2- Manlio Di Stefano I nuovissimi vice-ministri
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Biografie esemplari, selezionate senza bisogno del curriculum, del governo giallo-verde
di Redazione 14.6.2018 www.ilfoglio.it oggi in edicola
Diventa sottosegretario agli Esteri, il settore in cui da anni rappresenta la vera anima dei Cinque stelle – quella più verace, quella da commento complottista su social media, che però è stata cloroformizzata per rendere il partito più presentabile. E infatti Di Stefano è stato considerato candidato alla Farnesina per molto tempo, ma si deve accontentare di un ruolo minore. Prendete il meglio (il meglio?) dell’ideologia alternativa antioccidentale e avrete la linea Di Stefano. Il cardine è questo: la Nato è pericolosa, la Russia non è pericolosa. E infatti come primo atto al governo Di Stefano chiederebbe scusa ai siriani “perché siamo noi, noi intesi come i paesi parte della NATO, il giardino di casa degli Stati Uniti e delle loro perverse logiche di dominio del mondo”. “Gli Stati Uniti e l’Unione europea appoggiano lo Stato islamico, questo è un dato di fatto” (dalla sua pagina Facebook, 16 settembre 2015). Nell’ottobre 2016 Di Stefano ha accusato l’America di avere bombardato alcune postazioni militari siriane per aiutare lo Stato islamico. Altra perla: in Venezuela si sta male, “ma anche da noi in Italia si sta male”, come a marzo 2017 disse agli esterrefatti italo-venezuelani che partecipavano a un incontro tra la delegazione Cinque stelle in visita a Caracas. Invano i presenti tentarono di spiegargli che in Venezuela si muore di fame, i banchi dei supermercati sono vuoti e le libertà politiche sono negate.