I PENTITI E I CONVERTITI DELL’AUTONOMIA – LA LEGA NEL 2001 ERA CONTRARIA ALLA RIFORMA DEL TITOLO V,
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ELLY SCHLEIN, CHE DA VICEPRESIDENTE DELL’EMILIA ROMAGNA CHIESE L’ATTUAZIONE DELL’AUTONOMIA PER LA REGIONE
20.6.2024 dagospia.com lettura3’
CHE PERMISE LA NASCITA DEL CONCETTO DI AUTONOMIA E FU VOLUTA DAL CENTROSINISTRA. LO STESSO CHE OGGI SI STRACCIA LE VESTI SULLO “SPACCA-PAESE” – LA PROTESTA È GUIDATA DA ELLY SCHLEIN, CHE DA VICEPRESIDENTE DELL’EMILIA ROMAGNA CHIESE L’ATTUAZIONE DELL’AUTONOMIA PER LA REGIONE – INFINE C’È ROBERTO NAPOLETANO: DA DIRETTORE DEL “QUOTIDIANO DEL SUD” ERA CONTRARISSIMO, ORA, AL “MATTINO”, È DIVENTATO A FAVORE (MIRACOLO DI CALTA…)
DAGONOTA
L’autonomia, oltre a spaccare il Paese, spacca anche la coerenza di molti politici e commentatori de’ noantri.
Segnaliamo, per dovere di cronaca, giusto una manciata di pentiti e convertiti sul tema.
A partire dalla Lega. Il Carroccio ha vinto la sua battaglia storica, ottenendo il voto finale alla Camera sul disegno di legge che porta la firma di un suo illustre esponente, Roberto Calderoli.
Ma è la stessa lega che nel 2001 avversava fieramente la riforma costituzionale del Titolo V della Costituzione, che ha introdotto il concetto di autonomia. Oggi la Lega ne celebra l’attuazione, ventitre anni fa, come scrive oggi sul “Sole 24 Ore” Gianni Trovati, bollò la legge come “truffa”.
Anche a sinistra devono avere qualche problema con la memoria, o con la coerenza. Fu il Pd, che allora ancora era diviso tra Ds, PPI e Democratici, a volere con decisione la riforma, che fu molto contestata a destra. Il disegno di legge originario portava la firma di Massimo D’Alema, ma poi la riforma fu chiusa dal governo Amato II, nel 2001 appunto.
Eppure, oggi, è proprio la sinistra a opporsi più strenuamente al progetto di autonomia e ad annunciare una battaglia senza sconti al provvedimento.
A guidare le piazze contro lo “Spaccaitalia” è Elly Schlein, che fino all’ottobre 2022 era vicepresidente della Regione Emilia-Romagna. La stessa Regione che, ricorda ancora Trovati, “ha chiesto sia al Governo Conte-2 sia all’Esecutivo Draghi l’attuazione dell’autonomia con legge quadro”.
“Ma questa è la politica, o quel che ne resta”, chiosa il giornalista del “Sole 24 ore”. Ma anche tra i giornalisti c’è qualche scricchiolio. Un caso su tutti: “il Mattino”, di proprietà dell’ormai meloniano (tendenza Fazzolari) Francesco Gaetano Caltagirone.
Lo storico e autorevole quotidiano di Napoli, che in quanto tale dovrebbe essere contrario a prescindere a una legge che di fatto segna una auto-secessione del ricco Nord a danno del Sud, in questi giorni è impegnato in una campagna a favore dell’autonomia.
Con qualche salto logico di troppo da parte del suo neo-direttore, il redivivo Roberto Napoletano, che fino a qualche tempo fa, dalle colonne del Quotidiano del Sud, parlava dell’autonomia leghista come di “un grande imbroglio”.
“Il Fatto quotidiano” si è divertito a spernacchiare Napoletano: “Certo che è strano. Due Roberto Napoletano direttori. Ma sì, sarà per forza una truffa, mica può esser diventato governista di colpo. Direttore, sporga denuncia!”. Miracoli di Calta: fa convertire anche i più intransigenti…
Estratto dal “Fatto quotidiano”
[…] Roberto Napoletano […] ha diretto diversi giornali e ancora ricordiamo le sue meritevoli battaglie alla guida del Quotidiano del Sud, quando parlava dell’autonomia differenziata come di un “grande imbroglio”. […] a Napoletano va la nostra vicinanza perché ieri sul Mattino di Caltagirone un suo omonimo, o peggio qualcuno che si spaccia per lui, si è finto direttore e ha vergato un editoriale in difesa dell’autonomia contro le “chiacchiere” dell’opposizione: “il Sud”, […] “è centro del nuovo mondo”. Certo che è strano. Due Roberto Napoletano direttori. Ma sì, sarà per forza una truffa, mica può esser diventato governista di colpo. Direttore, sporga denuncia!
MA PER SCUOLA, SALUTE, TRASPORTI O ENERGIA NIENTE DEVOLUZIONI PER ALMENO DUE ANNI
Estratto dell’articolo di Gianni Trovati per “il Sole 24 Ore”
[…] Nulla, insomma, è destinato ad accadere a breve. Tranne l’ennesimo cortocircuito per cui la Lega, nel 2001 fiera avversaria della riforma costituzionale allora bollata come una «truffa», oggi ne celebra l’attuazione con la legge Calderoli;
mentre la sinistra, autrice del nuovo Titolo V che ha introdotto l’autonomia differenziata, denuncia in Aula e nelle piazze lo «Spaccaitalia» guidata dal Pd di Elly Schlein, fino all’ottobre 2022 vicepresidente di quella Regione Emilia-Romagna che ha chiesto sia al Governo Conte-2 sia all’Esecutivo Draghi l’attuazione dell’autonomia con legge quadro. Ma questa è la politica, o quel che ne resta.
Commenti
Luca Sablone — 21 Giugno 2024 ilriformista.it
Nicola Rossi: “L’autonomia differenziata dà un margine di libertà. Ora vediamo chi è capace al Sud”
L’autonomia differenziata come opportunità per il Sud, che ora non ha più scuse e deve rendersi protagonista del suo rilancio. È questa la convinzione del professor Nicola Rossi, secondo cui il ddl Calderoli approvato in via definitiva dalla Camera non sarà il colpo di grazia per il Mezzogiorno. Anzi, per il consigliere di amministrazione dell’Istituto Bruno Leoni tutto ciò si traduce in un «margine di libertà addizionale» che non si può cestinare. Rossi non vede alcun imminente pericolo né sul fronte della sanità né sulla spaccatura tra Nord e Sud: dal suo punto di vista è «difficile fare peggio» rispetto alle «sciagurate politiche regionali» degli ultimi 30 anni…..
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