DUE PER MILLE NON CE LA FA - MANCO CHI FA POLITICA HA DONATO DUE SPICCI ALLA POLITICA: SOLO 16MILA ITALIANI SU 41 MILIONI

 DI CONTRIBUENTI HANNO DESTINATO IL 2 PER MILLE AI PARTITI. IN UN PAESE DOVE PIÙ DI 160MILA PERSONE VIVONO DI POLITICA!

Mario Giordano per “Libero Quotidiano” 13.7.2015

Con la nuova legge sul finanziamento ai partiti, sono stati destinati solo 325mila euro nelle dichiarazioni dei redditi. Per le chiese hanno invece messo la crocetta 18,8 milioni di italiani, che hanno donato 1,2 miliardi. Un confronto impietoso, che farà però risparmiare 7,4 milioni di euro...

Toh, che strano: gli italiani snobbano i partiti. Chi l’avrebbe detto, eh? Su 41 milioni di contribuenti, quelli che nel 2014 hanno deciso di devolvere il 2 per mille al proprio simbolo del cuore sono appena 16.518, cioè lo 0,04 per cento del totale. A conti fatti, considerato che ci sono in Italia più di 160mila persone con una carica istituzionale (fra consiglieri regionali, comunali e di circoscrizione) significa che nemmeno chi fa politica ha deciso di finanziare la politica: fra le persone elette almeno 9 su 10 non ritengono meritevole di finanziamento il partito che le ha fatte eleggere. Poi dicono che uno non deve essere pessimista…

Per avere un’idea: 16mila abitanti sono all’incirca quelli che abitano a Codroipo, ridente paese del Friuli Venezia Giulia fra Camino al Tagliamento e Mereto di Tomba (tomba, parlando di partiti, sia detto senz’ironia). Dunque possiamo ben dire che tutti i fan della politica d’Italia, messi insieme, sono pari alla popolazione di Codroipo (che adesso spero non mi quereli per l’ardito accostamento). Meno della popolazione di Policoro (Metaponto). E il dubbio che immediatamente viene è: non saranno fin troppi? Bisognerebbe andarli a scovare uno a uno, in effetti, bisognerebbe isolarli, metterli in una teca, salvare il Dna per tramandarlo ai posteri.

Trattasi di una specie che rischia l’estinzione. E guardate che non è per nulla un bene. Anzi: il distacco dalla politica è un enorme male. Ma la colpa di chi è, se non della medesima politica? Diciamo la verità: come si può pensare che gli italiani diano soldi a chi in questi anni i soldi li ha scialacquati in ostriche, Fiorito e champagne? Come si può pensare che le famiglie che tirano la cinghia per arrivare a fine mese mettano allegramente la firma sul modulo che regala denari a chi si faceva pagare a sbafo cene luculliane e vacanze alle Maldive? Credetemi: quei 16.518 sono un vero miracolo, un segno di resistenza in atteso,un reperto da preservare nel museo del mesozoico politico.

O forse, più prosaicamente, solo l’insieme di parenti e amici dei tesorieri dei partiti. Per questi ultimi, in effetti, i tempi si fanno particolarmente duri. In tutto,infatti,le 11formazioni politiche che hanno avuto l’accesso al 2 per mille incassano 325.711 euro, cioè in media meno di 30mila euro a testa. Dal fasto al nefasto: il partito che, secondo i dati 2014, ha ottenuto di più è il Pd, con 10.157 sostenitori per un totale di 199.099 euro. Al secondo posto la Lega con 1.839 sostenitori per un totale di 28.140 euro, seguono Selcon 1.592 sostenitori (23.287 euro) e Forza Italia con 829 sostenitori (24.712euro).L’Udc,per dire,l’hanno finanziata in 114 per un totale di 3.084 euro.

Se non fosse impossibile, verrebbe quasi compassione: che ci fanno all’Udc con 3.084 euro? Non si pagano nemmeno una cena sociale al circolo di Forlimpopoli. Nemmeno una gita turistica sul pedalò di Cesenatico. E va beh, si consoleranno:infondo,come tutti,avevano già mangiato in abbondanza nel passato, no? Il partito dei montiani,al secolo Sciolta civica, batte invece un altro record: quelle dei sostenitori più facoltosi. In effetti le loro dichiarazioni sono così ricche che con il 2 per mille raggiungono la cifra di 45,5 euro a testa, cioè più del doppio della media nazionale (che è di 19,7euro pro capite).

Siccome i votati al gesto estremo sono però pochini, cioè appena 156 in tutta Italia, la somma complessiva che raccolgono è comunque molto bassa: 7.102 euro. Sufficienti al massimo per affittare la cabina del telefono nel quale, con tutta probabilità, potranno organizzare il prossimo congresso nazionale. Cattiveria? Non è nulla, rispetto a quella dei tecnici del ministero delle Finanze: con grande perfidia, infatti, hanno diffuso, insieme ai dati per il 2 per mille alla politica, anche quelli per l’8 per mille alle chiese. Il confronto è impressionante: i contribuenti che hanno barrato quest’ultima casella sono 18.829.945 cioè 1.140 volte più di quelli che hanno scelto il 2 per mille.

La fede religiosa è stata sovvenzionata da 45,8 per cento dei contribuenti, la fede politica appena dallo 0,04 per cento. Anche la somma raccolta è un po’diversa: 1,245 miliardi per l’8 per mille, contro i 325mila euro del 2 per mille. Cioè quasi 4mila volte di più. Che altro serve per capire che gli italiani sono disgustati dai partiti? Lo ripetiamo: non è un bene. Però è un dato di fatto. E quello che stupisce è che i dirigenti politici ancora non se ne rendono conto. Continuano a pensare che la colpa della loro impopolarità sia in chi la racconta.

E invece sta nel fatto che per troppi anni si sono circondati di privilegi sproporzionati senza per altro riuscire mai a dare una risposta efficace ai problemi dei cittadini. Risposta che manca tuttora, perla verità.Gli italiani stanno urlando la loro insoddisfazione in tutti i modi (leggi astensionismo), la politica risponde dicendo che il problema sono i gufi. Sarà. Per non essere annoverati nella categoria, perciò, chiudiamo con una buona notizia: in modo assai ottimistico,cioè pensando che le folle sarebbero corse a sostenere gli idoli Sel, Udc e via dicendo,la legge aveva stanziato per il 2 per mille 7,7 milioni di euro.

Saranno versati, considerati i 730, solo 325.711 euro. Ergo: risparmieremo 7,4 milioni di euro. È l’unico taglio sensato alla spesa pubblica che abbiamo visto finora. E se i partiti proveranno a metterci le mani sopra,ci sentiranno…

Categoria Italia

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