USTICA, LE REAZIONI ALLE PAROLE DI AMATO. BOBO CRAXI:
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“MIO PADRE AVVERTÌ GHEDDAFI DI UN POSSIBILE BOMBARDAMENTO MA SEI ANNI DOPO LA STRAGE”.Cioè nel 1986 ( sempre le due verità: aereo abbattuto da missile o bomba a bordo?)
2.9.2023 dagospia.com lettura2’
Estratto da www.repubblica.it
Sulle parole di Amato riguardo alla “soffiata“ di Bettino Craxi al leader libico Muammar Gheddafi sul rischio di un attentato nei suoi confronti, interviene Bobo Craxi: "É già scritto anche sui libri di Storia che mio padre avvertì Gheddafi che lo avrebbero bombardato. Ma nel 1986", cioè sei anni dopo la strage.
"Che riflessi avrà sui rapporti tra Italia e Francia? E' una accusa abbastanza contundente, per quanto l'attuale presidenza francese non ha responsabilità dirette - ammette il figlio dell'ex leader socialista -. Si tratta soltanto di avviare in Francia un'inchiesta" sul fatto che "effettivamente c'è una responsabilità da parte della loro aeronautica su quell'atto di guerra. Mi pare che si tratti di questo". "Siccome sono fatti risalenti a più o meno 40 anni fa non sarebbe sbagliato, come asserisce il presidente Amato, chiedere alla Francia di contribuire alla verità.
"E' arrivato il momento, come per la strage alla stazione del 2 Agosto 1980, che tutte istituzioni coinvolte, quelle italiane e quelle francesi, si assumano la responsabilità di fronte alle vittime".
Le parole a Repubblica dell’ex premier Giuliano Amato sulla strage di Ustica scuotono al politica. E scatenano reazioni non tutte unanimi, il solito polverone che offusca verità accertate e che per primo il sindaco Matteo Lepore chiede di evitare. "Per noi ci sono sentenze chiare e inequivocabili che spiegano quello che è successo nei cieli di Ustica. Come sindaco della città chiedo questo, non di aprire dibattiti politici, ma di stare alle sentenze”.
Incalza il Pd con il senatore Walter Verini ringraziando il giornalista Andrea Purgatori, recentemente scomparso, che ha contribuito in modo determinante a svelare la verità sulla strage: 81 morti a causa dell'abbattimento del Dc9 partito da Bologna e diretto a Palermo sui cieli di Ustica il 27 giugno del 1980.
"Amato a Repubblica suggella la verità su Ustica – twitta Verini – Il Dc9 fu abbattuto da un aereo francese in missione Nato. Lunghi vergognosi depistaggi non hanno fermato le battaglie di Daria Bonfietti, dei familiari delle vittime, di tanti che non si sono arresi. Grazie, Andrea Purgatori".
Immediate anche le reazioni di chi non ammette l’abbattimento dell’aereo da parte di un missile in uno scenario di guerra di tempi di pace. Scatta, attaccando Giuliano Amato, il generale Leonardo Tricarico, già capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica Militare e presidente dell'Associazione per la verità sul disastro aereo di Ustica: “Quelle confessate da Giuliano Amato sono tutte fandonie che non hanno retto nel dibattimento penale nel quale è emersa incontrovertibile, perché ampiamente provata, la verità che quel velivolo è stato vittima di un attentato terroristico con una bomba a bordo". E arriva l'ex senatore Carlo Giovanardi a ribadire: "Fu una bomba nella toilette dell'areo".
Commenti
..Giovanardi: “Si crea un incidente diplomatico con i nostri alleati francesi” – “In un momento delicatissimo per l’Europa, la Nato e soprattutto durante un conflitto in corso sul nostro continente tra Ucraina e Russia.URGE smentita…
Ustica: Francia, abbiamo già fornito tutti elementi – “La Francia ha fornito gli elementi a sua disposizione ogni volta che è stata interpellata su questa tragedia, in particolare nel quadro delle indagini condotte dalla Giustizia italiana”. Lo afferma con una nota il ministero degli Esteri francese. “Naturalmente – prosegue il Quai d’Orsay – rimaniamo disponibili a collaborare con l’Italia, se lo chiederanno”.
Da ilriformista.it
Amato, invece, oggi ci rivela che lo stesso Craxi fu artefice di una eguale 'soffiata' al leader libico collocandola temporalmente nel giugno 1980 e mettendola in relazione con il disastro del Dc9 dell'Itavia. Amato, però, non porta nessun elemento a sostegno di questa nuova tesi, trincerandosi dietro un 'avrei saputo più tardi, ma senza averne prova'".
quotidiano
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