Impresentabili, Cantone: “De Luca deve insediarsi. Le liste della Bindi? Un errore”

Quanto alla lista degli impresentabili, “è stata, per me, un grave passo falso, un errore istituzionale”, dice a il presidente dell’Anticorruzione. Si domandi perchè la ingiuriano tutti

di Fatto Q. | 3 giugno 2015- 2 Italia Oggi 3.6.2015

1-Vincenzo De Luca deve avere tempo di nominare la giunta prima di essere sospeso per la legge Severino, se no di fatto la sospensione si trasformerebbe nella ben più grave decadenza. E Rosy Bindi non avrebbe dovuto compilare la lista degli “impresentabili“. Chiusa la partita delle elezioni, Raffaele Cantone rompe il silenzio con un’intervista a Repubblica che affronta i temi più caldi del dopo voto, almeno dal punto di vista della lotta alla corruzione e all’illegalità.

Sul neogovernatore della Campania, spiega il presidente dell’Autorità anticorruzione, “non do per scontata l’interpretazione secondo cui De Luca debba essere sospeso subito dopo la proclamazione”, senza nemmeno avere il tempo di nominare la giunta. “Esiste secondo me, anche un’altra interpretazione. Gli articoli 7 e 8 del decreto che chiamiamo legge Severino prevedono infatti la decadenza o la sospensione”. Però “se si sospendesse subito, senza consentire ai consiglieri eletti di insediarsi e al consiglio di funzionare anche in rapporto alla giunta, bisognerebbe dichiarare lo scioglimento del consiglio per impossibilità di funzionamento. E la sospensione prevista dalla Severino, che ha una funzione di natura cautelare e un carattere provvisorio diventerebbe di fatto una decadenza”. Cantone sottolinea poi la necessità di un’integrazione alla Severino: “quella normativa è sacrosanta, è indispensabile e deve rimanere. Ma un miglioramento certo va pensato”.

Quanto alla lista degli impresentabili, “è stata, per me, un grave passo falso, un errore istituzionale”, dice a il presidente dell’Anticorruzione. Secondo il quale “è rischiosa e fuorviante la logica di ‘istituzionalizzare’ gli impresentabili”. Inoltre, “in questo modo, si rischia di produrre un’eterogenesi dei fini: dare il bollino blu a tantissimi che, non vedendosi inseriti in quella lista, si sentono pienamente legittimati”. Secondo Cantone, il meccanismo di selezione degli imprtesentabili, basato su criteri strettamente giudiziari, lascia fuori per esempio candidati caratterizzati”da spregiudicato trasformismo“, oppure chi si macchia di comportamenti non penalmente rilevanti “ma più gravi rispetto al fatto di essere rinviato a giudizio per un abuso qualunque”. Per esempio? “Un politico che si accompagni costantemente a persone dell’area grigia o a pregiudicati“. Infine, “questo porta la commissione antimafia e la sua fondamentale, indiscutibile direi sacra funzione, a fare e a parlare di altro”. Proprio ieri, De Luca e altri due “impresentabili – Sandra Lonardo Mastella e Luciano Passariello – hanno annunciato una denuncia querela contro la stessa Bindi per reati che vanno dalla diffamazione all’attentato ai diritti politici costituzionali all’abuso d’ufficio.

2-Si domandi perchè la ingiuriano tutti- Italia Oggi, 3.6.2015

Rosy Bindi vuole che la direzione del suo partito, il Pd renziano, le chieda scusa per averla presa a male parole dopo che lei, presidente della commissione parlamentare antimafia, ha tentato di sabotare l'elezione di Vincenzo De Luca dandogli dell'«impresentabile» (e anche un po' del mafioso, visto il pulpito da cui ha lanciato l'anatema). Ormai è un classico. Capita sempre più spesso a Rosy Bindi di pretendere le scuse da chi l'ha ingiuriata. Anni fa, quando il Caimano l'aveva offesa con una delle sue tipiche battute da oratorio più amatoriali che velenose, Bindi aveva preteso che anche il leader del partito di plastica le chiedesse scusa. Mi sembra di ricordare che Silvio Berlusconi non l'abbia mai fatto (a dimostrazione che anche se appare così educatino, così cavalleresco con le signore, in realtà deve avere la sensibilità d'un camionista, più o meno la stessa di Grillo e Salvini). Rosy Bindi, però, pur avendo non diciamo tutte le ragioni ma almeno tutto il diritto d'esigere le scuse da quanti insistono a insultarla, dovrebbe anche chiedersi perché i suoi avversari, invece di discutere con lei, preferiscono ingiuriarla. Non è che se le tira, per caso? Come ci sono facce da schiaffi, e testoni di cartone da bersagliare con palle di stracci, forse ci sono anche personalità poco amabili che attirano, come magneti, l'insulto a prescindere.

Categoria Italia

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