APPUNTI SU IMPROVVISAZIONI E RIPENSAMENTI DI LEGA E 5S

Ora il partito di Salvini sembra riscoprire i fondi di solidarietà di settore regolati dalla legge Fornero come alternativa positiva all’abrogazione della stessa legge un ripensamento assai opportuno

Pietro Ichino, 17.9.2018 www,pietroichino.it

Il presidente della Bce Draghi ha parlato di “danni causati” dalle parole fin qui espresse dal nuovo governo sui conti. Vede un rischio per la tenuta dei conti con la fine del Qe?

Il rischio hanno incominciato a vederlo i nostri creditori, i quali ora, proprio per i discorsi che sentono fare dal governo italiano, chiedono un punto in più di interesse per prestargli denaro. Questo punto in più hanno già incominciato a pagarlo anche le imprese per il proprio finanziamento e i privati cittadini sui mutui che chiedono alle banche.

Flat tax e reddito di cittadinanza sembrano destinati al rinvio. Si tratta di una prova di responsabilità da parte di Lega e M5S o di un tradimento delle promesse elettorali?

Dobbiamo rallegrarci del rinvio, perché significa che Lega e M5S rinunciano ad abbandonare il “sentiero stretto” del risanamento della nostra finanza pubblica. Però, come dicevamo prima, le promesse elettorali sconsiderate hanno già prodotto un danno per i nostri conti pubblici e le nostre tasche private, che il rinvio non elimina.

Per la manovra la Lega ipotizza di finanziare riforma pensioni quota 100 utilizzando “fondi di solidarietà e esubero che potrebbero dare una mano a tutto il sistema”. Le pare una soluzione credibile?

Questa, che io sappia, è una proposta di Alberto Brambilla, che di queste cose si intende. Ed è lo sviluppo di un’idea che ha avuto una prima attuazione nella legge Fornero. Significa, in sostanza, che nei settori nei quali le imprese sono disposte a creare questi fondi, come quello bancario, si può realizzare una maggiore flessibilità nell’età del pensionamento. Certo, se la Lega facesse propria l’idea di Brambilla, sarebbe un passo avanti di grande importanza: perché significherebbe l’abbandono dell’idea folle di “cancellare la legge Fornero”.

Per Salvini una rinuncia non da poco. È stata la sua bandiera in campagna elettorale insieme all’immigrazione.

Sì, sarebbe davvero una svolta clamorosa. E anche politicamente salutare, perché accelererebbe la maturazione politica dei militanti e degli elettori dei due partiti che sostengono il governo.

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