LIST Foglio 22.1.2016 Mario Sechi

Draghi e Verdini mettono bretella e cintura all'Italia. I due protagonisti atipici della giornata politica ed economica sotto la lente dei quotidiani. Oggi il presidente della Bce a Davos elogia le contromisure della Fed sui tassi

di Mario Sechi | 22 Gennaio 2016 ore 10:44 Foglio

Titoli. Sono tempi da Draghi. E Verdini. La rotativizzazione della realtà restituisce un getto d’inchiostro dove Mario placa (per ora) la tempesta delle Borse, e Denis fa il soccorso marittimo della nave renziana con il fiocco sbrindellato. Due figure atipiche e distanti si ritrovano così a mettere bretella e cintura a un paese a cui spesso casca tutto per assenza di senso (del ridicolo) pur in presenza di consenso politico. Il caso di Renzi è questo: il governo è suo, il Parlamento no e si ritrova a “sminestrare” (il conio è del premier) quel che passano Montecitorio e Palazzo Madama. Primo caffè, Corriere della Sera: “Draghi rassicura le Borse”. Domanda per gli euroscettici: provate a immaginare cosa sarebbe stato l’economia europea (e italiana) in questi ultimi due anni senza questo presidente della Bce. A futura memoria. Andiamo avanti, altro da leggere sul Corriere? Ma certo, il tafazzismo a sinistra non è mai finito e dunque ecco il titolo di taglio apparecchiato dai colleghi di via Solferino: “Lite nel Pd sui posti ai verdiniani. Delitto stradale, governo battuto”. Denis e soci hanno preso la presidenza di tre commissioni. Reazione commovente della minoranza del Pd, la quale pensava, evidentemente, che l’Ala del Verdini volasse e non prendesse, un battito di sola gloria. Citofonare ai dem: fa politica come voi, solo che ha uno spirito pratico superiore, quello che manca alla corrente sinistra del Pd. Cose da leggere? Alfano che racconta a Francesco Verderami di essere indispensabile. L’ansia di affermarlo spesso è un segnale che fa scattare immediatamente l’ombra della cotonatura elettrica della testa di Verdini. C’è anche Maria Teresa Meli che parla del Renzi pronto ad affondare il colpo su Juncker il 20 gennaio prossimo. Vedremo. Nel frattempo i tedeschi procedono con il loro progetto di mini-Schengen. Torniamo a Roma, redazione di Repubblica. Che fanno? “Draghi: la Bce pronta a tutto. Le Borse volano”. Evviva, champagne. Altro? Leggere Stefano Folli sul “Sentiero dell’ambiguità” che non è un thiller ma la condizione attuale del governo Renzi secondo il notista politico di Rep. Cambia la natura dell’esecutivo? Per ora no. E il partito resta sempre lo stesso? Anche. Eppur si muove. E qualcosa accadrà. Facciamo un giro di titoli. La Stampa mantiene l’attenzione sui confini e titola così: “L’Ue mette sotto esame le frontiere”. Il Messaggero stamattina arriva prima del caffè ar vetro e, in effetti, non è che ci sia molto da delibare, nessuna notizia sulla Capitale in prima pagina e apertura su “Draghi che scalda le Borse”. Una stufa. Il Giornale azzecca la sintesi: “Draghi salva l’Italia e Verdini salva Renzi”. Il Fatto quotidiano è in fase dadaista: “Verdini gli salva la schiforma e Renzi gli regala tre poltrone”. L’Unità informa su un fallimento a cinquestelle”. Avvenire appende il cartello “Al servizio di tutti” e solo dopo un principio di stordimento alla vista di tal titolo si capisce che parla della riforma della pubblica amministrazione. Libero esce dal caveau e accenda la televisione, così per distrarsi un po’: “Come evitare le trappole del nuovo canone Rai”. Carlino-Nazione-Giorno usano il registro sportivo per sottolineare l’intervento di Draghi: “Draghi in campo, borse su”. In realtà la Bce non ha deciso niente, ma le sue parole hanno pre-annunciato un cambio di politica monetaria a marzo e chiarito che la banca centrale ha volontà e mezzi per frenare la caduta dei listini e supportare l’economia dell’eurozona. Il tono sale in piena climax da Supereroi con il titolo di MF: “Draghi annienta il panico, borse in volo”. Meglio dell’Uomo Ragno. Il punto nave lo fa il Sole 24Ore con un’anticipazione: “Npl cartolarizzati nel dossier alla Ue”. E’ la soluzione per le sofferenze bancarie. Forse? Domanda: chi paga? Per ora, resta sospesa. Buona giornata.

La Borsa vola. Fin troppo. E’ la testimonianza che oscillano tra euforie e depressione. Oggi su, domani giù. NeuroBorsa.

Draghi a Davos. E’ la star della giornata di lavori del World Economic Forum. Intervento la mattina presto. Via Agi: “La divergenza sui tassi fissati dalla Fed che tende al rialzo e la Bce che resta in posizione espansiva è del tutto naturale”. Draghi ha definito la mossa della Fed "un'esecuzione impeccabile". Qui tutti gli eventi della giornata, live.

La corbinizzazione della sinistra tedesca. Cosa succede dalle parti di Die Linke? Guardano al Labour e al suo leader. Tanti auguri. Bel racconto su Politico.

Cosa succede a Hollande? S’è trasformato in un presidente di guerra, ma il suo vero problema è – dopo aver dichiarato l’emergenza economica – resuscitare la crescita della Francia.

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