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NEI PROSSIMI CONCORSI PER DIRIGENTI SCOLASTICI SI PUNTERÀ A RIPORTARE NEGLI UFFICI DI PRESIDENZA UN MAGGIOR NUMERO DI UOMINI
13.11.2023 dagospia.com lettura2’
VISTO CHE, AD OGGI, 8 SU 10 SONO DONNE – QUESTO VUOL DIRE CHE, A PARITÀ DI PUNTEGGIO, SARÀ SCELTO IL CANDIDATO MASCHIO – MA IL TREND RIGUARDA L’INTERA CATEGORIA DEGLI INSEGNANTI: NEL 2022 L’83% ERA DONNA E…
Estratto dell’articolo di Lorena Loiacono per “il Messaggero”
Il preside è donna, in quasi tutte le scuole. E allora, d'ora in poi, la preferenza verrà data agli uomini. La forte presenza femminile a capo degli istituti è pari a circa 8 donne su 10 dirigenti, ma potrebbe ridimensionarsi: nei prossimi concorsi per dirigenti scolastici, infatti, si punterà a riportare negli uffici di presidenza un maggior numero di uomini. Un intervento che, sulla carta, riuscirà a ripristinare l'equilibrio di genere che ad oggi appare decisamente lontano da raggiungere: su 700mila docenti di ruolo in cattedra, infatti, ben 580mila sono donne.
In che modo si proverà ad accorciare le distanze? Dando ai candidati maschi la precedenza, a parità di merito, rispetto ad una candidata donna. […] «all'esito della procedura concorsuale - si legge nella bozza di regolamento - a parità di punteggio complessivo, considerate le percentuali di rappresentatività di genere di ciascuna regione, il titolo di preferenza sia in favore del genere maschile».
Il procedimento è chiaro: nei bandi di concorso delle pubbliche amministrazioni deve essere indicata la percentuale di rappresentatività dei generi, calcolata al 31 dicembre dell'anno precedente.
Si va così a vedere che differenza c'è tra la presenza di donne e uomini e, qualora fosse superiore al 30%, si applicherà la preferenza per il genere meno presente.
[…] in quasi tutte le regioni, infatti, il differenziale del 30% sul personale in servizio vede la prevalenza del genere femminile. Resta fuori solo la Sardegna, dove il differenziale è al di sotto del 30%, e in quel caso il titolo di preferenza non verrà applicato
La prevalenza delle donne è comunque un trend ben noto, che va avanti da vent'anni se non oltre. Secondo i dati pubblicati da Tuttoscuola, il portale specialistico per il mondo della scuola, le insegnanti donne sono l'83% del totale e nel 2001 erano il 78%. Nel 2021-2022, quindi, si è raggiunta la quota maggiore di donne nel mondo della scuola. […] Secondo le rilevazioni Eurostat, l'Italia è in Europa fra i Paesi con più insegnanti di sesso femminile e arriva dopo soltanto Lettonia, Lituania, Bulgaria, Repubblica Ceca e Slovacca, Romania, Ungheria, Islanda e Slovenia.