COSA C'E' DOPO LA "VIRILITA' TOSSICA"? LA VIRILITA' 'NDO COJO COJO - FRA I GIOVANISSIMI È IN FORTE CRESCITA

LA BISESSUALITÀ: IL 14% DI CHI HA TRA I 16 E I 22 ANNI È ATTRATTO DA PERSONE DI ENTRAMBI I SESSI MENTRE È IL 9% TRA CHI HA TRA I 23 E I 27 ANNI –

28.11.2023 dagospia.com lttura4’

LO PSICOLOGO MATTEO LANCINI: “BISESSUALITÀ IN AUMENTO? DOVREMMO DEFINIRLA FLUIDITÀ, SENZA RIFERIMENTI ALL'OMOSESSUALITÀ. CONTA SEMPRE MENO IL GENERE SESSUALE, È INVECE IMPORTANTE LA PERSONA"

1 - GIOVANI SENTIMENTI

Estratto dell’articolo di Fla. Ama. per “la Stampa”

La rivoluzione è profonda e non c'è ricerca che non lo confermi. La Generazione Z ha un modo di vivere i sentimenti e tutto quello che riguarda la sfera privata inimmaginabile fino a pochi anni fa. La convivenza, per esempio, non è più l'obiettivo principale di chi ha una relazione stabile. Un terzo dei giovani non è in coppia, un terzo è in coppia e convive, un terzo non convive e metà di loro non sembrano intenzionati a farlo. Il 46% di chi ha tra i 16 e i 22 anni risponde che, se proprio andrà a vivere con la persona che ama, forse lo farà più avanti.

Lo stesso per il 33% di chi ha tra i 23 e i 27 anni secondo l'Osservatorio Generation Ship, la ricerca realizzata da Changes Unipol ed elaborata da Kkienn […] il 38% dei giovani della Generazione Z ha avviato una relazione sentimentale o sessuale con una persona che ha conosciuto online. Contrariamente a quanto si potrebbe immaginare, la Gen Z è, però, meno propensa ad affidarsi ad app di incontri. Al primo posto vi sono, infatti, i Millennials (37%), seguiti dal segmento senior della Gen Z (33%), dal segmento junior della Generazione Z (26%) e dalla Generazione X (23%).

Tra i timori nell'utilizzo di app di incontri, nella Generazione Z prevale la paura di incontrare persone diverse da come si presentano online (46%) o malintenzionati (39%) e i dubbi sulla superficialità di una relazione basata sull'aspetto fisico (39%). I vantaggi sono, invece, individuati nelle maggiori possibilità di incontrare persone con interessi simili (52%), nella comodità nel cercare e connettersi.

[…] È cambiata la definizione di famiglia che per il 46% dei giovani è rappresentata anche dagli amici con cui si convive, la "queer family" di Michela Murgia. Anche nelle relazioni sentimentali la parola d'ordine è: libertà. […] Fra i giovanissimi è in forte crescita la bisessualità: il 14 per cento di chi ha tra i 16 e i 22 anni è attratto da persone di entrambi i sessi mentre è il 9 per cento tra chi ha tra i 23 e i 27 anni.

Molto forte è la ricerca della perfezione. Il 68% degli intervistati ritiene che i social bombardino sempre più con immagini di persone perfette e ciò porti a notare di più i propri difetti e un giovane su 2 (il 51%) della Generazione Z avverte la pressione dei modelli di bellezza imposti dai social network. Le giovani donne sono le più influenzate dalla necessità di adeguarsi al modello perfetto […] il 66% delle ragazze della Generazione Z ammette di aver sperimentato insicurezza e/o disagio rispetto al proprio corpo.

2 - LO PSICOLOGO MATTEO LANCINI "LA COPPIA NON CONTERÀ PIÙ NULLA LA CRISI RIGUARDA SOPRATTUTTO GLI ADULTI" "

Estratto dell’articolo di Franco Giubilei per “la Stampa”

«Siamo solo all'inizio, queste sono generazioni cresciute in un sistema in cui fluidità e cambiamento che sono senza precedenti per importanza». Matteo Lancini, psicologo psicoterapeuta, presidente della Fondazione "Minotauro" di Milano, analizza le percentuali dello studio che mostrano mutamenti radicali nella percezione dei giovani non solo della famiglia, ma anche del proprio orientamento sessuale: sempre meno definibile e più aperto a esperienze dai confini spesso labili, dove "etero" e "omo" perdono il loro significato netto di un tempo.

[…] «Oggi contano sempre di più l'individuo e la relazione, più che la famiglia. L'effetto di ciò che avviene è che il sesso viene definitivamente disgiunto dalla procreazione, come si può vedere dal ricorso alla fecondazione artificiale, ma a lungo andare la coppia non conterà più niente».

Ma come lo valuta il fatto che sia definita "famiglia" anche una convivenza fra amici?

«L'amicizia da sempre è una famiglia, dopo quella naturale. Qui poi abbiamo a che fare con amici e persone per cui il genere sessuale non conta più o conta sempre meno. Nella ricerca si parla di bisessualità in aumento, ma dovremmo definirla piuttosto fluidità, senza riferimenti all'omosessualità. Conta sempre meno il genere sessuale, è invece importante la persona, e noi da questo punto di vista ci troviamo già in una condizione di nuova normalità. Conviene perdere di vista il concetto di identità sessuale. Del resto anche Bauman ha teorizzato una società liquida».

[…] La Generazione Z individua famiglie ovunque, come se quella naturale non le bastasse più, perché questa necessità di una nuova forma familiare?

«Per mia nonna il segno dell'identità femminile era la maternità, ma il tema vero non è la famiglia che è venuta a mancare, quanto la mancanza dell'adulto, così come dell'insegnante identificato. Ma se non ci sono figure da ascoltare finisce che queste figure i ragazzi le trovano altrove rispetto alla famiglia tradizionale, e così ecco il gruppo di amici conviventi che vengono assimilati alla famiglia stessa».

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