1-L'INTERVISTA Processo mediatico, paletti ai pm e governo. Parla Margherita Cassano
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2--Salvini uno e mezzo. Senza il suo nome la Lega guadagna quasi due punti
14.3.2024 – C.Caruso, Claudio Cerasa ilfoglio.it lettura2’
L'INTERVISTA Processo mediatico, paletti ai pm e governo. Parla Margherita Cassano
CLAUDIO CERASA 14 MAR 2024 ilfoglio.it lettura2’
“Cari magistrati, la giustizia che insegue l'etica è espressione di uno stato autoritario”. Chiacchierata con la presidente della Corte di cassazione
Un anno fa, Margherita Cassano venne eletta come prima presidente della Corte di cassazione: era il 6 marzo del 2023 e molti osservatori si complimentarono con la signora Cassano per essere diventata la prima donna a ricoprire un incarico così importante. Nel corso di quest’anno ci si sarebbe aspettato da parte degli organi di informazione del nostro paese una qualche forma di curiosità rispetto alle idee coltivate dalla presidente sul mondo della giustizia italiana. Nulla di tutto questo è successo. E nulla è successo non perché il pensiero di Margherita Cassano sia poco interessante rispetto alle tematiche legate all’attualità. Ma perché se si accende il microfono quando parla la presidente della Cassazione si avrà la netta sensazione di ascoltare un alieno pronto, con il gusto della semplicità, della linearità e della razionalità, a offrire grosse delusioni a tutti coloro che ogni giorno cercano di dare spazio ai temi della giustizia solo quando questi aiutano a portare acqua al mulino della cultura della gogna….
-Salvini uno e mezzo. Senza il suo nome la Lega guadagna quasi due punti
CARMELO CARUSO 14 MAR 2024
Un sondaggio interno rivela che il partito cresce senza il riferimento al leader. Il Carroccio si scatena al Senato. Presenta una legge per abolire il ballottaggio nei comuni. Continua la fronda. Ora l'espulso Da Re vuole candidarsi sindaco contro la Lega
Roma. Salvini, basta la parola. E’ come il confetto Falqui. Quanto vale il cognome del segretario? E quanto può far bene togliere Salvini dal simbolo della Lega? Esiste un sondaggio interno, voluto dallo stesso vicepremier, che oggi lo rivela. La Lega in Abruzzo ha totalizzato il sette e mezzo per cento, dato che per i parlamentari leghisti è il più vicino, l’ultimo, il reale. Senza il marchio Salvini quel numero cresce di almeno un punto e mezzo. Aggredita nel consenso da Forza Italia, che torna a desiderare il denaro dei Berlusconi, che immagina già Pier Silvio sul predellino della barchetta di Portofino, la Lega si sfrena in leggi ed emendamenti. Oltre al terzo mandato, bocciato dal Senato, ha proposto la soppressione del ballottaggio per le elezioni nei comuni. Si diventa sindaci con il 40 per cento. Meloni ha il premierato, Salvini il “salvinato”.