Il dossier “Lega Nord” e le indagini sui 49 milioni nelle carte dell’inchiesta sul Dossieraggio

È stato trasmesso da Striano al supervisore Laudati. La cronistoria sull'indagine per i fondi elettorali

02 Ottobre 2024 - 03:55 Alba Romano, open.online lettura 2’

Un dossier chiamato Lega Nord. Confezionato dopo le elezioni del 2018 e il grande risultato del Carroccio. E in cui si parla delle inchieste sui 49 milioni di fondi elettorali. Il dossier si trova tra gli atti acquisti del procuratore di Perugia Raffaele Cantone, che indaga sul caso Striano. È stato trasmesso dall’uomo della Guardia di Finanza al supervisore Antonio Laudati, oggi indagato insieme a tre giornalisti di Domani per accesso abusivo alle banche dati e rivelazione di segreto. Mentre Striano e Laudati devono rispondere anche all’accusa di falso e abuso d’ufficio. A parlarne oggi è Il Tempo in un articolo a firma di Rita Cavallaro e Dario Martini.

Il dossier

Tra i dossier inviati alle procura di Bergamo, Milano, Genova e Roma c’è la relazione del gruppo di Striano. Dove si delinea una cronistoria dell’inchiesta sui 49 milioni del partito di Matteo Salvini. La prima segnalazione di operazione sospetta uscita dall’ufficio di Striano e finita su L’Espresso riguarda Angelo Lazzari. Ovvero il manager dei misteri finanziari della Lega. Poi ci sono i controlli su Andrea Manzoni e Alberto Di Rubba, direttore amministrativo e revisore legale del Carroccio. E che vengono definiti da Striano «pedine fondamentali per gli interessi delle operatività economiche-finanziarie del partito politico Lega nord». Il finanziere nell’oggetto del dossier indica «approfondimenti elementi informativi provenienti da una Fiu estera». Ovvero da San Marino.

La segnalazione da San Marino

L’unità di intelligence finanziaria ha mandato il 29 agosto «una serie di elementi informativi su dei nominativi, partendo da un input giornalistico (notizie stampa), riguardanti flussi finanziari correlati al partito politico della Lega nord», si legge. «Apprendendo dalle stesse di un possibile collegamento che tali flussi avrebbero con una società fiduciaria lussemburghese, non meglio specificata, riconducibile all’ex presidente del Cda della banca sammarinese denominata Cis Spa». Ma c’è anche una risposta: «La Fiu straniera tiene a precisare che, dall’analisi delle trascrizioni registrate sui rapporti di c/c dei predetti soggetti, le stesse movimentazioni non apparirebbero correlate ai fatti appena ipotizzati».

La lente di Bankitalia

Ciò nonostante, dal punto di vista temporale alcune segnalazioni per operazioni sospette finite sotto la lente di Bankitalia sarebbero state attivate «dalla procura di Genova in data 26.03.2018 e successivamente in data 12.06.2019». Data, quest’ultima, in cui l’allora procuratore De Raho aveva trasmesso il dossier Lega.

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