E' il nuovo capo della polizia Chi è Vittorio Pisani, il superpoliziotto che dialogava con la camorra: dalla cattura di Zagaria alla gogna ‘grazie’ ai pentiti

Il profilo di Vittorio Pisani, 55 anni, è quello del poliziotto vecchia maniera. Origini catanzaresi, Pisani succede a Lamberto Giannini

Ciro Cuozzo — 11.5. 2023 ilriformista.it lettura2’

Dalla lotta alla camorra ai servizi segreti, non senza difendersi nelle aule di tribunale dalle accuse di ex boss confidenti, oggi diventati collaboratori di giustizia per evitare di passare il resto della vita in carcere. Il profilo di Vittorio Pisani, 55 anni, è quello del poliziotto vecchia maniera. Origini catanzaresi, Pisani succede a Lamberto Giannini (nominato prefetto di Roma) alla guida della polizia di Stato.

Pisani è stato capo della Squadra Mobile della Questura di Napoli dal 2004 al 2011. Anni difficili, segnati da una parte delle faide di camorra a Scampia, dall’altra dallo strapotere economico e imprenditoriale del clan dei Casalesi. Fu lui a dirigere le indagini, coordinate dalla Dda partenopea, che portarono agli arresti dei boss Antonio Iovine e, soprattutto, Michele Zagaria, catturato nel dicembre 2011 dopo una lunghissima latitanza e, soprattutto, con Pisani, in quel periodo sotto inchiesta per favoreggiamento, sottoposto al divieto di dimora a Napoli.

E’ il capoluogo partenopeo a segnare il decollo della carriera di Pisani. Già a fine anni ’90 ottenne riconoscimenti per la cattura degli elementi apicali della celebre Alleanza di Secondigliano. Dopo l’esperienza a capo della Squadra Mobile di Napoli, venne trasferito a Roma nel ruolo di vice Consigliere ministeriale presso la Direzione Centrale Anticrimine. Promosso dirigente superiore, ha guidato il Servizio Immigrazione della polizia di Stato, presso la Direzione centrale dell’Immigrazione e della Polizia delle frontiere. Successivamente è stato nominato prefetto, restando a disposizione della Presidenza del Consiglio dei ministri. Nel giugno 2019 è stato nominato dall’allora governo guidato Giuseppe Conte a capo dell’Aise (Agenzia informazioni e sicurezza esterna).

Il nuovo capo della polizia finì sotto inchiesta per via di alcune dichiarazioni di un collaboratore di giustizia nonché ex boss, Salvatore Lo Russo (uno dei tanti confidenti di Pisani che dialogava con la criminalità organizzata per ottenere informazioni e per conoscerne meglio le dinamiche). Lo Russo lo accusò di aver favorito alcuni imprenditori impegnati in attività di riciclaggio nel settore della ristorazione a Napoli. Nel 2013 le dichiarazione di Lo Russo furono smentite e Pisani fu assolto da tutte le accuse, e nel 2016 fu promosso al ruolo di dirigente superiore, con decorrenza dal 2011, cioè dall’anno in cui era stato coinvolto nella vicenda giudiziaria. Lo Russo venne poi condannato per calunnia.

Ciro Cuozzo

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