LA VERSIONE DI MUGHINI - CARI GRILLINI, AFFIDERESTE LA COSTRUZIONE DEL PONTE DI MESSINA A UN TOTALE INESPERTO TROVATO ONLINE?
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NO, E ALLORA PERCHÉ VOLETE AFFIDARGLI I COMUNI DI ROMA E MILANO?
Lettera di Mughini a Dago Spia 3.11.2015
''Ho visto un servizio sui candidati possibili del 5Stelle. Brave persone scelte perché inesperte. Stupidaggini sesquipedali. Nella chirurgia, nell’arte militare, della recitazione a teatro o al cinema, a chi mai verrebbe in mente di affidarsi a una brava persona il cui nome è stato cliccato da qualche sfaccendato? La politica è venire a patti con il Non Bene...
Lettera di Giampiero Mughini a Dagospia3 NOV 2015 16:41
Caro Dago, sono appena reduce dall’aver visto sulla 7 un servizio relativo ai candidati possibili del movimento 5Stelle quanto all’elezione del sindaco di Milano. Da un tale nulla sono rimasto esterrefatto. Era una galleria di brave persone scelte alla men peggio un po’ di qua e un po’ di là, tutte meravigliosamente inesperte della cosa pubblica e dell’arte diabolica della politica.
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C’era anche una “disoccupata”, ciò che non costituisce affatto un tiolo di demerito ma neppure una medaglia al valore. Erano tutti in estasi i clienti del 5Stelle e questo perché la designazione delle brave persone era venuta dal basso, a come veniva veniva, qualcuno che aveva cliccato da qualche parte. Stupidaggini sesquipedali.
La politica tutto è fuorché qualcuno che si presenta a come viene viene. Nella chirurgia, nella scienza informatica, nell’arte militare, della recitazione a teatro o al cinema, nel costruire l’eventuale ponte di Messina a chi mai verrebbe in mente di affidarsi a una brava persona il cui nome è stato cliccato da qualche sfaccendato? Possibile che nella storia del nostro Paese siamo arrivati a un tale punto di demenza?
A quelle brave persone di cui la 7 mostrava i volti traboccanti di desiderio del Bene, di ardore del Bene (e come se il Bene esistesse, e non fosse invece il meno Peggio) io non affiderei nemmeno il mio cane da passeggiare.
La politica non è affatto un’impresa da brave persone, come dimostra a iosa la storia del Novecento, uno dei secoli più drammatici nella storia del mondo. E’ un’arte, un equilibrio a non sprofondare nel pessimo, un pencolare tra il possibile e il meritevole, un’ostinazione a esserci e fare.
In politica fai quel che puoi quando lo puoi e con la gente che ti ritrovi, e spesso non è che sia gente sublime e valorosissima. Nel gioco politico dei partiti odierni non hai più gente alla maniera di Umberto Terracini (17 anni di galera fascista), Vittorio Foa (10 anni di galera fascista), Randolfo Pacciardi (valorosissimo comandante repubblicano durante la guerra civile spagnola del 1936-1939), Alcide De Gasperi (un parlamentare esperto di politica fin da prima che cominciasse la Prima guerra mondiale), Giuseppe Di Vittorio (un sindacalista che del dramma dell’avere o non avere un lavoro sapeva tutto e poi tutto).
Non hai più nulla di gente che in politica ha imparato quello che sa dalla guerra di partiti totalizzanti, dallo scontro di classi che si battevano per la vita o la morte. Niente di tutto questo, solo brave persone, ossia incapaci a tutto. Tutt’al più abbiamo gente che non è stata correttissima quanto all’uso degli scontrini da consumo di pasti e vini a spese del contribuente. Piccole persone, piccola politica, piccoli reati, piccole trascuranze.
Ma che me ne frega a me, che vivo del mio lavoro? Votare l’uno o l’altro, e magari nell’ipotesi che i 5Stelle diventino il partito dominatore dell’Italia 2015? Succeda quel che ha da succedere, e purché nessuno esibisca lo stemma del Bene in politica come se fosse uno stemma che vale più di due soldi. Di zero soldi. Purtroppo per tutti noi.
Il Bene, in politica ci fai tutt’al più una frittata. La politica è il venire a patti con il Non Bene: avete mai visto quella sequela di lezioni universitarie che ha nome “Homeland”, una serie tv che dovrebbe essere studiata a scuola?
GIAMPIERO MUGHINI