PD La svolta a sinistra della segretaria. L’uscita di Cottarelli e il campanello di allarme per Schlein: il rischio di un Pd a «vocazione minoritaria»
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DC tenta risorgere Adesso succedono cose che voi umani non potete immaginare, e che solo i democristiani possono capire: sono nati tre partiti che rivendicano l’eredità della Dc
8.5.2023 estratti da ilsoe24ore e ilsussidiario,net lettura 2’
1-L’ex commissario alla Spending review lascia il Senato e avverte: «È innegabile che l’elezione di Schlein abbia spostato il Pd più lontano dalle idee liberademcoratiche in cui credo». Prima di lui Fioroni, Chinnici, Borghi: è una slavina?
I punti chiave
L’uscita con stile di Cottarelli: vado nelle scuole a spiegare la politica e l’economia
Il j’accuse a Schlein: ora Pd più lontano dalle idee liberaldemocratiche
Fioroni, Chinnici, Marcucci, Borghi: è davvero una fuga?
Il campanello d’allarme per Schlein e il rischio della «vocazione minoritaria»
Il campanello d’allarme per Schlein e il rischio della «vocazione minoritaria»
C’è ancora posto per i riformisti e i cattolici nel Pd fondato da Walter Veltroni ormai 15 anni fa proprio sul presupposto dell’incontro di culture diverse? O la segretaria ha già fatto la sua scelta definitiva al fianco della Cgil di Maurizio Landini e al M5s di Giuseppe Conte sui temi del lavoro, e non solo? Chiaro che il Pd di Schlein si è posto per ora l’obiettivo di recuperare terreno a sinistra, anche a scapito del M5s, ma dietro il disagio dei riformisti e dei cattolici in fuga potrebbe esserci anche il disagio di una parte degli elettori tradizionali del Pd. Per questo, al di là delle scelte di singole personalità, i segnali in questa direzione non dovrebbero essere sottovalutati a Largo del Nazareno: il rischio è quello di condannare il Pd alla “vocazione minoritaria” e perdere così di vista la costruzione dell’alternativa per tornare al governo.
8.5.2023 di Emilia Patta ilsole24ore.it e da ilsussidiario,net lettura 2’
2- Traffico telefonico di uffici stampa, richieste di rettifica e diffide varie. Risultato: tre mesi dopo, a camere scolte, la Dc di Rotondi era con la Meloni.
Adesso succedono cose che voi umani non potete immaginare, e che solo i democristiani possono capire: sono nati tre partiti che rivendicano l’eredità della Dc (l’ultimo ieri ha eletto addirittura Totò Cuffaro segretario) e Rotondi li ha denunciati tutti e tre,
Ma possibile che Rotondi stesso non riesca a capire il vero nocciolo della faccenda? Del suo scudo crociato non importa niente a nessuno, il problema è quello che va dicendo lui della Meloni.
“Sarà la nuova Merkel” spiega all’immancabile giornalista che raccoglie il suo pensiero. Si capisce che gli ultimi Dc rimasti in circolazione si mettano storti e cerchino di evitare questo abbraccio. Poverini loro, però. Il vecchio Cappa sa come gira il mondo, e perché il simpatico Rotondi stia in parlamento da sette legislature. Oggi è deputato di Avellino, ma per molti anni lo è stato di Milano, dove Cappa conosce bene uomini e cose. Rotondi era tra i pochissimi politici milanesi ammessi nei circoli più esclusivi della città, accompagnato da esponenti di quelli che un tempo si chiamavano poteri forti.
Gli amici di Rotondi infatti sono le lobbies dei proprietari di case, gli ultimi banchieri democristiani, potenti concessionari autostradali come Vito Bonsignore, nella cui casa torinese alle Mandrie – vicino a Villa Agnelli – Rotondi era già di casa con Rocco Buttiglione. E a questi signori interessa la Meloni, non lo scudo crociato, né Rotondi. Si rassegnino gli ultimi democristiani, l’irpino-milanese la avrà vinta facile. Dopodiché non rinascerà nessuna Dc, e forse è un bene per tutti. da ilsussidiario.net