QUESTION TIME AL SENATO Crosetto sul caso dossieraggi: "Vulnus per la democrazia. Indagare a fondo sulle lobby coinvolte"

"Il Parlamento deve interrogarsi sulle regole in atto e su come questi eventi possano influenzare la vita democratica del paese. 

 14.3.2024 ilfoglio.it lettura2'

Il procuratore nazionale antimafia Melillo conferma: il caso dossieraggi è la punta di un iceberg più grande

Question time al Senato. Il ministro della Difesa Guido Crosetto risponde in merito alla vicenda dei presunti dossieraggi ai danni di vip, calciatori e soprattutto politici (e di cui sarebbe stato vittima lui stesso). Alla domanda della senatrice Raffaella Paita (Italia Viva), il ministro risponde che non pensa che questa vicenda presenti "problemi dal punto di vista militare e della sicurezza del paese". Li presenta invece in quanto vulnus per la democrazia e per la credibilità delle istituzioni italiane. "Tutti noi veniamo coinvolti da una delegittimazione complessiva in cui sembra che lo scontro di potere autorizzi chiunque a fare qualunque cosa. Va ripristinata la credibilità delle istituzioni nel suo complesso. E questo non può che passare per il Parlamento", sono le parole di chiusura dell'intervento del ministro.

  

Quella dei dossieraggi – si chiede, retoricamente, Crosetto – "è una vicenda che riguarda un abuso di alcune persone, e quindi si tratta di responsabilità individuali, oppure riguarda un sistema di potere?. Quando gli accessi sono migliaia e servono a formare dossier, senza nessuna attività di indagine alle spalle, e quando poi questi dossier vengono forniti ad altre persone, non sappiamo per quale utilizzo, allora il Parlamento deve interrogarsi sulle regole in atto e su come questi eventi possano influenzare la vita democratica del paese. Il rischio di questa vicenda è che finisca come tante altre vicende, dai casi Palamara ad altre, che alla fine non hanno portato a nessun accertamento definitivo, ma solo al liquidare alcune persone senza però andare a fondo su quali lobby e interessi ci siano dietro. Non sta al governo dire con quale strumento, se il Copasir, la commissione Antimafia o altro. Ma vorrei che il Parlamento arrivasse a ridefinire i confini e a fare riprendere fiducia nelle sitituzioni".

"Non solo siamo con lei quando ci difende ed esercita bene il suo compito di ministro, ma anche quando definisce bene qual è il rischio per la democrazia del nostro paese intorno a queste vicende", replica la senatrice Paita, dopo l'intervento di Crosetto.

L’inchiesta sui presunti dossieraggi è scoppiata quest’estate quando la procura di Perugia, guidata da Raffaele Cantone, ha svelato l’accesso abusivo alle banche dati di fisco, catasto e istituti di credito attraverso le Sos. Sono le segnalazioni di operazioni sospette che gli istituti di credito sono tenuti a fare a Banca d’Italia quando “sanno, sospettano o hanno motivi ragionevoli per sospettare che siano in corso o che siano state compiute o tentate operazioni di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo o che comunque i fondi, indipendentemente dalla loro entità, provengano da attività criminosa”.

Queste segnalazioni negli ultimi anni sono finite sui giornali. Nell’inchiesta è indagato Pasquale Striano, tenente della Guardia di Finanza, già in forza alla Direzione nazionale antimafia prima di essere trasferito a L’Aquila. Negli scorsi giorni Crosetto, che nell’ottobre del 2022 fece aprire il fascicolo con una denuncia, oltre a definire questa vicenda come “torbida” ha anche detto che fu un “tentativo di condizionare la composizione del nuovo governo attraverso l’acquisizione illecita e la diffusione strumentale di notizie false per attaccarmi”.

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