1-Open, vince Renzi sul conflitto di attribuzione. Ma i partiti dicono sì per calcolo personale
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2-Il punto non è difendere Renzi ma il Parlamento dalle esondazioni dei pm. Parla Ceccanti. Adesso la palla alla Corte costituzionale. Letta dà l'ok e pensa alle alleanze future del campo largo.
23.2.2022 ilfoglio.it lett3’
1-Solo il M5s e Leu votano contro. Tutti gli altri partiti si accodano al discorso dell'ex premier sul primato della politica contro la magistratura
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Non trema l’Aula. E figurarsi l’intero Senato. Alla fine però al discorso di Matteo Renzi sul conflitto di attribuzione alla Corte costituzionale contro i magistrati di Firenze si accodano tutti, o quasi. Il Pd lo fa per convenienza di schema politico (Enrico Letta sogna e lavora per un campo largo con dentro anche Iv, altro che proporzionale, si attende un segnale su Genova). Idem la Lega perché ormai è in piena sbornia referendaria sulla giustizia (Matteo Salvini non è a Palazzo Madama, ma alla galleria Colonna a presentare il libro di Alessandro Sallusti con Luca Palamara su “Lobby e logge”). SIMONE CANETTIERI 22 FEB 2022
2- L'INTERVISTA Il punto non è difendere Renzi ma il Parlamento dalle esondazioni dei pm. Parla Ceccanti
ERMES ANTONUCCI 23 FEB 2022
Per il deputato del Pd la vicenda Open è un tentativo di forzare i confini del rapporto tra i poteri. "L’articolo 68 della Costituzione, pur ridotto all’osso dopo l’eliminazione dell’autorizzazione a procedere nel 1993 ha comunque una sua forza"
"È il momento di difendere il parlamento e l’articolo 68 della Costituzione”: a lanciare questo appello, poche ore prima che il Senato decidesse di votare a favore del conflitto di attribuzione chiesto da Matteo Renzi contro la procura di Firenze per l’indagine sulla fondazione Open era stato Stefano Ceccanti, costituzionalista e deputato del Partito democratico. Proprio il Pd, dopo essersi astenuto in giunta lo scorso dicembre, ha deciso di esprimersi in aula a favore della relazione della senatrice Fiammetta Modena che solleva il conflitto di attribuzione. “Io mi sono limitato a leggere il documento e francamente la relazione mi sembra solida, sia per la questione specifica sia in chiave sistematica”, dichiara Ceccanti al Foglio. “Sulla questione specifica qui si tratta di utilizzazione di corrispondenza e su questo non si scappa sulla base dell’articolo 4 della legge 140 del 2003 che attua le garanzie di cui all’articolo 68: l’autorizzazione può essere preventiva e non solo successiva, come previsto invece per le intercettazioni. Ma ancor più, in chiave sistematica l’articolo 68 della Costituzione, pur ridotto all’osso dopo l’eliminazione dell’autorizzazione a procedere nel 1993 ha una sua forza, pur limitata a voti e opinioni espresse nell’esercizio delle funzioni nonché ad alcune forme di autorizzazione preventiva”. ERMES ANTONUCCI 23 FEB 2022