L'Italia vista dagli altri. La fusione tra le banche popolari e i sogni olimpici di Montezemolo

La rassegna della stampa internazionale sui principali fatti che riguardano da vicino il nostro paese. Oggi articoli di Financial Times, Wall Street Journal, Les Echos.

a cura di   | 14 Gennaio 2016 ore 09:09 Foglio

Italia,si intensificano le trattative per la fusione tra le principali banche cooperative

New York, 14 gen - (Agenzia Nova) - Banca Popolare di Milano Scarl, un piccolo istituto di credito della Lombardia, ha avviato trattative separate con Banco Popolare Sc e Ubi Banca Spa, rispettivamente quarto e quinto istituto bancario italiano per valore degli asset, in vista di una possibile fusione. La prospettiva di un accordo ha spinto al rialzo i titoli azionari dei tre istituti bancari nella giornata di mercoledì: Bmp ha guadagnato il 6,3 per cento, Banco Popolare il 5,4 e Ubi il 3 per cento. La fusione tra due di questi soggetti sarebbe la prima dopo l'approvazione da parte del governo italiano, lo scorso anno, di una legge che ridefinisce la governance delle principali banche di credito cooperativo del paese per favorire un consolidamento del settore.

Tim vuole essere "la California d'Italia"

Londra, 14 gen - (Agenzia Nova) - La compagnia telefonica italiana Telecom Italia, riferisce il "Financial Times", ha adottato lo stesso marchio e logo della sua divisione mobile: Tim. L'amministratore delegato, Marco Patuano, ha spiegato che si trattava di un passo necessario, in un mondo digitale, per mostrare il cambiamento di visione, l'evoluzione all'insegna della convergenza. Il presidente, Giuseppe Recchi, ha aggiunto che l'ambizione dell'azienda è diventare, per capacità di innovazione, "la California d'Italia".

Telecom Italia afferma di non avere contatti con la francese Orange

Parigi,14 gen - (Agenzia Nova) - Il presidente di Telecom Italia, Giuseppe Recchi, mercoledì 13 gennaio ha affermato che non ci sono contatti con i gruppo telefonico francese Orange in merito ad un potenziale consolidamento in Europa: "Sono solo speculazioni" ha detto commentando le dichiarazioni del presidente di Orange, Stéphane Richard, che martedì 12 si era detto interessato ad un consolidamento del settore della telefonia in Europa suscettibile di coinvolgere Telecom Italia. Da parte sua l'amministratore delegato del gruppo italiano, Marco Patuano, ha dichiarato che "non c'è niente sul tavolo" riguardo la controllata brasiliana Tim Participações.

Italia: primo aumento del credito alle aziende dal 2012

Parigi, 14gen - (Agenzia Nova) - Il credito alle imprese è aumentato a novembre in Italia per la prima volta dal 2012, ma sono aumentati anche i crediti a rischio delle banche italiane che hanno superato il totale di 200 miliardi di euro. La Banca d'Italia mercoledì 13 gennaio ha annunciato che i crediti bancari alle società non finanziarie nel mese di novembre sono aumentati dello 0,2 per cento, dopo un calo dell'1,2 registrato ad ottobre.

Le speranze olimpiche di Montezemolo

Londra,14 gen - (Agenzia Nova) - Luca Cordero di Montezemolo, ex presidente della Ferrari, intervistato dal "Financial Times" nella sua casa romana, parla delle sue nuove sfide: il rilancio di Alitalia e la candidatura di Roma a sede olimpica per i Giochi del 2024. Il suo sogno è una maratona il cui percorso inizi dal Vaticano, passi per la moschea e la sinagoga e termini sotto l'Arco di Costantino.

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Panorama internazionale

La Ue avvia un procedimento contro la Polonia

Berlino,14 gen - (Agenzia Nova) - La Commissione europea ha avviato un'estesa verifica delle controverse riforme attuate dal governo nazionalista e conservatore polacco e per la prima volta utilizzerà una procedura del 2014 per la protezione dello stato di diritto nell'Unione Europea. "Non si tratta di incriminare la Polonia ma di risolvere insieme i problemi", ha dichiarato il vice-presidente della Commissione Frans Timmermans ieri a Bruxelles. "Gli sviluppi politici in Polonia sono motivo di preoccupazione per lo stato di diritto", ha aggiunto Timmermanns. Le misure più controverse del nuovo governo di Varsavia sono soprattutto la riforma della giustizia e una nuova legge sui mass media: gli oppositori temono inoltre che il cambio di regole per la Corte costituzionale possa minacciare la divisione dei poteri nel paese. In futuro, infatti, le decisioni della Corte potranno essere assunte solamente con una maggioranza dei due terzi.

Regno Unito: come Corbyn ha cambiato il Labour

Londra, 14 gen - (Agenzia Nova) - Un'inchiesta sul Labour britannico del quotidiano "The Guardian" evidenzia uno schiacciante consenso della base per il leader, Jeremy Corbyn, una decisa svolta a sinistra e una grande frustrazione tra i deputati. Il giornale ha intervistato dirigenti e iscritti in oltre cento dei 632 collegi di Inghilterra, Scozia e Galles, per scoprire che quasi ovunque le iscrizioni sono raddoppiate, triplicate, quadruplicate o quintuplicate, dopo anni di stallo. I maggiori incrementi, a dimostrazione dell'interesse dei giovani, si registrano nelle città universitarie. Dalla cronaca politica si segnalano lo scontro alla Camera dei Comuni tra Corbyn e il primo ministro, David Cameron, sul tema degli alloggi; la partecipazione del cancelliere ombra dello Scacchiere, John McDonnell, a una manifestazione dei medici specializzandi, nonostante la decisione del partito di restare fuori dalla vertenza; una nuova violazione dell'account Twitter del leader; la richiesta da parte di alcuni esponenti laboristi di accedere a uno studio sull'ultima sconfitta elettorale che la leadership ha ricevuto a novembre ma che non ha mai reso noto.

Regno Unito: sanità, quasi metà dei medici specializzandi ha lavorato durante lo sciopero

Londra,14 gen - (Agenzia Nova) - Ancora in evidenza sulla stampa britannica lo sciopero dei medici specializzandi, che si è svolto martedì. Secondo il servizio sanitario nazionale, quasi metà dei cosiddetti "junior doctors" ha lavorato: il 47,4 per cento dei 26 mila di turno. Per l'associazione di categoria, la British Medical Association (Bma), il dato è in linea con le aspettative, visto che include anche gli addetti all'emergenza e alla terapia intensiva, reparti esclusi dalla protesta sindacale. Oggi le parti riprendono le trattative; hanno dodici giorni di tempo per evitare un'altra giornata di astensione che metterebbe a rischio visite e interventi programmati per 150 mila pazienti.

Usa, il presidente Obama inaugura un difficile sforzo di persuasione

New York,14 gen - (Agenzia Nova) - Col suo discorso sullo Stato dell'Unione di martedì, il presidente degli Stati Uniti Barack Obama si è imbarcato in uno sforzo di persuasione dei cittadini statunitensi, con l'obiettivo di convincerli che i suoi sette anni di governo siano stati migliori di quanto percepiscano. Il presidente “deve darsi da fare in anticipo”, a quasi un anno dalla fine del suo secondo mandato presidenziale, “perché quest'operazione di trasformazione della realtà non sarà affatto facile, scrive il “Wall Street Journal” in un editoriale non formato attribuibile alla direzione. Il quadro ottimistico fornito dal presidente non convince nemmeno la “Washington Post”: l'opinionista Ruth Marcus, ad esempio, si chiede “dove Obama sia vissuto negli ultimi sette anni” su temi quali la riforma del finanziamento delle campagne elettorali”, che aveva citato come obiettivo della sua presidenza nel 2008 e torna a citare come priorità del paese oggi, quando la sua presidenza si avvia alla conclusione. Sul fronte dell'economia, il presidente rivendica il calo della disoccupazione al 5 per cento, che però resta inferiore al 4,4 per cento pre-crisi e si è alimentato della proliferazione di lavori a basso reddito e dell'esclusione di cittadini adulti dalla forza lavoro. Del resto, sottolinea il “Wall Street Journal”, sono gli stessi candidati democratici alla presidenza a lamentare ad ogni occasione il declino inarrestabile della classe media. L'ultimo anno di Obama alla guida del paese non esibirà alcun cambiamento, secondo il quotidiano: il presidente è favorevole all'accordo trans-pacifico, ma i Repubblicani sono perplessi e la candidata di punta del suo partito, Hillary Clinton, vi si oppone; Il taglio delle tasse alle imprese potrebbe essere una via percorribile, ma Obama “le taglierebbe troppo poco per giustificare lo sforzo”. Anche sul fronte della politica estera, il presidente si è appuntato successi che “la realtà non mostra in nessun luogo al mondo”. Secondo il “New York Times”, però, il presidente è quantomeno riuscito, col suo discorso, a spingere gli schieramenti politici Usa a un'esame di coscienza. Nella risposta del Partito repubblicano al suo Stato dell'Unione, la governatrice del South Carolina, Nikki Haley, chiede agli Usa di voltare pagina, ma riconosce che la crisi della capacità decisionale della politica è responsabilità anche del suo schieramento politico.

Perché TransCanada ha intentato causa all'amministrazione Obama

New York,14 gen - (Agenzia Nova) - Kristine Delkus, vicepresidente esecutiva della compagnia canadese TransCanada, spiega dalle pagine del “Wall Street Journal” le ragioni che hanno spinto la società a intentare causa all'amministrazione statunitense del presidente Barack Obama dopo la bocciatura, da parte di quest'ultima, del progetto KeystoneXl. Quanto l'amministrazione presidenziale statunitense ha negato il permesso per la costruzione dell'oleodotto, che avrebbe dovuto trasportare il petrolio greggio dell'Alberta attraverso il confine tra i due paesi e poi sino alle raffinerie del Golfo del Messico, TransCanada accusò la Casa Bianca di aver scelto “l'ideologia in luogo della scienza e la retorica in luogo della ragione”. TransCanada, scrive Delkus, conferma questa accusa, e intende inoltre dimostrare in via processuale che la presidenza Usa non dispone di fatto del potere costituzionale per proibire la realizzazione del progetto. L'azienda, aggiunge la vicepresidente, intende rivalersi dei danni causati dagli ostacolo opposti per sette anni dall'amministrazione Usa e da quella che considera a tutti gli effetti una violazione dle North American Free Trade Agreement (Nafta). Sino al progetto Keystone, sototlinea Delkus, nessuna amministrazione Usa ha mai proibito alcun progetto paragonabile all'oleodotto oggetto della contesa, ed anzi, “nell'arco dell'ultimo decennio ne ha approvati due di molto simili, che trasportano esattamente lo stesso tipo di petrolio”. Illustrando la decisione di bocciare il progetto, ponendo fine a un tentennamento ormai insostenibile, la presidenza Obama ha ammesso, secondo la dirigente aziendale, che Keystone avrebbe beneficiato gli Usa in termini economici, occupazionali e di sicurezza energetica, avrebbe rafforzato le relazioni col Canada e non avrebbe danneggiato l'ambiente. Il progetto, però, è divenuto negli anni un feticcio del fronte ambientalista statunitense, cui l'amministrazione Obama si sarebbe piegata “per lustrare le proprie credenziali in materia di lotta ai mutamenti climatici”.

Categoria Italia

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