1-Le due tragedie di Brandizzo2--La tragedia di Brandizzo e il tic forcaiolo del Partito democratico.

-3Molta “nera” nei tiggì, che non parlano quasi più di immigrazione

1.9.2023 Cerasa, Antonucci, lettere Direttore ilfoglio.it lettura2

1-Le due tragedie di Brandizzo

CLAUDIO CERASA 01 SET 2023

    

Cinque operai morti in provincia di Torino. Ma accertare le colpe non basta più. Occorre puntare più in alto. Proporre nuovi reati e nuove commissioni di inchiesta. Perché la cultura dello scalpo è nemica dello stato di diritto

Nel disastro ferroviario di Brandizzo c’è una tragedia nella tragedia. La prima tragedia, quella più clamorosa ed eclatante, è quella che riguarda le famiglie dei cinque operai travolti e uccisi nella notte tra mercoledì e giovedì da un treno passeggeri, vuoto e fuori servizio, che viaggiava a velocità sostenuta da Alessandria in direzione di Torino. La seconda tragedia, meno eclatante ma non meno importante, è quella che riguarda la postura adottata da gran parte dell’opinione pubblica e da una buona parte della classe politica per provare a essere all’altezza, per così dire, della sete di giustizia maturata alla luce delle tristi notizie di Brandizzo.

2--La tragedia di Brandizzo e il tic forcaiolo del Partito democratico

ERMES ANTONUCCI 01 SET 2023

    

Dopo l’incidente avvenuto lungo la linea Torino-Milano, con la morte di cinque operai, il Pd ha invocato l'introduzione di un nuovo reato: l’omicidio sul lavoro. Come a dire: più pene per tutti. Ma non è questa la soluzione

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La tragedia di Brandizzo ha riattivato il tic del populismo penale. Ad agitare la forca è stato subito il Partito democratico, che per bocca della sua capogruppo alla Camera, Chiara Braga, ha invocato l’introduzione di un nuovo reato, l’omicidio sul lavoro, già prevista in una proposta di legge depositata in Parlamento dalla deputata dem. Di cosa si tratta? La denominazione, seppur accattivante, risulta ambigua: il reato sembra punire chi uccide qualcuno sul posto di lavoro. Ma non è così…

-3Molta “nera” nei tiggì, che non parlano quasi più di immigrazione

01 SET 2023

    

Chi ha scritto al direttore Claudio Cerasa

Al direttore - Giustamente il Foglio ha segnalato l’ipertrofia di cronaca nera, una vera e propria ossessione con tratti maniacali che si è impossessata dei mezzi d’informazione questa estate. Notizie da primato di delitti, stupri di gruppo e altre atrocità, in spregio al fatto che tutti i dati ufficiali dicono che tutte queste fattispecie sono in caduta verticale. Una volta nella penuria di notizie estiva faceva titolo la comparsa di uno squalo nel golfo del Tigullio, oggi il sangue spadroneggia. Non si può non essere d’accordo con la denuncia del Foglio. Tuttavia non si può non notare che in questo sport giornalistico il primato spetta ai Tg della Rai occupata dal nuovo governo. Non è che questo sia un nuovo standard? Addormentare la capacità riflessiva del pubblico mettendo in soffitta le divisioni nella maggioranza e lo scarto crescente tra quanto promesso e quanto realizzato dai nuovi governanti?

Marco Cecchini

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