Meloni scrive a Scholz: "Caro Olaf, il sostegno tedesco alle Ong ci stupisce"
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Il caso politico esplode oggi, ma l'ambasciata italiana a Berlino aveva segnalato il caso alla Farnesina già a novembre 2022
25 SET 2023 ilfoglio.it lettura2'
La premier ha inviato una lettera al cancelliere per esprimere i suoi dubbi sui finanziamenti tedeschi alle navi umanitarie. Il caso politico esplode oggi, ma l'ambasciata italiana a Berlino aveva segnalato il caso alla Farnesina già a novembre 2022
"Caro Olaf, come sai, in queste settimane il Governo italiano è impegnato in prima linea nel fare fronte ad una pressione migratoria eccezionale". Dopo le polemiche sul finanziamento del governo tedesco da 790mila euro per la Ong tedesca Humanity1, Giorgia Meloni si rivolge direttamente al cancelliere Olaf Scholz. "Ho appreso con stupore che il Tuo Governo - in modo non coordinato con il Governo italiano - avrebbe deciso di sostenere con fondi rilevanti organizzazioni non governative impegnate nell’accoglienza ai migranti irregolari sul territorio italiano e in salvataggi nel Mare Mediterraneo", scrive la premier in una lettera inviata sabato nella quale condivide alcuni interrogativi: "Innanzitutto, per quanto riguarda l’importante e oneroso capitolo dell’assistenza a terra è lecito domandarsi se essa non meriti di essere facilitata in particolare sul territorio tedesco piuttosto che in Italia. Inoltre, è ampiamente noto che la presenza in mare delle imbarcazioni delle ONG ha un effetto diretto di moltiplicazione delle partenze di imbarcazioni precarie che risulta non solo in ulteriore aggravio per l’Italia, ma allo stesso tempo incrementa il rischio di nuove tragedie in mare".
Per questo motivo, suggerisce Meloni, "gli sforzi, anche finanziari, delle Nazioni UE interessate a fornire un sostegno concreto all’Italia dovrebbero piuttosto concentrarsi nel costruire soluzioni strutturali al fenomeno migratorio, ad esempio lavorando ad un’iniziativa UE con i Paesi di transito della sponda sud del Mediterraneo".
La lettera ricalca quanto già espresso dal ministro della Difesa Guido Crosetto, che in un'intervista aveva definito "molto grave" il finanziamento di Berlino. Anche il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha parlato di "atteggiamento strano" e ha annunciato un viaggio per chiedere chiarimenti alla collega Annalena Baerbock.
Lo stupore di Meloni e le reazioni dei ministri sembrano ignorare però un dato di fatto. E cioè che il sostegno del governo tedesco alle navi umanitarie dovrebbe essere noto al governo da quasi un anno, da quando cioè l'ambasciata italiana a Berlino ha inviato un dispaccio alla Farnesina datato novembre 2022: "Un orientamento prevalente nella maggioranza di governo () è che () il soccorso civile in mare non debba essere ostacolato ma sostenuto", scriveva la nostra ambasciata, secondo quanto ha riportato il Giornale. In particolare, l'ambasciata faceva riferimento alla "recente approvazione di un emendamento alla legge di bilancio () introdotto su impulso di parlamentari dei Verdi (), che dispone finanziamenti di 8 milioni di euro in 4 anni in favore di United4Rescue, ONG legata alla chiesa evangelica".