I danni all'ambiente causati dagli ambientalisti ideologici. Il problema non è la pioggia, ma come la accogliamo in terra. Nordio giudice no vax

No alle dighe negli Appennini. No alla protezione dei fiumi. No ai progetti legati alle rinnovabili. Le alluvioni in Emilia Romagna confermano chi sono i nuovi nemici dell’ambiente. Casi di scuola

19.5.2023 Cerasa e Ferrara ilfoglio.it

L'Italia del no è con l'acqua alla gola. Parla il geologo Fazzini

È ora di un'agenzia Meteo Italia, contro gli speculatori. Prodi

Ese fossero gli ambientalisti ideologici i peggiori nemici dell’ambiente? Il professor Massimiliano Fazzini, geologo e docente di Rischio climatico all’Università di Camerino, ieri sul Foglio, ragionando sull’alluvione che da giorni colpisce l’Emilia-Romagna, ha lanciato un tema interessante e ha invitato a ragionare su quante volte, in Italia, la difesa dell’ambiente sia stata ostacolata, in questi anni, dalla burocrazia ambientalista. Il riferimento del professor Fazzini, ovviamente, è ai disastri di questi giorni – ieri sono state trovate altre due vittime, a Ravenna, e il bilancio, dopo due giorni, è di undici morti – e una storia utile a illuminare il fenomeno descritto da Fazzini può essere quella di una diga molto famosa in Emilia-Romagna: la diga di Vetto. La storia è da brividi. Negli anni Settanta, l’allora ministro dell’Agricoltura Giovanni Marcora, propose per la prima volta il progetto della diga di Vetto (sulla sponda destra del fiume Enza, nell’Appennino reggiano). Nel 1988 partirono i primi lavori e il senso dell’opera fu da subito chiaro: trattenere, con una capienza pari a cento miliardi di metri cubi, l’acqua derivata dai corsi presenti in una delle zone più più piovose d’Italia, dove ogni anno cadono circa 3.000 mm di acqua piovana. Sia per portare acqua nelle zone limitrofe colpite da siccità, zone importanti come quelle in cui si produce il prosciutto di Parma e il Parmigiano Reggiano. Sia per formare una riserva idrica in grado di trattenere 30 milioni di metri cubi in caso di alluvione. Uno schermo utile per fermare le esondazioni a valle e proteggere da esondazioni località a rischio come Sorbolo, Brescello e Parma (zona in allerta rossa: ieri a Parma sono stati superati i 120 millimetri di pioggia e sono stati segnalati rischi di frane e piene di corsi minori)…..

- PARALOGISMI DELLA CLIMATOLOGIA PURA

Il problema non è la pioggia, ma come la accogliamo in terra

GIULIANO FERRARA 18 MAG 2023

    

Ricorrere al meteo per denunciare il clima, fare delle precipitazioni un fenomeno estremo: sono ragionamenti fallaci con l’apparenza di verità, compagni di previsioni simili a un aforisma di Totò, ma nel pieno di una tragedia vera

Se ci afferriamo alla Treccani, non per imitare il pur bravo Lollobrigida, vediamo che il paralogismo è un ragionamento fallace con l’apparenza di verità, distante nella sua fonte puramente razionale da un solido rapporto con l’esperienza. Dunque Kant oggi scriverebbe “i paralogismi della climatologia pura”, come un capitolo della sua maggiore Critica, quella epistemologica.

- IL CASO

Nordio contro la giudice no vax di Firenze

ERMES ANTONUCCI 19 MAG 2023

    

Il ministro della Giustizia ha preso in esame il caso della giudice no vax Susanna Zanda, denunciato sul Foglio: "Toni non compatibili con il dovere di equilibrio e riserbo". Sul reintegro della psicologa non vaccinata: "Grave e inescusabile violazione di legge"

Sullo stesso argomento:

L'assurda crociata no vax di una magistrata di Firenze

“I vaccini alterano il Dna”? Tutte le bugie della giudice no vax di Firenze

Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha preso in esame il caso della giudice no vax di Firenze, Susanna Zanda, denunciato sul Foglio lo scorso 21 marzo. Il magistrato si era rivolta al Csm per sapere se sarebbe andata incontro a una sanzione disciplinare qualora si fosse recata al lavoro senza green pass, utilizzando un linguaggio degno del peggior complottismo internettiano (i vaccini contro il Covid-19 venivano definiti “sieri sperimentali, causa di moltissimi decessi”, e il green pass uno “strumento eversivo”). La giudice era già nota per aver reintegrato – contro le pronunce della Corte costituzionale – una psicologa sospesa perché non in regola con l’obbligo vaccinale, sostenendo che i vaccini contro il Covid-19 “alterano il Dna” e hanno causato “migliaia di decessi”.

Interpellato da un’interrogazione del senatore di Italia Viva, Ivan Scalfarotto, Nordio ha risposto sottolineando la “gravità” delle dichiarazioni effettuate dalla giudice Zanda. Per il Guardasigilli i “toni di esacerbato dissenso” usati da Zanda sono “non compatibili con il dovere di equilibrio e riserbo cui ogni magistrato è tenuto nell’esercizio delle proprie funzioni”, mentre i contenuti di alcune affermazioni “paiono aderire alle più radicali teorie complottiste elaborate nel corso della pandemia da Covid-19”. Le dichiarazioni del magistrato sono considerate “idonee a minare la fiducia e l’affidamento che ciascun membro della collettività deve potere riporre negli appartenenti all’ordine giudiziario”.

Ancora più grave viene definito il provvedimento con cui la giudice Zanda ha reintegrato una psicologa sospesa perché non vaccinata: “La disapplicazione della normativa interna, che aveva superato in due distinte occasioni il vaglio di legittimità costituzionale, nonché la reintegrazione immediata al lavoro di personale sanitario che non aveva completato il ciclo vaccinale appaiono idonee a configurare una grave e inescusabile violazione di legge”. Resta ora da vedere se, come la logica vorrebbe, il ministro deciderà di promuovere un’azione disciplinare nei confronti del magistrato.

Commenti   

#1 walter 2023-05-19 16:14
L’ACCELERAZIONE DEL CONSUMO DI SUOLO SI È AVUTA NEL 2021, CON ELLY SCHLEIN VICE PRESIDENTE DELLA REGIONE.
MA LA COLPA È ANCHE DELL’INCAPACITÀ, di TUTTI I COLORI POLITICI, DI NON SPENDERE I SOLDI STANZIATI: NELLE CASSE DELLO STATO CI SONO 8,4 MILIARDI FERMI DAL 2018…
19-5-2023 dagospia.com lettura4’

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