Politica Giustizia Oggi Salvini riunisce il Consiglio federale della Lega: cosa succede
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e quali scenari emergono dopo la richiesta di condanna nel processo Open Arm
ilsussidiario.it Niccolò Magnani 16 Settembre 2024 lettura3’
LA RIUNIONE D’URGENZA DELLA LEGA DOPO LA RICHIESTA DI CONDANNA A SALVINI: COSA SUCCEDE OGGI E…
Questo pomeriggio il segretario Matteo Salvini ha convocato d’urgenza il Consiglio Federale della Lega con unico punto all’ordine del giorno: “Iniziative della Lega per difendere la Democrazia”. La richiesta di condanna dei pm di Palermo a 6 anni di carcere per il vicepremier e Ministro dei Trasporti, sul processo Open Arms per sequestro di persona di 147 migranti nell’agosto del 2019 (quando Salvini era Ministro dell’Interno del Governo gialloverde) ha smosso la politica tanto del Centrodestra quanto del “campo largo”: compatta la coalizione di Governo che con Meloni e Tajani ha subito solidarizzato con l’alleato, mettendo in guardia da processi politici intentati da una parte della magistratura.
Ieri Salvini ha ribadito il concetto di non fare alcun passo indietro neanche in caso di condanna ma è d’obbligo ragionare d’ora in avanti sui prossimi passi che la Lega organizzerà per la piena solidarietà col suo segretario federale: nell’odg preparato in vista del consiglio odierno, Salvini sottolinea come il voto popolare e la sicurezza dei cittadini ancora oggi vengono messi a rischio «da una sinistra anti-italiana che usa i Tribunali per le sue vendette politiche». Il forte attacco contro la richiesta dei pm ha fatto sollevare ieri una ulteriore polemica con l’Anm che è intervenuta a difesa dei giudici, muovendo ulteriormente critica contro il Governo Meloni come già svolto negli scorsi mesi in merito alla riforma Nordio sulla giustizia. «Storture e attacchi scomposti» con la Procura di Palermo è il senso dell’accusa del sindacato magistrati contro il Centrodestra: nella riunione di oggi la Lega con ogni probabilità risponderà a tono.
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… COSA PUÒ SUCCEDERE DOPO LA SENTENZA OPEN ARMS: DALL’INCANDIDABILITÀ AL CONGRESSO DELLA LEGA
In primo luogo, sarà organizzata una “adunata” della Lega per venerdì 18 ottobre 2024 a Palermo fuori dall’aula bunker dove si terrà la requisitoria dell’avvocato Giulia Bongiorno (parlamentare Lega e legale di Matteo Salvini), penultima tappa del processo di primo grado su caso Open Arms. Ricordando i fasti della manifestazione pro-Berlusconi fuori dal Tribunale di Milano, anche in questo caso sarà plastica la divisione tra il Centrodestra e il Centrosinistra che “attende” dalla sentenza Open Arms una possibile incandidabilità del leader della Lega.
Salvini dopo condanna Open Arms: “non mi arrendo”/ Anm ancora contro il Governo: “attacchi scomposti sui pm”
Se in molti danno ormai come certo il nuovo Congresso della Lega in Lombardia, l’iter verso un congresso nazionale federale potrebbe essere annunciato nei prossimi giorni proprio in risposta al processo che vede Salvini accusato di sequestro di persona: secondo quanto riportato oggi dal “Corriere della Sera” citando fonti vicine al segretario, Salvini avrebbe sottolineato che in caso di condanna al processo «ci sarà comunque una battaglia politica da fare, dovrà essere chiaro a tutti che non lasceremo cadere un’enormità di questo genere». La traduzione politica deve ancora essere svolta ma l’ipotesi è che ci possa essere un congresso per ribadire la centralità di Salvini all’interno della Lega, a prescindere dalla condanna o non condanna: un riassetto generale del partito potrebbe comunque essere alle porte, con cambiamenti e avvicendamenti naturali dopo diversi anni. Se nel frattempo Salvini ha voluto cambiare alcune parti del suo libro “Controvento” per ristabilire appieno l’intero processo Open Arms, il prossimo futuro della Lega non dipenderà solo dall’esito del processo contro il proprio leader: lo scandalo dossieraggio (con il partito nel mirino delle “spiate” da anni) da un lato e le riforme del Governo con il “marchio” Lega (Autonomia su tutte, ndr) stanno a significare una valenza ancora molto forte all’interno del Centrodestra. L’incandidabilità di Salvini in caso di condanna muterà gli scenari ma non la centralità di un partito chiamato ancora, con FdI e FI, a guidare svariate Regioni e il Paese fino (almeno) al 2027.