Meloni a Scholz: "Cautela su aiuti di stato, mantenere parità di condizioni in Ue"

- I cento giorni clamorosamente impeccabili del ministro Salvini

3.2.2023 Redazione, Cerasa, ilfoglio.it lettura3’

Meloni a Scholz: "Cautela su aiuti di stato, mantenere parità di condizioni in Ue"

Migranti, investimenti europei e relazioni industriali tra i due paesi: la premier e il cancelliere tedesco incontrano i giornalisti dopo il bilaterale

03 FEB 2023 Redazione

Giorgia Meloni è arrivata questo pomeriggio a Berlino, dopo una visita a Stoccolma in mattinata. E qui ha incontrato per un lungo colloquio Olaf Scholz, il cancelliere tedesco, con cui la premier si rivedrà la prossima settimana al Consiglio europeo. "La cooperazione con la Germania è fondamentale per fare avanzare le soluzioni europee su temi di grande complessità a partire dalla competitività", ha detto Meloni in conferenza stampa, subito dopo il bilaterale.

Molti dei che verranno affrontati a Bruxelles il 9 e il 10 febbraio erano quindi oggi al centro dell'incontro: politiche migratorie e risposta europea al piano di investimenti americano. Proprio sul secondo punto si registra una divergenza di posizioni tra i due governi: a Bruxelles prevalgono per il momento gli interessi tedeschi a scapito di quelli italiani, tanto che nella bozza di conclusione del Consiglio europeo che il Foglio ha potuto visionare al vertice non passerà la proposta di un debito comune europeo sull'esempio del Sure. A tal proposito Meloni ha detto che sugli auti di stato "ci vuole cautela e parità di condizioni" tra i paesi dell'Unione europea: "Abbiamo tutti bisogno di mantenere un livello di competività che sia uguale per tutti". Ma ha aperto alla possibilità di istutuire un fondo comune a livello europeo, alimentato da un debito comune. "Sappiamo che ci sono posizioni differenti ma anche il tema della tempistica e alcune risposte vanno date immediatamente. Per questo serve flessibilita' sui fondi esistenti: abbiamo il Pnrr che sicuramente puo' essere meglio indirizzato su alcune parti di priorita' e ci sono i fondi di coesione", ha spiegato il presidente del Consiglio.

Più vicine invece le posizioni dei due leader sulla gestione dei migranti. "Una sfida che possiamo vincere insieme a livello europeo", ha detto Scholz a Meloni durante l'incontro con la stampa. La premier italiana ha ricordato come "non si può affidare la gestione illegale dell'immigrazione ai trafficanti". E che "il tema è anche e soprattutto una questione di sicurezza".

Sullo sfondo ci sono poi i dossier che riguardano più da vicino i due paesi, fortemente interconnessi dal punto di vista industriale. "Italia e Germania sono nazioni legate da un rapporto bilaterale esteso a quasi tutti i settori della vita pubblica e privata", un "partenariato" caratterizzato da "una strettissima interconnessione economica, che rende le nostre economie fortemente complementari e fondamentali per l'economia Ue", ha detto a tal proposito Meloni

- I cento giorni clamorosamente impeccabili del ministro Salvini

CLAUDIO CERASA 03 FEB 2023

    

Immerso nei cantieri, lontano dalle polemiche, in lotta contro la cultura del no: è la buona ruspa dell’umarèll di governo

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Gliene abbiamo dette di ogni, lo sappiamo. Lo abbiamo malmenato. Lo abbiamo maltrattato. Lo abbiamo chiamato Truce. Lo abbiamo definito incapace. Lo abbiamo considerato pericoloso. Lo abbiamo associato ai peggiori istinti xenofobi che esistono in Europa. Lo abbiamo preso in giro per la sua capacità unica di riuscire a dire sempre la cosa sbagliata nel momento giusto. E lo abbiamo spesso considerato come un politico più a suo agio in mutande al Papeete che in cravatta in un ministero. Ma in politica a volte le cose possono cambiare. E così, a circa cento giorni dall’inizio del governo, occorre riconoscere quello che mai avremmo pensato di scrivere sulle pagine di questo giornale. E cioè che, almeno fino a oggi, il ministro più disciplinato e più pragmatico del governo Meloni è senza dubbio un ministro il cui profilo appare essere spesso agli antipodi delle categorie appena elencate.

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