Servizio Conti pubblici. L’Istat migliora il deficit 2023 al 7,2% e taglia il debito al 134,6%
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La revisione generale dei Conti economici nazionali dell’istituto di statistica
23.9.2024 di Redazione Roma: ilsole24ore.it lettura1’
23 settembre 2024 SEDE ISTAT ISTITUTO NAZIONALE DI STATISTICA.
Servizio Conti pubblici. L’Istat migliora il deficit 2023 al 7,2% e taglia il debito al 134,6%
Il deficit italiano in rapporto al Pil nel 2023 è pari al 7,2%, migliorato rispetto alla stima pubblicata ad aprile che indicava -7,4%. Lo rende noto l’Istat che ha rivisto anche le stime sul 2022 a 8,1% dall’8,6% stimato in primavera.
La revisione generale dei Conti economici nazionali ha portato anche a un miglioramento delle stime sul debito italiano nel 2023: il rapporto con il Pil si è attestato al 134,6%, mentre nel Def e nell’ultimo comunicato dell’Istituto di statistica di aprile era indicato un rapporto al 137,3%.
Aggiornamento anche per il Pil: il tasso di variazione del 2023 che in volume è pari a 0,7%, vale a dire 0,2 punti percentuali in meno rispetto alla stima del marzo scorso. Sulla base dei nuovi dati, nel 2022 il Pil in volume è aumentato del 4,7%, al rialzo di 0,7 punti percentuali, nel 2021 è cresciuto dell’8,9%, con una revisione di +0,6 punti percentuali.
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Lo scorso anno il tasso di variazione è stato pari a 0,7%, 0,2 punti percentuali in meno rispetto alla stima del marzo scorso. Nel 2022 si è registrato un + 0,7%, nel 2021 e +0,6% ansa.it
Indici Pmi vedono la Germania in 'recessione tecnica'
(ANSA) - Secondo Hcob, che elabora gli indici Pmi per conto di S&P Global, in Germania è "in corso una recessione tecnica". "La nostra stima del Pil per il trimestre in corso, che considera il Pmi Hcob tra gli altri indicatori, vede una diminuzione dello 0,2% rispetto al trimestre precedente", dopo che già "nel secondo trimestre il Pil si è ridotto ad un tasso dello 0,1%", ha commentato Cyrus de la Rubia, capo economista alla Hcob.
"C'è ancora qualche speranza che il quarto trimestre sia migliore in quanto salari più alti associati a un'inflazione più bassa dovrebbe stimolare non solo il reddito reale ma anche i consumi, sostenendo la domanda interna".dagospia,com 23.9.2024
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