la maggioranza. Le armi all'Ucraina diventano un caso nel vertice del centrodestra
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Meloni riunisce Tajani, Salvini e Lupi: tutti i dossier, dal dopo Fitto alla Rai
30.8.2024 da il foglio.it ldettura2’
la maggioranza. Le armi all'Ucraina diventano un caso nel vertice del centrodestra Redazione 30 ago 2024
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Una nota diffusa dalla Lega al termine dell'incontro tra i leader di maggioranza ribadiva l'appoggio a Kyiv specificando la contrarietà "a ogni ipotesi di interventi militari fuori dai confini ucraini". Poi la rettifica di Palazzo Chigi: "Condivisione della posizione del governo italiano relativamente alla guerra in Ucraina"
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Vertice di maggioranza, poi Consiglio dei ministri. Infine invio della consueta nota congiunta per ribadire la compattezza dei tre partiti di centrodestra. Ma c'è un errore: per sbaglio la Lega invia una prima versione che verrà poi rettificata. Il passaggio eliminato è quello sulla strategia difensiva dell'Ucraina: tra i partiti della maggioranza, si legge, c'è "condivisione sulla crisi in Medio Oriente e sulla guerra in Ucraina, con appoggio a Kiev ma contrari a ogni ipotesi di interventi militari fuori dai confini ucraini". Un tema delicato, di cui si è discusso ieri a Bruxelles nel corso dell'incontro tra i ministri degli Esteri a cui ha partecipato Antonio Tajani.
Poco dopo arriva la versione di Palazzo Chigi, che non entra nel dettaglio degli interventi militari in territorio russo e taglia corto sintetizzando così: "Condivisione sulla crisi in Medio Oriente e sulla posizione del governo italiano relativamente alla guerra in Ucraina".
Dal Carroccio spiegano di aver diffuso "per la fretta una versione del comunicato che poi è stata modificata. Non era una modifica di contenuto". "Non c'è nessun tipo di scontro", precisano dall'ufficio stampa del partito di Matteo Salvini, perché "per la maggioranza e il governo rilevano le dichiarazioni rese ieri dal ministro degli Esteri Antonio Tajani", secondo cui "l'uso delle armi italiane può avvenire solo all'interno dell'Ucraina"
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Simone Canettieri 30 ago 2024
Al via il vertice di maggioranza, il primo incontro tra i leader dopo la pausa estiva. Nel pomeriggio il consiglio dei ministri. La corsa per l'assegnazione delle deleghe del ministro candidato a Bruxelles è già iniziata
Ora si fa sul serio. O forse non si fa niente. Nel senso che dopo le turbolenze estive di queste settimane i big della maggioranza sono tutti intorno al tavolo di Giorgia Meloni. Ecco Matteo Salvini, con il suo no allo ius scholae, e Antonio Tajani invece che spinge per una nuova legge. Al vertice che anticipa il Consiglio dei ministri in programma alle 14 c’è anche Maurizio Lupi, a nome dei moderati. Alla riunione si dovrebbe parlare anche di Rai, pensioni e manovra in generale. Anche se, a proposito di centrodestra, manca ancora il sigillo sul candidato in Liguria che dovrà succedere al dimissionario Giovanni Toti. In questo caos di "va tutto bene, madama la marchesa" c’è un’unica sicurezza: oggi il Cdm darà il via libera alla designazione di Raffaele Fitto come commissario europeo. La corsa per la successione è già iniziata: ci sono da ridistribuire quattro deleghe (Pnrr, Coesione, Sud e Affari europei). Giornata densa, ma senza iniziative sui balneari, rimandata a settembre.
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