioretti © Qdpnews.it).
Commenti
Una intervista di ieri su Tribuna “Riforma Enti Locali” mi fa tornare
sull’argomento che, invece, è molto importante perché anticipa una diversa possibile epocale riorganizzazione dei Comuni sia nei confini che attribuzioni,. Quando? Bò !! Come è da discutere.
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15.7.2013 W. Cadorin in www.simofin.com
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Associazione, Fusione ma il cavallo non beve.
Le strade percorribili erano e sono due. La prima è quella di portare più Comuni ad uno solo ed è quella che ha ricevuto più resistenza da parte dei partiti o movimenti locali….. Ma è un inizio di un problema che è presente nel nostro territorio da oltre 20 anni che si identificava nei Comprensori e in particolare quello di Vittorio e quello di Conegliano….
Corvo Rosso, 6.10.2014
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