MA QUALE “CAMPO LARGO”, E’ UN CAMPOSANTO! – ALESSANDRA GHISLERI FOTOGRAFA LE SPACCATURE

TRA GLI ELETTORI DI CENTROSINISTRA CHE SI DIVIDONO IN UN GIOCO DI VETI E ANTIPATIE – NEL PARTITO DEMOCRATICO DUE..

15.9.2024 dagospia.com lettura2’

ELETTORI SU TRE SONO CONTRARI ALL'INGRESSO DI MATTEO RENZI IN UNA GRANDE ALLEANZA POLITICA E PREFERISCONO GIUSEPPE CONTE – MA C’E’ UN 31,5 DI SOSTENITORI DEL PD CHE NON VORREBBE NESSUNO DEI DUE COME ALLEATO – MA A SINISTRA NON HANNO CAPITO CHE COSI’ SI PERDE A OLTRANZA: LA MAXI-ALLEANZA, ALLE POLITICHE DEL 2022, AVREBBE PRESO IL 48,8% DEI VOTI CONTRO IL 43,79% DEL CENTRODESTRA…

Estratto dell’articolo di Alessandra Ghisleri per “la Stampa”

Diversi fattori politici hanno portato Matteo Renzi negli ultimi mesi ad aprire un dialogo con l'alleanza di centrosinistra guidata dal Partito democratico. […] Di fatto un'alleanza con il partito guidato da Elly Schlein potrebbe offrire a Italia viva una piattaforma più solida per avere una buona influenza politica oltre che una maggiore visibilità […]

Questa apertura di Matteo Renzi al cosiddetto "campo largo" progressista, piace solo al 15,1% degli italiani, tuttavia trova un – certo – riscontro nell'area di centrosinistra coinvolgendo positivamente 1 elettore su 3 del Partito democratico (33,2%), il 21,5% degli elettori di Alleanza Verdi e Sinistra e il 35,0% degli stessi sostenitori di Italia viva. Più fredde sono le risposte tra le fila del Movimento 5 Stelle dove il 65,8% non approva questa apertura.

[…] Mentre Elly Schlein non mette veti e vincoli a possibili nuove alleanze, dalle parti del Movimento 5 Stelle […] emergono più distanze. Messi davanti ad una scelta ad esclusione diretta tra Matteo Renzi con Italia viva e Giuseppe Conte con il "suo" movimento, un elettore su 3 (30,5%) del Partito democratico preferirebbe Giuseppe Conte, mentre 1 su 5 (20,3%) opterebbe per Matteo Renzi; il 31,5% non vorrebbe nessuno dei due in alleanza.

Al momento appare complesso il cammino per una salda intesa, tuttavia le argomentazioni numeriche non sono assolutamente da sottovalutare, perché […] alle ultime elezioni politiche del settembre 2022 se tutti i partiti di centro sinistra si fossero uniti in un'unica coalizione e cioè dal partito democratico all'alleanza tra Azione e Italia viva, passando per il Movimento 5 Stelle avrebbero raccolto il 48,8% in una somma algebrica nazionale contro un 43,79 del centrodestra, rendendo una battaglia più serrata negli scontri maggioritari dei collegi uninominali.

Lo stesso confronto si può applicare ai numeri delle elezioni europee –con legge elettorale proporzionale– dello scorso giugno dove la stessa alleanza chiamata dai più "campo largo" avrebbe sommato il 47,9% dei consensi contro il 47,4% del centrodestra. Non sempre in politica valgono le regole algebriche, tuttavia partecipare ad "armi pari" rappresenta un buon punto di partenza.

[…] la realizzazione di tali alleanze è complicata da discrepanze ideologiche e storiche tra i partiti, ma soprattutto dai diversi approcci che ciascun leader ha o potrebbe avere riguardo proprio le politiche e i percorsi da adottare. Nelle regioni e nei comuni dove si è creata questa grande alleanza a supporto di un buon candidato, il risultato non si è fatto attendere […] Le elezioni nazionali sono ancora lontane […] e per la politica esiste una vera prateria aperta su cui lavorare, perché il quadro delle previsioni elettorali, realizzate da Euromedia Research per "Porta a Porta", dimostra che ancora 1 elettore su 2 non ha intenzione di votare […]

Commenti   

#1 walter 2024-09-15 17:05
ELLY SCHLEIN SI FACESSE QUALCHE DOMANDA: NONOSTANTE TUTTE LE DIFFICOLTA’ DEL GOVERNO, IL PD NON SOLO NON GUADAGNA CONSENSI MA LI PERDE – GIORGIA MELONI E’ INCAGLIATA TRA LE DIMISSIONI DI SANGIULIANO, LE ROGNE DI LOLLOBRIGIDA, LE DIMISSIONI DI TOTI, UNA FINANZIARIA LACRIME E SANGUE, IL PREMIERATO FINITO NEL CASSETTO EPPURE I DEM NON NE APPROFITTANO – MOTIVO? CI SONO MOLTI DUBBI SULLA MACCHINA DELLA PROPAGANDA DEL PD: IN ESTATE ELLY E’ SPARITA DAI RADAR (ALTRO CHE ATTIVITA’ MILITANTE) E I RIFORMISTI DEM LAMENTANO SCARSA INCISIVITA’ (CIOE’ UNA COMUNICAZIONE PAROLAIA) – PESANO ANCHE LA CATTIVA GESTIONE DELLA VICENDA RENZI E LA FRAGILITA’ DEL “CAMPO LARGO”
Estratto dell’articolo di Roberto Gressi per il “Corriere della Sera” dagospia.com

Solo gli utenti registrati possono commentare gli articoli

Per accedere all'area riservata