"SERVE LA LINEA DURA CONTRO UN'ESIGUA MINORANZA DI PROFESSIONISTI DEL CAOS" -
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L'EX SINDACO DI TRIESTE, RICCARDO ILLY, INVOCA IL PUGNO DI FERRO PER IL BLOCCO DEI PORTI: "LO STATO NON PUÒ PERMETTERE L'INTERRUZIONE VIOLENTA DI UN PUBBLICO SERVIZIO SENZA REAGIRE"
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- "C'E' UNA CRESCENTE SENSAZIONE DI IMPUNITÀ DI UN RIBELLISMO VIOLENTO CHE USA IL VACCINO QUALE FOGLIA DI FICO PER INCONFESSATI OBBIETTIVI DI DESTABILIZZAZIONE POLITICA - GLI IRRIDUCIBILI DELLA PROTESTA STANNO SPUTANDO NEL PIATTO DOVE MANGIANO…"«[…] Se i ribelli al Green Pass bloccassero i varchi del porto di Trieste, mi auguro un intervento immediato e deciso delle forze dell'ordine per ristabilire la legalità. Lo Stato non può permettere l'interruzione violenta di un pubblico servizio senza reagire. Il rischio oggi è lasciar scivolare il Paese in anarchia e ricatti estremisti».
Riccardo Illy, già sindaco e presidente della Regione […] «[…] un blocco ad oltranza cadrebbe come un macigno sulla ripresa interna e internazionale[…]».
Come si può evitare il conflitto estremo tra salute e lavoro?
«[…] Lo scontro si evita con la linea dura contro un'esigua minoranza di professionisti del caos e di estremisti infiltrati da forze che si ispirano al fascismo».
[…] «Trieste è da sempre una città di grandi viaggiatori. A migliaia ogni anno vanno in altri continenti, a partire da Asia e Africa, che impongono agli stranieri una lunga serie di vaccini. Non mi risulta che nessuno abbia mai rinunciato a spostarsi per paura di un siero. Se il rifiuto esplode oggi, quando in gioco ci sono vita e lavoro, significa che il problema non è il Green Pass».
Quale pensa che invece sia?
«La crescente sensazione di impunità di un ribellismo violento che usa il vaccino quale foglia di fico per inconfessati obbiettivi di destabilizzazione politica. […]».
Perché Trieste conta una percentuale tanto bassa di certificazioni e oltre 15 mila persone in piazza contro l'obbligo?
«Siamo una città di giovani pensionati. Tanta gente non lavora più, ma non è vecchia al punto da sentirsi minacciata dal Covid. Abbiamo un mare di persone che non hanno nulla da fare e che vivono aggrappati alle fake news: se c'è una manifestazione ci vanno per ingannare la noia e fare casino».
Crede che i ribelli riusciranno a bloccare il porto a lungo?
«[…] gli irriducibili, sputando nel piatto dove mangiano, dovranno rivelare gli obbiettivi finora taciuti. Non credo che la base li condivida più».
[…] Cosa teme di più oggi?
«Che la protesta anti Green Pass lanciata dai portuali triestini degeneri in una più vasta guerriglia anti-sistema di frange estremiste […]».
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