1- È SEMPRE GOVERNO VS TOGHE – Nordio, 'Salvini e Santanchè non devono dimettersi' 2- Eni-Nigeria: pm De Pasquale e Spadaro condannati a 8 mesi
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1-IL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, CARLO NORDIO, VA ALL’ATTACCO DEI SUOI EX COLLEGHI MAGISTRATI: “SALVINI E SANTANCHÈ NON DOVREBBERO DIMETTERSI FINO A...
8.10.2024 dagospia.com lettura2’
QUANDO NON CI SARÀ UNA SENTENZA DI CONDANNA” – “DEVONO RESTARE AL LORO POSTO, ALTRIMENTI DEVOLVEREMO ALLA MAGISTRATURA IL POTERE DI ELIMINARE UNA CARICA LEGITTIMATA DAL VOTO POPOLARE E QUESTO NON È RAGIONEVOLE…”
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Nordio, 'Salvini e Santanchè non devono dimettersi'
(ANSA) - "Salvini e Santanchè non dovrebbero dimettersi fino a quando non ci sarà una sentenza di condanna definitiva, poi ci sono le scelte individuali, ad esempio quella delle dimissioni che ha fatto il governatore Toti".
Lo ha detto il ministro della giustizia Carlo Nordio intervistato da Sky Tg24 Live in Roma rispondendo sulla opportunità delle dimissioni dei ministri sotto processo. Nordio ha sottolineato che a suoi avviso Salvini e Santanchè devono "restare al loro posto", perchè "altrimenti devolveremo alla magistratura il potere di eliminare una carica legittimata dal voto popolare e questo non è ragionevole".
2- GIUSTIZIA AMARA PER I PM DI MILANO – FABIO DE PASQUALE E SERGIO SPADARO SONO STATI CONDANNATI A 8 MESI A BRESCIA PER RIFIUTO DI ATTI D’UFFICIO – I DUE PUBBLICI MINISTERI NON AVREBBERO DEPOSITATO ATTI FAVOREVOLI ALLE DIFESE NEL PROCESSO ENI/SHELL-NIGERIA, CHE SI È CONCLUSO CON L'ASSOLUZIONE DI TUTTI GLI IMPUTATI
Eni-Nigeria: pm De Pasquale e Spadaro condannati a 8 mesi
(ANSA) - I pm di Milano Fabio De Pasquale e Sergio Spadaro sono stati condannati a 8 mesi a Brescia nel processo in cui rispondono di rifiuto di atti d'ufficio per non aver depositato, è l'ipotesi, atti favorevoli alle difese nel processo Eni/Shell-Nigeria che si è concluso con l'assoluzione di tutti gli imputati. Lo ha deciso il tribunale bresciano, presieduto da Roberto Spanò.
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Schlein ha un'idea proporzionale per rendere il campo ancora più largo
La segretaria dem pensa di sfruttare la legge elettorale per superare le divergenze. Come? I nomi più discussi sarebbero presenti nella parte proporzionale di ogni partito, sotto le insegne della formazione politica di appartenenza. Nella quota maggioritaria, invece, andrebbero solo i candidati non divisivi. Intanto Gualtieri punta al bis da sindaco ilfoglio
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