Preghiera Per un cristiano lo spettacolo di questi giorni è insopportabile
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E' un argomento per atei, che credono nel potere e quindi sono terribilmente attratti dal Vaticano.
Camillo Langone 07 mag 2025 ilfoglio.it lettura1’
Al mondo la Chiesa interessa ogni morte di Papa. E' un argomento per atei, che credono nel potere e quindi sono terribilmente attratti dal Vaticano. Che questo sabba intorno a San Pietro finisca prestissimo
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Che sia un Papato minimo
Finisca presto questo sabba intorno a San Pietro. Per un cristiano è uno spettacolo raccapricciante. Al mondo la Chiesa interessa solo a ogni morte di Papa, e per il motivo più sbagliato: appunto il Papa. Che è un uomo, non è Dio. Che quando va bene (l’ultima volta non è andata benissimo) non fa che ribadire le parole di Dio, del Padre e del Figlio, facilmente reperibili in ogni Bibbia. Il Papa è un argomento per atei perché non è vero che gli atei non credono in nulla, credono in un mucchio di cose e innanzitutto nel potere. Dunque il Vaticano li attira terribilmente. Nessun cristiano è attratto dal Vaticano, nessuno si è mai convertito al cristianesimo per il Vaticano, il Vaticano è un male (forse) necessario, solo un malvagio può esserne affascinato.
Per un cristiano questa lunga rimozione di Cristo è insopportabile. Questo festino di idolatri, di indovini, questo pandemonio di selfisti, giornalisti, collezionisti di cardinali, cuculi della Chiesa cattolica, scommettitori, adoratori del Cupolone, ammiratori della scenografia e della sartoria, spettatori della coreografia... Finisca prestissimo.
Commenti
PERCHÉ IL CONCLAVE CI TIENE INCOLLATI A UN EVENTO CHE SEMBRA LONTANO ANNI LUCE DALLA REALTÀ ODIERNA.
[...] Questa attenzione dei media e delle persone verso un fatto eminentemente religioso quale l’elezione del nuovo Papa ribadisce
anzitutto il fatto che tale elezione non è solo un fatto religioso ma anche politico.
dal 380, l’anno in cui l’imperatore Teodosio fece del cristianesimo la religione ufficiale dell’Impero romano vietandone ogni altra. Sempre, quando si eleggeva il nuovo Papa, il potere si faceva attento, e Imperatori e Re «scendevano in campo» (per riprendere questa celebre espressione della storia recente della politica italiana) e talora lo facevano così pesantemente da dare origine a una serie di scontri con il potere ecclesiastico ricordati dalla storiografia come “lotta per le investiture”… Estratto dell'articolo di Vito Mancuso per “La Stampa”.
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