Laura Boldrini, le foto alla Camera: il botta e risposta con Franco Bechis
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Pubblichiamo la replica della presidenza della Camera all’articolo sull’aumento dei costi delle foto di Montecitorio.
Libero 6.9.2015
1) Non è vero che la Presidente Boldrini spenda “696 euro al giorno per farsi le foto”, come scritto nel testo e nel titolo dell’articolo. La cifra riportata riguarda tutta l’attività della Camera e non soltanto quella della Presidente.
2) Le due agenzie fotografiche citate operano presso la Camera dei deputati in base a rapporti contrattuali instaurati nelle precedenti legislature.
3) L’attività della Presidenza viene documentata sul sito ufficiale attraverso i testi e la documentazione fotografica esistente. Se “l’attività è frenetica”, come affermato nell’articolo, vuol dire che la Presidente lavora intensamente, la qual cosa non sembra dover essere considerata un demerito.
4) È falso che la Presidente Boldrini “porti il fotografo in trasferta”, come affermato nell’articolo. La Presidente non porta con sé in missione nessuno dei fotografi che operano presso la Camera. Le immagini delle visite all’Expo o a Firenze alle quali si fa riferimento nell’articolo sono state, senza alcun costo, autoprodotte dallo staff della Presidente incaricato della sua comunicazione e/o dai soggetti che hanno invitato la Presidente stessa (in questo caso viene ovviamente riportato il nome dell’agenzia fotografica che ne è autrice).
5) L’obiettivo del risparmio continua ad essere una priorità di questa Presidenza. Proprio in questa legislatura, per la prima volta, la Camera ha bandito una gara per i servizi fotografici - la cui procedura è stata rallentata da alcuni ricorsi - che consentirà un notevole abbattimento dei costi. La Camera sta inoltre riducendo le spese per la stampa delle fotografie.
6) Le stesse considerazioni valgono infine per le altre spese di cerimoniale riportate nell’articolo: esse si riferiscono alle conferenze organizzate alla Camera in occasione del semestre di Presidenza italiana del Consiglio Ue. Riunioni che il Parlamento italiano era tenuto ad organizzare in base alle regole vigenti a livello europeo, sostenendo le relative spese. In particolare, i 16.332,44 euro pagati alla società di catering Relais Le Jardin, i 7.645 euro corrisposti alla società di noleggio San Pietro 2000 e i 13.450,560 euro saldati alla Print Company riguardano, rispettivamente, colazioni di lavoro, trasferimenti e documentazione per le delegazioni di tutti i Parlamenti dell’Unione europea che hanno partecipato alle conferenze in questione.
Roberto Natale
Portavoce della Presidente della Camera
La risposta di Franco Bchis
Mi spiace per il valoroso Roberto Natale che in tre giorni ha prodotto questa laboriosa precisazione, ma confermo quel che ho scritto: Laura Boldrini spende 696 euro al giorno per le fotografie. È una semplice considerazione matematica: la cifra si ottiene dividendo per i 181 giorni del semestre quanto la stessa Boldrini dichiara di avere pagato in quel periodo due agenzie fotografiche. Se insieme a lei viene fotografata anche l’aula di Montecitorio e qualche arredo, siamo felici per l’album dei ricordi dell’istituzione, che così risulterà meno noioso anche ai posteri.
Quanto alle foto nelle trasferte “autoprodotte” dallo staff presidenziale (desumo dalla risposta a spese proprie anche di trasferta), ecco una buona idea per la Bordini: se in trasferta si fa ritrarre gratis per le tasche degli italiani, perchè non lo fa anche quando gioca in casa? Potrebbe seguire il buon esempio del presidente del Senato, Piero Grasso, che non firma appalti faraonici per agenzie fotografiche, ma ha fatto comprare una tantum due macchine fotigrafiche di buona qualità affidate a due dipendenti dell’amministrazione che avevano quella passione e si divertivano pure a scattare. Passare da 696 euro al giorno a 0 euro al giorno per riflettersi allo specchio, non sarebbe una magnifica idea di spending review?
di Franco Bechis
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