RITRATTO Il balilla Donzelli. Chi è l'agitatore principe di FdI

Sul calo della bolletta del gas, Giorgia Meloni si attribuisce meriti non suoi

4.4.2023 Caruso, Capone il foglio.it lettura2’

RITRATTO Il balilla Donzelli. Chi è l'agitatore principe di FdI

CARMELO CARUSO 04 FEB 2023

    

Da Prato a Roma grazie alle sue attività “investigative” soprattutto contro Matteo Renzi, metà inquisitore e metà Clouseau. In lui si concentra il dramma dei vincitori che vorrebbero restare ancora tra gli sconfitti

Prendete un inquisitore con la frangetta, aggiungete un animatore di villaggi turistici, mescolatelo con un ex studente fuoricorso di destra, e avrete assemblato Giovanni Donzelli, il “commissario Donzelli”, un mezzo Piercamillo Davigo e un mezzo ispettore Clouseau. In una parola: il ballila. E’ toscano, di Prato, deputato e responsabile dell’organizzazione di FdI, il numero due del partito, vicepresidente del Copasir, coinquilino, a Roma, del sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro, l’anti Nordio al momento salvato da Nordio. Insieme, Donzelli e Delmastro, sono i “vitelloni” del 41-bis, quelli che “sappiamo cose sugli anarchici, la mafia… il Pd cosa dice?”. Possiedono entrambi informazioni “confidenziali” che però “sono pubbliche”, hanno provato a giustificarsi, salvo aggiungere che “basta fare un accesso agli atti”, insomma “nulla di secretato”, o meglio “non proprio pubblico, ma per un deputato è possibile…”. Capire se le informazioni divulgate da Donzelli alla Camera, vale a dire i dialoghi tra l’anarchico Cospito e i mafiosi detenuti al 41-bis, fossero “sensibili”, “confidenziali”, “riservate” è ormai una controversia da Accademia della Crusca…

-LA VERSIONE DELLA PREMIER

Sul calo della bolletta del gas, Giorgia Meloni si attribuisce meriti non suoi

LUCIANO CAPONE 03 FEB 2023

    

“Il costo scende grazie alla nostra battaglia sul price cap”, dice la premier. Ma due agenzie europee, Acer ed Esma, la smentiscono: "Non è stato individuato un impatto del tetto al prezzo del gas". Le cause sono inverno mite e domanda bassa

Quando i prezzi salgono è colpa della speculazione, quando si abbassano è merito del governo. È questo il sofisticato ragionamento di Giorgia Meloni sull’andamento del costo dell’energia. La prima fase, quella dell’attribuzione delle colpe, l’abbiamo vista a inizio anno quando Palazzo Chigi ha affermato che “ci sono speculazioni in atto sui prezzi dei carburanti”. La seconda, quella della rivendicazione dei meriti, l’abbiamo vista nella recente intervista di Giorgia Meloni a Paolo Del Debbio di “Dritto e rovescio” in cui la premier si è appuntata al petto la medaglia del taglio del 34% della bolletta del gas, stabilito dall’Arera (l’Autorità di regolazione per l’energia) con l’aggiornamento delle tariffe di gennaio. “Abbiamo condotto questa battaglia sul tetto europeo al prezzo del gas – ha detto Meloni – che siamo riusciti a portare a casa e sta dando i suoi risultati: il prezzo del gas è sceso e sulle bollette ci sarà un taglio significativo”.

Solo gli utenti registrati possono commentare gli articoli

Per accedere all'area riservata