Il Pd si batte tutto il giorno per la parità di genere al Csm, e poi candida un uomo
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-Il day after dell'arresto di Messina Denaro è un manifesto dell'Italia complottista e pataccara. La cupa stagione dei teoremi giudiziari sul doppio stato è finita. - Bettini benedice Schlein. E lei lo arruola come suo guru
18.1.2023 Merlo, Cerasa, Crippa,De Rosa ilfoglio.it lettura2’
Il Pd si batte tutto il giorno per la parità di genere al Csm, e poi candida un uomo
SALVATORE MERLO 18 GEN 2023
Le tre paladine Anna Rossomando, Simona Malpezzi e Deborah Serracchiani smentiscono la loro stessa propaganda. E alla fine sarà Fratelli d'Italia a eleggere più consiglieri (femmine e maschi) di tutti gli altri
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Talvolta capita di pensare che il Pd, in alcuni frangenti, abbia un’intelligenza politica della quale si potrebbe affermare quel che certuni, sanissimi, possono dire del loro fegato: che non sanno neppure di avercelo. Ieri, per dire, al termine di estenuanti trattative in Parlamento, dopo aver posto con forza la necessità di rispettare la parità di genere tra uomini e donne nell’elezione dei membri laici del Csm, dopo essere andati giù sparati dove Alexandria Ocasio Cortez mette una marcia più bassa, dopo aver accelerato dove le suffragette sostavano nella corsia di emergenza, insomma dopo aver strappato a tutti gli altri partiti la garanzia di far eleggere delle donne, ecco che le tre paladine della “parità di genere” Anna Rossomando, Simona Malpezzi e Debora Serracchiani hanno candidato al Csm per il Pd... Roberto Romboli. Che, se non ci sbagliamo, è un uomo.
-Il day after dell'arresto di Messina Denaro è un manifesto dell'Italia complottista e pataccara
CLAUDIO CERASA 18 GEN 2023
L'osceno storytelling multimediale, fatto di articoli di giornale, talk-show, in cui si mette in scena la repubblica della gogna. Così, tra verità indicibili e teoremi da bar sport, si manifesta l'antimafia della chiacchiera
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L'arresto di Messina Denaro è un duro colpo per la mafia. Ma anche per il circo mediatico-giudiziario
C’è sempre una realtà alternativa su cui scommettere, c’è sempre una zona d’ombra su cui concentrarsi, c’è sempre una verità indicibile su cui puntare, c’è sempre un mistero su cui investire, c’è sempre una menzogna da smascherare. E anche ieri, nel day after dell’arresto di Matteo Messina Denaro, l’atteggiamento di buona parte della stampa italiana è stato quello di sempre: scommettere sul complottismo giudiziario, scommettere sul retroscenismo processuale, scommettere sulle patacche mediatiche.
-LA STORIA AL SUO POSTO
La cupa stagione dei teoremi giudiziari sul doppio stato è finita. Molti faticano a dirlo
MAURIZIO CRIPPA 18 GEN 2023
Il cosiddetto "terzo livello" e la tifoseria dell'antimafia. Da Caselli alla Trattativa, come si sono formate le lunghe inchieste degli anni Novanta. Un periodo che ha lasciato solo macerie
Teoremi accusatori, prevenzione, pene: l'antimafia da ripensare
Quelli che “non l’hanno preso, si è fatto prendere”; quelli che c’è per forza una nuova Trattativa (l’avevano detto da Giletti); quelli disturbati dal “tono trionfalistico”; quelli che “ma allora perché ci hanno messo trent’anni?”. Nelle reazioni scomposte o solo stupide, e in quelle incrostate di complottismo e vecchi teoremi, c’è spesso un’insipienza dovuta alla mancanza di memoria personale. Ma c’è anche un altro livello, più profondo, in cui s’incista un male vecchio di decenni: la menzogna della stagione dei teoremi giudiziari.
- Bettini benedice Schlein. E lei lo arruola come suo guru
GIANLUCA DE ROSA 17 GEN 2023
Nella sala Rossini della federazione dell Filt-Cgil di Roma, si presenta il libro dell'ex coordinatore del Partito democratico. Che dice: "Il problema del Pd è l’apologia dello status quo. Per questo apprezzo il programma di Elly Schlein"
“Eravamo quattro amici al bar che volevano cambiare il mondo…”. Sotto i portici di piazza Vittorio a Roma non si ascolta Gino Paoli, ma la scena è iconica abbastanza da risuonare dentro le orecchie dei presenti. Goffredo Bettini sorseggia da una tazza seduto a un tavolino di un bar. Accanto a lui, con indosso un pastrano verde, Andrea Orlando; Roberto Morassut ha invece in testa una coppola con reminiscenze maoiste. Poi, il quarto amico che deve cambiare il mondo. O almeno il Pd: Elly Schlein.