1-Manovra Il minimalismo sull'economia è un buon bagno di realtà per Meloni, 2—Crescita senza idee

3-- “Sul rigassificatore tra Toti e Calenda ha ragione il governatore”. Parla Giani

28.9.2023 C.Cerasa, N. Rossi,GL. De Rosa ilfoglio.it lettura3’

1-RESPONSABILITÀ CONTRO SLOGAN

Manovra Il minimalismo sull'economia è un buon bagno di realtà per Meloni

CLAUDIO CERASA 28 SET 2023 ilfoglio.it

    

La manovra suggerita dalla nota di aggiornamento del Def promette di essere molto prudente, poco populista, poco spendacciona e poco identitaria. L'opposto delle promesse pazze fatte dai nazionalisti in campagna elettorale

Sullo stesso argomento:

Giorgetti presenta la nuova Nadef: pil 2024 a +1,2%, deficit al 4,3%

"Dalla tassa sulle banche nessun effetto positivo sul bilancio". Il Mef smentisce la propaganda di Meloni

Meloni dà l'amaro calice alla maggioranza: realismo sulla manovra. E Salvini attacca Gentiloni

Ci sono due modi diversi di ragionare attorno alla più importante notizia di ieri, che coincide con la presentazione, in Consiglio dei ministri, di un documento cruciale per la politica economica del nostro paese: la Nadef. Il primo approccio da seguire è quello che ci permette di valutare il merito di ciò si nasconde tra le righe di quell’acronimo. Nadef, lo sapete, sta per “nota di aggiornamento al documento di economia e finanza”. La Nadef serve ad aggiornare le previsioni economiche e di finanza pubblica del nostro paese. Serve a offrire al governo la cosiddetta “cornice macroeconomica” entro la quale agire nei mesi successi. Serve ad anticipare le direzioni che saranno imboccate dalla legge di Bilancio. E serve a mostrare, ai mercati, agli osservatori, alla Commissione europea quanto il sentiero economico immaginato dal governo si discosta dal perimetro della responsabilità. Su questo punto si può dire che ieri, dalla Nadef, sono arrivate notizie incoraggianti….

- CRESCITA SENZA IDEE

Dalla Nadef al Pnrr. Il governo fa male a sottovalutare il ritorno dell'Italia nelle secche

NICOLA ROSSI 28 SET 2023 ilfoglio.it

    

Per risalire la china è necessario che famiglie e imprese vengano pienamente coinvolte e responsabilizzate. Non basta varare norme o stanziare risorse. E’ il momento che il governo riscopra il ruolo della retorica politica e ne faccia buon uso

Sullo stesso argomento:

Le scadenze incrociate sul Pnrr complicano le promesse di Fitto

Il governo rincorre i target del Pnrr e vuole modificare la quinta rata. Anche Meloni al tavolo

Oltre la Nadef c’è di più. Il Consiglio dell’Unione europea ha approvato le modifiche apportate dall’Italia agli obbiettivi previsti per la quarta rata del Pnrr. Modifiche proposte circa due mesi fa derivanti dalla constatazione che, nella sua precedente versione, il Piano era “parzialmente non realizzabile a causa di circostanze oggettive”. Circostanze che a questo punto devono intendersi accertate. Si è aperta, di conseguenza, la possibilità per l’Italia di presentare la richiesta di pagamento della quarta rata per complessivi 16,5 miliardi di euro, che andrebbero a sommarsi ai 18,5 miliardi di euro della terza rata. Si è chiuso così un anno segnato da interventi tutt’altro che marginali relativi tanto alla governance del Piano quanto ai suoi contenuti….

- “Sul rigassificatore tra Toti e Calenda ha ragione il governatore”. Parla Giani

GIANLUCA DE ROSA 28 SET 2023 ilfoglio.it

    

Il governatore toscano Pd è anche commissario per la nave che nel 2026 potrebbe spostarsi da Piombino a Vado ligure. Al leader di Azione che dice che non ci sono ragioni tecniche per il traferimento replica così: "Pacta sunt servanda. Gli accordi con il governo Draghi erano di tenere la nave tre anni, a noi la banchina serve per le commesse delle acciaierie"

“Non capisco perché Carlo Calenda che in Toscana è venuto a convincere i cittadini dell’importanza della nave rigassificatrice Golar Tundra ora è diventato contrario, e non vuole portarlo a Vado. I patti erano chiari e li aveva firmati il governo Draghi: autorizzazione del rigassificatore a Piombino per tre anni e individuazione poi di un nuovo sito. Il governatore della Liguria, Giovanni Toti, sta facendo una scelta coraggiosa perché queste cose generano sempre preoccupazione tra la gente, ma la sua è la decisione giusta”. Eugenio Giani governatore Pd della Toscana e commissario del governo per il rigassificatore di Piombino ritiene sia normale che nel 2026 la nave lasci il porto toscano con destinazione Vado Ligure. Insomma, nella disputa sullo spostamento dell’impianto in grado di stoccare fino a 5 miliardi gas naturale liquefatto che ha diviso il leader di Azione e il presidente della Liguria si trova d’accordo con il suo collega governatore.

Solo gli utenti registrati possono commentare gli articoli

Per accedere all'area riservata