"L’ATTUALE DESERTO DEI TARTARI POLITICO È DERIVATO DALLA VIOLENTA OPERAZIONE MEDIATICO-GIUDIZIARIA TENUTA NEGLI ANNI ’92-’94
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DI CUI CRAXI È STATO LA PRINCIPALE VITTIMA" – FABRIZIO CICCHITTO IN GLORIA DI BETTINO: "LE COSE PER IL PSI DI CRAXI SI COMPLICARONO …
Estratto dell'articolo di Fabrizio Cicchitto per Libero Quotidiano
(...).. anche per il Psi di Craxi quando crollò il comunismo in Urss e nei Paesi dell’Est europeo.
Le cose si complicarono per due ragioni di fondo: per un verso, venuto meno il pericolo comunista, i cosiddetti poteri economici forti in Italia (fondamentalmente la Fiat, Cuccia, De Benedetti) ritirarono la loro delega ai tradizionali partiti di governo (la Dc, Psi, partiti laici) e fecero partire dai loro giornali la tematica dell’antipolitica e dell’antipartitocrazia. Per altro verso ci fu la scelta del nuovo gruppo dirigente del Pci-Pds, (i cosiddetti ragazzi di Berlinguer: Occhetto, D’Alema, Veltroni) che scartò la proposta dei miglioristi di dar vita con il Psi a un grande partito riformista e socialdemocratico e mirò, invece, a prendere il posto del Psi nell’area di governo puntando le carte sulla sua distruzione. L’occasione fu costituita quando decollò la tematica sul finanziamento irregolare dei partiti, la cosiddetta Tangentopoli.
(...)
il pool di Mani Pulite seguì la linea dei due pesi e delle due misure, colpì in modo durissimo tutto il Psi, i parti ti laici e il centrodestra della Dc e invece letteralmente salvò il nucleo ristretto del gruppo dirigente del Pds e quello della sinistra Dc. In questo quadro, Craxi fu trattato come una sorta di nemico pubblico numero uno, il cinghialone da braccare e da sbranare, forzando anche molte norme del Codice di procedura penale, a partire dal segreto istruttorio. Non a caso allora il cosiddetto circo mediatico e giudiziario si fondò su tre pool fra loro comunicanti: il pool dei pm, il pool dei direttori dei quattro principali giornali (Corriere della Sera, Repubblica, Stampa, Unità) e il pool dei cronisti giudiziari.
Qualora la metodologia adottata contro Craxi fosse stata seguita negli anni Quaranta-Settanta, De Gasperi, Fanfani, Moro, Bisaglia, Piccoli, Donat-Cattin, per un verso e sull’altro versante Togliatti, Longo, Secchia, Amendola e tutti i segretari amministrativi del Pci, si sarebbero trovati negli stessi guai in cui si ritrovò Craxi. L’attuale deserto dei tartari per quello che riguarda la qualità del sistema politico italiano è derivato per larga parte da questa violenta operazione mediatico-giudiziaria tenuta negli anni ’92-’94 di cui Bettino Craxi è stato la principale vittima.