EUROPA:la squadra e i portafogli Ecco la nuova Commissione Ue. Fitto vicepresidente per la Coesione e le riforme

I vicepresidenti saranno sei, tra i quali Raffaele Fitto, responsabile per la Coesione e le riforme. Ora le audizioni al Parlamento Europeo che, fra novembre e dicembre, dovrà esprimersi in blocco sulle nomine

17 set 2024, Redazione ilfoglio.it lettura2’

Ursula von der Leyen ha presentato questa mattina la squadra e i portafogli della nuova Commissione europea. In una riunione a Strasburgo con i leader dei gruppi e la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola, von der Leyen ha spiegato che i vicepresidenti saranno sei. tra cui una al commissario italiano Raffaele Fitto, che ha suscitato polemiche tra socialisti, verdi e liberali. L'ex ministro italiano sarà vicepresidente esecutivo responsabile per la Coesione e le riforme.

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La nuova Commissione (26 commissari e commissarie) sarà composta da 16 uomini e 10 donne, 11 compresa la presidente.

Oltre a Raffaele Fitto, gli altri ruoli apicali spetteranno alla spagnola Teresa Ribera (socialista), alla finlandese Henna Virkkunen (Ppe), poi - sorpresa di ieri - al posto di Thierry Breton ci sarà il francese Stéphane Séjourné (Renew). con un maxi portafoglio prosperità e industria strategica, oltre alla estone Kaja Kallas (Renew, già nominata dal Consiglio europeo) e alla romena Roxana Minzatu (socialista). Kaja Kallas (Estonia) sarà Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza. "Ogni membro del Collegio - ha detto von der Leyen - è uguale e ogni commissario ha pari responsabilità nel realizzare le nostre priorità. Ciò significa che tutti i commissari devono lavorare insieme, ed è con questo spirito che ogni vicepresidente esecutivo avrà anche un portafoglio su cui concentrarsi. Questo è anche il motivo per cui questa volta non abbiamo il livello di vicepresidente" ma solo quello di vicepresidenti esecutivi.

Con la nomina di Fitto, il gruppo di destra Ecr di cui è leader Giorgia Meloni assume un ruolo importante ai vertici comunitari. Von der Leyen ha indicato alla stampa che "la composizione della nuova Commissione si basa sugli orientamenti politici" da lei indicati al Parlamento europeo. Va detto che i commissari europei secondo il Trattato non rappresentano il paese cui appartengono rappresentando l'interesse generale dell'Unione europea. "L'intero collegio è impegnato sulla competitività, la decarbonizzazione e la digitalizzazione", ha detto von der Leyen indicando la volontà di seguire "le raccomandazioni del rapporto Draghi" per un'Europa "più fluida, più interconnessa, più coordinata" nelle sue "diverse politiche".

Ciascun commissario è stato ufficialmente indicato da uno dei paesi membri dell’Unione, dopo una trattativa informale con von der Leyen. Quello della presidente è solo un annuncio: nelle prossime settimane i candidati commissari parteciperanno a delle audizioni al Parlamento Europeo che, fra novembre e dicembre, dovrà esprimersi in blocco sulla Commissione proposta da von der Leyen.

    

Ecco l'elenco completo

Ursula von der Leyen (Germania): Presidente della Commissione europea

Teresa Ribera (Spagna): Vicepresidente esecutiva per la transizione pulita, giusta e competitiva

Henna Virkkunen (Finlandia): Vicepresidente esecutiva per la sovranità tecnologica, la sicurezza e la democrazia

Stéphane Séjourné (Francia): Vicepresidente esecutivo per la prosperità e la strategia industriale

Roxana Mînzatu (Romania): Vicepresidente esecutiva per le persone, le competenze e la preparazione

Raffaele Fitto (Italia): Vicepresidente esecutivo per la coesione e le riforme

Kaja Kallas (Estonia): Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza

Magnus Brunner (Austria): Affari interni e migrazione

Hadja Lahbib (Belgio): Preparazione, gestione delle crisi. Uguaglianza

Ekaterina Zaharieva (Bulgaria): Startup, ricerca e innovazione

Dubravka Šuica (Croazia): Mediterraneo

Costas Kadis (Cipro): Pesca e oceani

Jozef Síkela (Repubblica Ceca): Partenariati internazionali

Dan Jørgensen (Danimarca): Energia e edilizia abitativa

Apostolos Tzitzikostas (Grecia): Trasporti e turismo sostenibili

Olivér Várhelyi (Ungheria): Salute e benessere degli animali

Michael McGrath (Irlanda): Democrazia, giustizia e stato di diritto

Valdis Dombrovskis (Lettonia): Economia e produttività, attuazione e semplificazione

Andrius Kubilius (Lituania): Difesa e spazio

Christophe Hansen (Lussemburgo): Agricoltura e alimentazione

Glenn Micallef (Malta): Equità intergenerazionale, giovani, cultura e sport

Wopke Hoekstra (Paesi Bassi): Clima, emissioni nette zero e crescita pulita

Piotr Serafin (Polonia): Bilancio, antifrode, pubbliche amministrazioni

Maria Luís Albuquerque (Portogallo): Servizi finanziari

Roxana Mînzatu (Romania): Persone, competenze e preparazione

Maroš Šefčovič (Slovacchia): Commercio e sicurezza economica, relazioni interistituzionali e trasparenza

Marta Kos (Slovenia): Allargamento

Jessika Roswall (Svezia): Ambiente, resilienza idrica ed economia circolare competitiva

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