Su Navalny, Lula e Salvini si confermano due eroi dell'impudenza

-Premierato? Serve un asse tra Meloni e riformisti Pd”. Parla il prof. Panebianco.

22.2.2024 Giuliano Ferrara R. Montenegro ilfoglio.it lettura2’

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Su Navalny, Lula e Salvini si confermano due eroi dell'impudenza

GIULIANO FERRARA 22 FEB 2024

    

Le parole impietose del presidente del Brasile sulla morte del dissidente russo smascherano la sua pavidità e la resa al più forte. Ad aspettare i referti medici e le conclusioni delle autorità ci sono lui e il nostro vicepremier

Navalny e non solo. È il momento di aprire gli occhi sulla violenza di Putin, dice il ministro Sangiuliano

Che persona spregevole è Lula. Beata la generazione dei boomer. Ebbe a che fare con il misticismo del guerrigliero eroico, e il narcisismo martirologico del “Che” Guevara, una trappola dell’iconismo ideologico ma non un insulto pieno di disprezzo umano alla verità. Lula ha fatto il carcere, è stato intrappolato in un processo politico, sebbene la staffetta con la capa di Petrobras alla presidenza del Brasile non deponga contro i suoi conflitti di interesse e la sua avidità politica (almeno quella), si è infine dovuto battere contro un delinquente trumpista alla brasiliana, Bolsonaro, e in molti abbiamo fatto il tifo per lui, eroe della libertà e della lotta alla povertà…..

-Premierato? Serve un asse tra Meloni e riformisti Pd”. Parla il prof. Panebianco

RUGGIERO MONTENEGRO 22 FEB 2024

-"L'attuale proposta del governo è debole e contradditoria. Mentre per la sinistra la Costituzione è un tabù ideologico", dice il politologo.

Dopo le europee però potrebbe aprirsi il dialogo con la minoranza dem: "Ma la premier sia disposta a trattare sull'elezione diretta"

Il premierato non è una barzelletta

Da una parte una riforma con tanti limiti, dall’altra un’opposizione pigra nella critica e troppo spesso ideologica quando si parla di modifiche alla Costituzione. “Pensare agli assetti istituzionali in funzione del contingente è chiaramente un approccio molto miope”, dice al Foglio Angelo Panebianco, politologo e docente universitario a Bologna e Milano. Si riferisce a quelli che considera vizi della sinistra e alle debolezze di questa maggioranza. Al dibattito sul premierato. Professore, a che punto siamo? E come se ne esce? “La proposta Meloni è migliorata rispetto alla prima versione ma è ancora molto debole, perché contiene al suo interno spinte contraddittorie, quelle della Lega e di FdI. Così, ancor prima di arrivare a discutere se sia giusta o meno l’elezione diretta del primo ministro, è difficile avanzare un progetto minimamente coerente”, risponde Panebianco. “Oltre a questo, il disegno della maggioranza tace sul sistema elettorale che invece è fondamentale per dare stabilità al governo. L’idea adombrata inizialmente, quella di un proporzionale con una sorta di sbarramento al 40 per cento, non solo non risolve il problema ma rischia di esasperarlo in quanto ogni coalizione dovrà reclutare piccole liste, che finiscono per acquisire un grande potere di contrattazione”. Le premesse insomma non sono delle miglior…i

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