Contestano tutto salvo il padre padrone
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L'autoritarismo è nel Dna dei 5 stelle. Le conseguenze non tarderanno a manifestarsi
di Marino Longoni, 30.5.2018 www.italiaoggi.it
Il vento della contestazione esplosa cinquant'anni fa ha trasformato in profondità la società nella quale viviamo. Le rivendicazioni di quegli anni sono diventati parte della cultura e del lessico politico contemporaneo, penetrando in tutti gli strati della società, basti pensare alla liberazione sessuale, alla parità uomo-donna, al pacifismo, all'ecologismo, alla dignità del lavoratore. Si tratta di valori diventati ormai dominanti nella coscienza collettiva e nel diritto vigente.
Ma l'evento sismico più profondo innescato dalla cultura del '68, quello che non ha ancora finito di provocare violente scosse di assestamento, è il rifiuto del principio di autorità: la contestazione di una società organizzata in modo gerarchico secondo una schema condiviso da tutti, oggettivo, non discutibile. È stata messa in crisi l'autorità del padre all'interno della famiglia, dell'insegnante nelle scuole, dei graduati nell'esercito, della politica nell'organizzazione della società, perfino del Papa nella chiesa.
Nelle ultime due grandi guerre un capitano poteva ordinare ai suoi uomini di uscire dalle trincee e andare all'assalto del nemico sfidando il fuoco delle mitragliatrici, e i soldati obbedivano. Oggi probabilmente sparerebbero al capitano. Il collasso del principio di autorità ha creato una società liquida, dove è vero tutto e il contrario di tutto, ma ciascuno si sente giudice supremo di ogni aspetto della realtà. I social network hanno amplificato a dismisura questo senso di esaltazione narcisistica.
Il Movimento 5 stelle è l'incarnazione più coerente di questo spirito di contestazione radicale, spinto fino alle sue estreme conseguenze. Paradossalmente, però, è un movimento fondato e diretto da un padre padrone, al quale viene riconosciuta un'autorità indiscussa. Il dissacratore ha preso il posto degli dèi che ha spodestato. Il principio di autorità, ormai completamente ripudiato nei toni e nei contenuti di un dibattito politico sempre più violento e arrogante, rispunta inatteso con una forza primordiale, emotiva, svincolato da ogni mediazione razionale, nell'obbedienza cieca a questo padre onnipotente (e al suo braccio operativo, la Casaleggio Associati). L'autoritarismo è nel Dna dei 5 stelle. Le conseguenze non tarderanno a manifestarsi.