Tommaso Foti (FdI): «Una mano internazionale dietro il bancario spione. E la sinistra tace» 14 Ottobre 2024 - 07:47 Alba Romano open.online Il capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera: mezzi ignobili e invasivi Secondo il capogruppo di Fratelli d’It

2- COMPLOTTO SI Tommaso Foti (FdI): «Una mano internazionale dietro il bancario spione. E la sinistra tace» (open.online )

14.10.2024 da quotidiani oggi, simofin.com lettura4’

1-SUI DEPOSITI DELLA SORELLA DELLA PREMIER, ARIANNA, RISULTANO UN PAIO DI VERIFICHE, COME SU LA RUSSA – LA POLITICA PIÙ “ATTENZIONATA” DA COVIELLO È MARTA FASCINA, CON SEDICI INTERROGAZIONI. MA TRA I PIÙ VISIONATI C’È ANCHE LUIGI DI MAIO, CHE COVIELLO HA TENUTO D’OCCHIO PER OLTRE UN ANNO…

Estratto dell’articolo di Giovanni Bianconi per il “Corriere della Sera”

Il personaggio politico più «attenzionato» dall’ex dipendente di Banca Intesa inquisito per «procacciamento di notizie inerenti la sicurezza dello Stato» è Marta Fascina, l’ultima compagna di Silvio Berlusconi. A suo nome risultano sedici interrogazioni per guardare i movimenti sui conti correnti e delle carte di credito, tra maggio 2022 e metà 2023.

Su quelli dell’ex-presidente del Consiglio e fondatore di Forza Italia, invece, ci sono state tre intrusioni a luglio 2022, una il giorno in cui è morto (il 12 giugno 2023) e altre due tra metà giugno e settembre.

Sui depositi della premier Giorgia Meloni risulta una sola verifica risalente al 27 luglio 2022, prima che entrasse a palazzo Chigi; quel giorno però l’alleanza di centrodestra siglò l’accordo secondo cui il partito della coalizione che avrebbe preso più voti alle elezioni si sarebbe aggiudicato la guida del governo.

I conti di Arianna Meloni sono stati visitati in un paio di occasioni, tra agosto e settembre del 2023, e due sono i controlli sul presidente del Senato Ignazio La Russa; il secondo proprio il 13 ottobre 2023, giorno in cui è salito sullo scranno più alto di Palazzo Madama.

Le coincidenze tra date particolari e le ricerche abusive dell’impiegato Vincenzo Coviello, ora licenziato dall’istituto, sono abbastanza evidenti. Così come è evidente che le «curiosità» riservate a politici, uomini delle istituzioni e nomi famosi dello sport e dello spettacolo — 77 in tutto — sono comunque una minoranza rispetto alle centinaia di «spiate» nei confronti di anonimi correntisti di Intesa-Sanpaolo, compresi amici e parenti.

Ma l’allarme per gli investigatori è scattato soprattutto quando sono emerse gli accessi relativi al ministro Crosetto e alla moglie, già protagonisti dell’altra indagine sul presunto dossieraggio condotta dalla Procura di Perugia. Ma l’accesso a tutti i suoi rapporti e alla movimentazione del conto corrente risale al maggio 2023, prima che quel caso scoppiasse pubblicamente.

Tra i più «visionati» c’è l’ex capo grillino ed ex ministro Luigi Di Maio, sul quale Coviello ha effettuato diversi accessi per oltre un anno, tra la meta del ’22 e l’estate del 2023, seguito a ruota dall’altro ex leader dei Cinque Stelle Alessandro Di Battista. Sui conti del generale ora leghista Roberto Vannacci, invece, l’ex dipendente della filiale di Bisceglie ha ficcato il naso il 17 e il 18 agosto 2023, nei giorni in cui fu rimosso dal comando dell’Istituto geografico militare di Firenze, e poi a settembre dello stesso anno.

[…] l’indagato non avrebbe detto la verità (o almeno non tutta) quando è stato scoperto dai sistemi di controllo della banca. Dopo essersi giustificato inizialmente con presunti errori nelle interrogazioni al terminale, ha spiegato di aver agito sempre e solo di sua iniziativa, di non aver stampato né trattenuto dei documenti visionati, di non aver condiviso con nessuno le informazioni acquisite e di aver interrotto ogni ricerca abusiva a ottobre 2023, dopo il richiamo della direzione della banca a seguito dei primi controlli.

Una bugia, riferiscono gli investigatori, perché fino ad aprile 2024 avrebbe invece controllato i conti di altri 261 clienti considerati «fuori perimetro» rispetto alle sue mansioni, con ulteriori 347 accessi considerati abusivi. Ma nessuno di questi riguarderebbe politici o vip.

2- Tommaso Foti (FdI): «Una mano internazionale dietro il bancario spione. E la sinistra tace»

14 Ottobre 2024 - 07:47 Alba Romano open.online

Il capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera: mezzi ignobili e invasivi

Secondo il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera Tommaso Foti la storia del bancario di Intesa che spiava i conti correnti di vip e politici «è il più grosso scandalo della storia della Repubblica. E forse c’è una manina internazionale. Mentre spiano il presidente del Consiglio, la sinistra è rimasta incredibilmente in silenzio». La vicenda di Vincenzo Coviello, secondo lui, non è «l’iniziativa individuale di un curiosone incallito, come si poteva supporre all’inizio. Anche la Procura inizia a ipotizzare che questa spia fosse in contatto con terzi. Chi siano questi terzi è un quesito che potrà risolvere solo l’autorità giudiziaria», dice in un’intervista a La Verità.

L’hacker e il bancario

Foti mette insieme la storia dell’hacker che è penetrato nel sito del ministero della Giustizia, quello di Striano e il caso Coviello: «Di fronte a tutto questo, noto con amarezza che qualche partito ha smarrito la sua verve». Per lui «è il più grosso scandalo della storia della Repubblica, i nostalgici del vecchio scandalo Sifar oggi impallidiscono». E ancora: «Se qualcuno viene a dirmi che due persone sono state mosse solo dalla curiosità, e in virtù di questa hanno scaricato una quantità abnorme di file, allora devo supporre che sia opportuno chiamare un’ambulanza, e accertarsi vi sia posto in qualche struttura di ricovero coatto». Secondo lui dietro c’è «più di una manina. Ci sono manine nazionali, e magari anche qualcuna internazionale».

Il vento a sinistra

Dice che guarderebbe «in generale dove tira il vento di sinistra. Mi sembra anomalo che in Italia la sinistra taccia, e che questo scandalo non abbia riverbero in alcun contesto esterno. In passato, da ambienti stranieri, giungevano dichiarazioni di solidarietà per molto meno. Stavolta nulla». E conclude: «Affidarsi a questi mezzi ignobili e invasivi per cercare di ribaltare un voto popolare, qualifica la povertà morale di chi spera che ciò accada. Ma stavolta non sento suonare alcun “allarme democratico”».

Commenti   

#1 walter 2024-10-14 11:31
IL CASO DI VINCENZO COVIELLO, EX DIPENDENTE DI BANCA INTESA CHE SPIAVA I CONTI CORRENTI DI VIP E POLITICI, E’ PIENO DI OMBRE, SOPRATTUTTO A CAUSA DELLE DICHIARAZIONI OPACHE DEL FUNZIONARIO - INTERROGATO SUI 310 ACCESSI IN UN ANNO E MEZZO PER “MONITORARE” UN SIGNORE PRESSOCHÉ SCONOSCIUTO, COVIELLO HA DETTO DI NON RICORDARE, E DI NON CONOSCERE QUELLA PERSONA. IN REALTÀ SAREBBE UN CLIENTE DELLA SUA ATTIVITÀ DI COMMERCIALISTA - PERCHE’ QUESTA VERSIONE FRAGILE E SOSPETTA? - ANCHE LE SUE RASSICURAZIONI SU UN EVENTUALE FURTO DI DATI APPAIONO AMBIGUE…dagospia.com
Estratto dell’articolo di Giovanni Bianconi per il “Corriere della Sera”

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