1 – FRATELLI D'ITALIA E LEGA DIVISI ALLE AMMINISTRATIVE

2-Abruzzo D'AMICO, 2 SU 4 NON HANNO VOTATO, È LA SCONFITTA PIÙ BRUCIANTE

11.3.2024 la stampa, dagospia.com lettura2’

1 – FRATELLI D'ITALIA E LEGA DIVISI ALLE AMMINISTRATIVE

Estratto dell’articolo di Laura Berlinghieri per "la Stampa"

Un centrodestra sfilacciato si vede anche a livello locale. E il Veneto ne è un emblema: fortino leghista, ma pure prima regione di Fratelli d'Italia alle ultime politiche. «Le elezioni nazionali sono una cosa, le amministrative un'altra» ricordano i militanti del Carroccio. Ed è un'indicazione che intendono seguire l'8 e il 9 giugno. […]

«Perché i Fratelli vogliono prendersi tutto, ma non hanno nomi» dice un leghista, rivendicando invece l'identità territoriale del suo partito. Così succede che, in più comuni vicini al voto, la Lega abbia già formalizzato, o quasi, la propria proposta. Mentre i Fratelli restano al palo, indecisi tra l'alleanza e lo scontro.

Nel Padovano accade a Monselice, dove l'uscente Giorgia Bedin ha fatto sapere che si ricandiderà, con la Lega e una galassia di civiche. Lo stesso faranno Marco Schiesaro a Cadoneghe e Katia Uberti a Paese, nel Trevigiano. E l'alleanza con le civiche è la strategia messa a punto dal Carroccio anche per Bassano (Vicenza). Qui la Lega è passata a un livello superiore: l'alleanza con Forza Italia e Udc, lasciando isolati i Fratelli.

Le proposte non convergono: il Carroccio spinge sul vicepresidente del Consiglio regionale Nicola Finco, i FdI vogliono Andrea Zonta o Stefano Giunta. Stesso schema per Montecchio Maggiore, dove la Lega (con FI e Udc) punta su Milena Cecchetto. E FdI? Non pervenuto. Infine, il piatto più prelibato: Rovigo. L'unico capoluogo al voto, rivendicato dai meloniani, ma dove potrebbe spuntarla un civico. Manovre in vista di una corsa solitaria alle regionali?

Il segretario della Liga Veneta Alberto Stefani risponde così: «Noi siamo pronti a presentare candidati e programmi, accompagnati dalle civiche, ma lasciando aperta la porta per alleanze di centrodestra». Come dire: noi andiamo avanti con i nostri; se FdI vuole seguirci, può farlo. E la conferma: «Useremo lo stesso metodo alle regionali».

[…] E in Lombardia c'è il «caso Pavia», dove il nodo sul sindaco uscente Fabrizio Fracassi (Lega) non è ancora stato sciolto. Sul suo destino pendono una contesa di partito e una di coalizione. FdI e FI hanno fatto sapere che non sosterranno un Fracassi bis e lavorano perché sia la Lega a chiedergli un passo indietro. Braccio di ferro anche nella Bergamasca, dove a Seriate e Albino la Lega vuole imporre i suoi, «avendo lasciato il capoluogo a FdI».

-D'AMICO, 2 SU 4 NON HANNO VOTATO, È LA SCONFITTA PIÙ BRUCIANTE

(ANSA) - "Il risultato è chiaro: un abruzzese su quattro ha votato la coalizione Marsilio, uno su quattro ha votato la nostra coalizione. Ma due abruzzesi su quattro non hanno votato. Questa è la sconfitta più bruciante al di là dei risultati delle coalizioni. Per questo ci impegneremo molto nei prossimi cinque anni".

Lo afferma Luciano D'Amico, commentando l'esito del voto, nel corso di una conferenza stampa nel suo comitato elettorale. "Non siamo riusciti a convincere gli abruzzesi che l'ente regione impatta sulla vita di tutti i giorni e a convincere i giovani che il loro futuro può essere determinato anche dalle scelte che l'ente regione fa - aggiunge - Cercheremo di essere propulsivi, di essere di stimolo per far sì che la regione Abruzzo possa raggiungere

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